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» 31 dicembre 2016 - #Geopolitica #EconomiaMondiale #PoliticaEnergetica § Previsioni per il 2017. Forze profonde sono all'origine delle manifestazioni politiche che rappresenteranno le tensioni internazionali attese nel 2017. Nella maggior parte del mondo sviluppato la tendenza demografica all'invecchiamento e il declino della produttivita' si compenetrano d'innovazione tecnologica e del trasferimento del lavoro che ne consegue. Il rallentamento economico della Cina, nella sua evoluzione perdurante, contribuisce a definire questa dinamica. Le economie mondiali stanno provando a confrontarsi con il ritmo ridotto della domanda cinese dopo decenni di crescita record, mentre la Cina opera per ristrutturare la propria economia risalendo la catena del valore nella produzione in modo da soddisfare la domanda di prodotti finora importati. La combinazione di tutte queste forze avra' impatti rilevanti e durevoli sull'economia globale e in definitiva sulla forma del sistema internazionale nei decenni a venire [stratfor.com]
» 27 dicembre 2016 - #GasNaturale #Italia #Algeria § Rinegoziato il prezzo del gas algerino importato da #Eni. Svincolato dai prezzi del petrolio e regolato dai prezzi sulla borsa italiana al PSV (Punto di scambio virtuale), il prezzo del gas importato dall'Algeria e acquistato dall'Eni a prezzo ridotto secondo questo meccanismo, dovrebbe provocare due effetti positivi sul mercato del gas naturale italiano: in primo luogo renderlo piu' liquido e quindi idoneo ad assumere la funzione di parametro di riferimento, secondo i termini del PSV, per l'indicizzazione dei prezzi in bolletta ai consumatori (funzioni oggi svolta dall'omologo olandese Ttf); in secondo luogo accelerare, agendo come un catalizzatore, la formazione di un hub nazionale per il mercato europeo [...]
» 23 dicembre 2016 - #Italia #CO2 § #ENEA, Analisi trimestrale del sistema energetico. #Energia: #Eolico e #Solare coprono il 14% della domanda elettrica, il massimo storico. Nei primi nove mesi dell'anno le fonti rinnovabili non programmabili - eolico e solare - hanno coperto il 14% della domanda di energia elettrica nazionale: un massimo storico registrato a fronte di un calo dei consumi di energia primaria (-2%) e delle emissioni di CO2 (-3%) rispetto allo stesso periodo del 2015 mentre la quota di energia elettrica prodotta da tutte le fonti green si conferma intorno al 41% [enea.it]
» 21 dicembre 2016 - #Petrolio #FontiFossili #Idrocarburi § #USA, #Artico, divieto permanente di Trivellazione. Barack Obama sfida Donald Trump sull'ambiente, rafforzando la sua eredita' 'verde'. Lo fa annunciando il "divieto permanente di trivellazione" per l'estrazione del gas e del petrolio in vaste aree dell'Artico e dell'Atlantico. Una decisione che sara' molto difficile da annullare per il suo successore, almeno in tempi brevi. Per motivare il suo decreto Obama si e' appellato all'oscura clausola di una legge del 1953, l'Outer Continental Shelf Lands Act, che da al presidente l'autorita' di agire unilateralmente su una questione come quella delle trivellazioni. Clausola a cui sono ricorsi alcuni suoi predecessori per proteggere temporaneamente alcune piccole porzioni di Oceano. La cosa senza precedenti e' la dichiarazione di "divieto permanente" fatta dal presidente uscente che riguarda una area dell'Atlantico che va dal Maine alla Virginia e quasi l'intera costa dell'Alaska. L'unica che puo' rovesciare la decisione e' una corte federale [ansa]
» 20 dicembre 2016 - #Idrocarburi #Italia #Economia § Nei primi undici mesi del 2016 i consumi petroliferi sono stati pari a circa 54,4 milioni di tonnellate, con un decremento dello 0,7% (-358.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2015. La benzina, nel periodo considerato, ha mostrato una flessione del 2,5% (-176.000 tonnellate), e il gasolio una lieve crescita dello 0,2% (+ 40.000 tonnellate). Nei primi undici mesi del 2016 la somma dei soli carburanti (benzina + gasolio), pari a circa 28,2 milioni di tonnellate, evidenzia un decremento dello 0,5% (-136.000 tonnellate). Nello stesso periodo, le vendite sulla rete hanno segnato per la benzina un calo del 2,2% mentre per il gasolio un incremento dell'1,6%. Nello stesso periodo le nuove immatricolazioni di autovetture sono risultate in crescita del 16,0%, con quelle diesel a coprire il 56,9% del totale, mentre quelle di benzina il 33,0% (2 punti in piu' rispetto all'anno precedente). Le auto ibride hanno coperto il 2,1% delle nuove immatricolazioni, le elettriche si confermano allo 0,1%, cosi' come quelle alimentate a GPL e a metano al 5,5% e al 2,4% [unionepetrolifera.it]
» 19 dicembre 2016 - #GasNaturale #Nucleare #Overcapacity #CapacityMarket #Italia #Francia #UE § Tra ottobre e dicembre, i mesi in cui il deficit di produzione nucleare francese e' stato finora piu' acuto, le centrali termoelettriche italiane hanno lavorato molto piu' che negli anni passati, grazie alle minori importazioni da compensare e alle maggiori esportazioni. E nei prossimi anni il parco nucleare della Francia non andra' certo ringiovanendo. Per questo molti si sono domandati se il caso francese non costringa a riconsiderare la condizione di sovraccapacita' del sistema elettrico italiano e le misure approntate per fronteggiarla. I dati sono chiari: a ottobre i consumi di gas termoelettrici sono aumentati di oltre il 33,1% sul 2015, in novembre del 30,4%, nei primi dodici giorni di dicembre di quasi il 20% nonostante la domenica in piu'. La quota di mercato degli impianti a gas sul totale delle vendite delle centrali italiane e' nel frattempo risalita a oltre il 50% mentre lo scorso anno era a meno del 40%. Rimesse in moto per fronteggiare il minor import nucleare e per approfittare dei picchi di prezzo oltre confine, le centrali a metano italiane stanno vivendo una fase di relativa effervescenza, dopo anni di sottoutilizzo causato dalla crisi dei consumi e dal boom delle rinnovabili. Fattori che hanno portato molte di esse alla fermata sine die (conservazione) e in certi casi al rischio di chiusura per impossibilita' di ripagare i propri costi [rienergia]
» 19 dicembre 2016 - #Petrolio #GasNaturale #Italia § #Mise. #Offshore, Indicatore sintetico della Sicurezza. Operativo dal 2017 il primo strumento per la misurazione, la valutazione e il confronto dell'esito di tutte le azioni a tutela della sicurezza dei lavoratori, degli impianti e dell'ambiente, realizzate per le operazioni offshore in Italia. L'Indicatore nasce da un network di Universita', Centri di Ricerca e Corpi dello Stato, promosso e costituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico, in conformita' alle prescrizioni della Direttiva 2013/30/UE sulla sicurezza delle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi e con l'obiettivo di facilitare il dialogo con amministrazioni locali e cittadinanza. Gia' a partire dal 2014, in risposta alla rilevanza crescente e al forte interesse nel panorama europeo e internazionale sulla sicurezza delle attivita' in mare, la Direzione Generale per la Sicurezza delle attivita' energetiche del Mise ha avviato una serie di accordi per gli impianti offshore. In totale, 12 accordi con Corpi dello Stato(Marina Militare e Corpo delle Capitanerie di Porto), con Universita' (Politecnico di Torino, Universita' La Sapienza, Universita' di Bologna, CRIET Milano), con Enti di Ricerca (AMRA, INGV, IREA, ISMAR, OGS, RSE).
Grazie ai primi risultati, conseguiti con enti partner nel corso del 2016 nei rispettivi ambiti di ricerca, e' oggi disponibile un prototipo dello strumento, basato su 3 indicatori di performance: infortuni sul lavoro, attivita' aero-navale di pattugliamento, sopralluoghi ispettivi sulle infrastrutture [sviluppoeconomico.gov.it]
» 15 dicembre 2016 - #Petrolio #Geopolitica #USA § Ultraconservatore e ultraprotezionista, Trump nomina segretario di Stato Rex Tillerson, gia' amministratore delegato della multinazionale petrolifera Exxon, e segretario dell'energia a condurre il Doe (Department of Energy) Rick Perry, per lunghi anni governatore del Texas, negazionista dei cambiamenti climatici e convinto assertore di teorie ultraliberiste fino al limite di dichiarare pubblicamente inutile un ente di coordinamento e ricerca quale quello che ora dovra' dirigire. Cosa comporteranno queste scelte nella politica energetica statunitense e per le opzioni geopolitiche della nuova amministrazione? Sembra confermato l'orientamento di voler preservare il ruolo USA di superpotenza energetica attraverso la difesa dell'industria nazionale delle fonti fossili. Questa strategia puo' coesistere con gli ultimi intenti dell'Opec di equilibrare il mercato riducendo l'offerta, in particolare puo' beneficiare delle richieste dell'Arabia Saudita di coinvolgere l'Iran nel programma complessivo di limitazione della produzione. Il potenziale petrolifero iraniano e' infatti cosi' rilevante da consentire incrementi produttivi pericolosi per la tenuta dei prezzi del barile, necessaria anche alle prospettive del greggio da shale americano. Torna quindi utile rimettere in discussione, o meno impegnativamente minacciare di rimettere in discussione l'accordo 5+1 sul nucleare iraniano che ha consentito all'Iran di superare le sanzioni internazionali sulle esportazioni. I buoni uffici di Tillerson presso le delegazioni russe, maturati in anni di negoziazioni con i dirigenti delle aziende di stato petrolifere del terzo grande produttore mondiale, non potranno che favorire l'esercizio di un potere d'ingerenza sul mercato petrolifero. In questo panorama, una convinta politica del clima rischia di essere d'intralcio [...]
» 13 dicembre 2016 - #Economia #SviluppoSostenibile #SDGs § #Istat. Rapporto sul benessere equo e sostenibile 2016. Domani, 14 dicembre l'Istat presentera' gli indicatori BES e un primo insieme di indicatori SDGs sugli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals) delle Nazioni unite. Il ruolo informativo e di orientamento alle policy di questo tipo di indicatori e' in significativa crescita, con importanti novita' sia sul fronte nazionale sia a livello internazionale. In Italia, a settembre 2016, e' entrata in vigore la nuova legge di bilancio che prevede l'inserimento degli indicatori di benessere equo e sostenibile nei documenti di programmazione, insieme a un'analisi sul loro andamento nel triennio precedente e a valutazioni dell'impatto sul benessere delle misure previste per il raggiungimento degli obiettivi di politica economica. Allo stesso tempo, l'Istat e' stato chiamato dalla Commissione statistica delle Nazioni Unite a svolgere un ruolo attivo e di coordinamento nazionale nella produzione degli indicatori individuati per il monitoraggio degli obiettivi e dei rispettivi target dell'Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile, i cosiddetti Sustainable Development Goals (SDGs). La crescente domanda informativa relativa alla misurazione statistica degli SDGs costituisce un'importante opportunita' di sviluppo e potenziamento delle capacita' di misurazione del Sistema Statistico Nazionale, e consente anche di ampliare ulteriormente la diffusione di indicatori utili alla misurazione della sostenibilita' su scala nazionale [istat.it]
» 12 dicembre 2016 - #CambiamentiClimatici #Finanza #GreenEconomy § Rapporto #i4ce. Landscape of #ClimateFinance in #France, edizione 2016. Ammontano a 32 miliardi di € gli investimenti che nel 2014 sono stati destinati in Francia alla transizione energetica verso un sistema economico-industriale a basso contenuto di carbonio. Questa quota corrisponde al 10% circa degli investimenti infrastruttrali nazionali [i4ce.org]
» 12 dicembre 2016 - #Petrolio § Allargamento #Opec, Paesi #nonOpec concordano sulla riduzione della produzione di 558.000 barili al giorno. Nel tentativo di rinforzare la stabilizzazione del mercato, 11 Paesi nonOpec - Azerbaijan, Bahrain, Brunei, Guinea, Kazakhstan, Malesia, Messico, Oman, Russia, Sudan, Sudan del sud - hanno stabilito di ridurre dal primo gennaio la produzione complessiva del gruppo di 558 mila barili al giorno, istituendo anche un programma di concertazione e verifica permanente con il segretariato Opec [opec.org]
» 10 dicembre 2016 - #GasNaturale #EnergieRinnovabili #SouthernGasCorridor #GNL § Non siamo di fronte ad una "rivoluzione" nel mondo dell'energia, ma a un processo di "evoluzione" verso un'economia decarbonizzata. Un processo che vedra' il gas tra suoi protagonisti. E' l'opinione del direttore della sezione per il Mercato interno dell'energia presso la Commissione europea, Klaus-Dieter Borchardt, secondo cui l'oro blu e' "l'alleato naturale" delle rinnovabili. L'UE, per assicurarsi un adeguato approvvigionamento di gas (la cui domanda crescera' nella prossima decade a fronte di un calo della produzione domestica), punta a introdurre una cooperazione regionale piu' forte tra gli Stati membri e a diversificare fornitori e rotte. Strategico a tal fine il Southern gas corridor, ma anche l'accesso al gas naturale liquefatto (GNL) per tutti i Paesi europei [abo.net]
» 7 dicembre 2016 - #Territorio #DissestoIsrogeologico #Terremoti #Frane #Suolo #RischioSimico § #ISPRA, Annuario dei dati ambientali. Giunto alla quattordicesima edizione, offre un quadro chiaro sullo stato di salute del sistema delle componenti ambientali e delle complesse interrelazioni che lo caratterizzano, fornendo a decisori politici, pubblici amministratori, tecnici e cittadini informazioni puntuali, oggettive e rigorose a livello scientifico. [...] A livello europeo, l'Italia e' tra i paesi piu' minacciati dagli eventi di origine naturale, seconda solo alla Grecia, dal punto di vista della sismicita' e della presenza di faglie capaci: eventi sismici, fagliazione superficiale, eruzioni vulcaniche, dissesto idrogeologico sono sempre sotto la lente di ingrandimento degli esperti perche' abbracciano un territorio densamente popolato e industrializzato e il loro verificarsi comporta conseguenze rilevanti per i cittadini e per l'economia nazionale. Sono state 12 le vittime di eventi franosi, nel 2015. Ben 271 episodi e danni prevalentemente a rete stradale e ferroviaria. Secondo le stime, 503.282 abitanti sono residenti in aree a pericolosita' di frana molto elevata, 744.397 in aree a pericolosita' elevata, 1.587.177 in aree a pericolosita' media e 2.132.393 in aree a pericolosita' moderata e 680.197 in aree di attenzione. Delle quasi 900.000 frane censite in Europa, oltre 600.000 interessano proprio il territorio italiano Il consumo di suolo non accenna a diminuire: coperti oltre 21000 km2 di territorio. L'Italia e' al primo posto in Europa per perdita di suolo dovuta ad erosione idrica, con valori superiori a 8 tonnellate/ettaro per anno, contro la media europea di 2,5. A differenza del 2016, anno caratterizzato da violente scosse nel centro Italia, nel 2015 non si sono verificati eventi in grado di produrre danni. I terremoti, lo scorso anno, sono stati 1.963, di cui solo due di Magnitudo pari a 4,7 e 4,5, con epicentri molto profondi (oltre 200 km). Le zone maggiormente critiche, per la presenza di faglie capaci (ossia in grado di produrre rotture o deformazioni significative in superficie o in prossimita' di essa) sono la Calabria tirrenica, la Sicilia orientale, la catena appenninica Centro-meridionale e il Friuli - Venezia Giulia. A rischio, anche il patrimonio culturale: i beni situati in comuni classificati in zona sismica 1 (suscettibili, pertanto, di essere colpiti da forti terremoti) sono 10.297, pari al 5,4% del totale. Il 28% dei Siti UNESCO italiani e' situato in zone ad alta sismicita', solo il 16% in zone a bassa sismicita'. A minacciare il nostro patrimonio culturale anche la pericolosita' vulcanica: sono infatti 3.064 (1,6% del totale) i beni situati in aree sensibili; nel corso del 2015, il solo Etna e' stato interessato da tre momenti ad elevata criticita [ispra]
» 6 dicembre 2016 - #Petrolio § L'Opec cerca di coinvolgere Paesi non Opec nella strategia dei tagli alla produzione, con l'obiettivo di acquisire alla causa una massa critica di produttori con un potenziale che superi la meta' dell'offerta mondiale di petrolio [ndr]
» 2 dicembre 2016 - #EconomiaLowCarbon § Il piano UE per la #TransizioneEnergetica. Una rivoluzione a base di energia 'pulita' in grado di generare investimenti per 177mld l'anno, creare oltre 900mila posti di lavoro e dare una spinta alla crescita del Pil Ue dell'1%. Questi i 'grandi numeri' del maxi 'Pacchetto d'inverno' varato dalla Commissione Ue ("Clean Energy for All Europeans") la quale, in oltre mille pagine di proposte normative, ridefinisce il mercato elettrico, le bollette, le rinnovabili (27% al 2030), il ruolo dei consumatori e alza al 30% l'obiettivo dell'efficienza energetica. Limiti anche per biofluel [di prima generazione] e accesso a reti elettriche per rinnovabili. [Confermato Capacity payment per centrali a fonti fossili e nucleare]. Critici gli ambientalisti [ansa.it]
» 1 dicembre 2016 - #Petrolio #Economia § #Opec, intesa per ridurre la produzione di 1,2 milioni di barili al giorno. Il prezzo verso i 50 dollari. L'Opec ha raggiunto l'accordo per il taglio della produzione di greggio a 32,5 milioni di barili al giorno, con una riduzione di circa 1,2 milioni di barili. Lo ha annunciato il ministro del petrolio dell'Iran [...] La riduzione dei livelli produttivi dei Paesi del cartello partira' a gennaio e nei prossimi giorni si iniziera' a lavorare per trovare un'intesa con i Paesi non-Opec [ansa.it]
» 30 novembre 2016 - #FontiFossili #EnergieRinnovabili § #Eni, meno gas piu' cash, uguale piu' rinnovabili. L'Eni ha ceduto a #BP una quota del 10% nella concessione di Shorouk, nell'offshore in Egitto. La compagnia italiana ha concordato la cessione a BP del 10% nella concessione di Shorouk, dove si trova il giacimento di Zohr. L'accordo e' stato raggiunto per 375 milioni di dollari e il rimborso di 150 milioni di dollari pro quota degli investimenti gia' effettuati. Inoltre, coerentemente con i piani di sviluppo low carbon dell'azienda, Eni ha firmato a Tunisi un accordo di cooperazione per lo sviluppo di progetti di generazione di energia da fonti rinnovabili [eni.com]
» 30 novembre 2016 - #Petrolio #GasNaturale #Geopolitica § Stati Uniti e Iran, esportatori diversi. Giorni di fuoco per il petrolio ed estremo interesse per il vertice #Opec a Vienna. Non e' solo il petrolio pero' a vivacizzare il panorama degli idrocarburi. Fuori dall'Opec molto si muove. Mentre l'Iran sembra intenzionato, nelle dichiarazioni del suo ministro del petrolio, a non tagliare sostanzialmente la produzione come invece richiesto dall'Arabia Saudita, gli Stati Uniti conseguono nel settore gas un risultato storico. Dopo sessant'anni tornano a essere esportatori netti di gas grazie ai giacimenti shale e allo sviluppo della rete GNL [ndr]
» 28 novembre 2016 - #Economia #Geopolitica § #Petrolio, Quale picco, quale futuro? Verso la fine del 20esimo secolo il dibattito dominante del settore energetico riguardava la sostenibilita' delle riserve petrolifere rispetto al ritmo di aumento dei consumi. Siamo arrivati al picco del petrolio? Questa domanda allora ricorrente oggi appare anacronistica. La questione climatica, l'Accordo di Parigi e l'evoluzione tecnologica ed economica delle fonti a bassa intensita' di carbonio ne rendono oggi significativa un'altra: siamo in prossimita' del picco della domanda di petrolio? Sara' la diminuzione della richiesta mondiale di petrolio a causare il tramonto della risorsa che ha trainato lo sviluppo del 20esimo secolo. Gli ambienti economici, industriali e finanziari sono pronti ad abbandonare la commodity piu' rilevante in assoluto? Con queste domande si confronta l'analisi Breaking the habit. The future of #Oil, un report del giornale economico The Economist [economist.com]
» 25 novembre 2016 - #Economia #Geopolitica § #Petrolio, #IEA: Per la prima volta investimenti in calo per 3 anni di seguito [...] Non era mai acaduto che il capex per estrarre nuovo olio scendesse per tre anni consecutivi [...] le nostre analisi indicano che ci stiamo muovendo verso un periodo di alta volatilita' dei prezzi [e] difficolta' per il mercato [...] Quando i prezzi torneranno intorno a 60 dollari al barile una grossa fetta della produzione di shale oil americana tornera' economicamente sostenibile [e] i volumi aggiuntivi Usa potrebbero raggiungere il mercato in circa 9 mesi [reuters.com]
» 25 novembre 2016 - #CambiamentiClimatici #RiscaldamentoGlobale § La cosiddetta 'pausa' (hiatus) del riscaldamento globale - un aumento della temperatura globale, piu' lento tra il 1998 e il 2013 - e' stata una semplice ridistribuzione di energia nel sistema terrestre, che comprende la terra, l'atmosfera e l'oceano. Quest'ultimo, in particolare, ha assorbito il calore extra, agendo come una sorta di deposito. Questa tesi e' espressa in uno studio pubblicato sulla rivista Earth's Future e condotto da scienziati di Nasa, Noaa e alcuni atenei statunitensi. Il bilancio energetico terrestre e' il calcolo di quanta energia solare entra nel sistema climatico del Pianeta e di quanta ne viene conservata nella terra, negli oceani e nell'atmosfera [ansa.it]
» 25 novembre 2016 - #Energia #CambiamentiClimatici #Geopolitica #FontiFossili § Si delineano le linee di azione della nuova presidenza Trump nell'area energia e clima. I primi interventi in materia energetica riguarderanno l'eliminazione di tutte le restrizioni alle produzioni nazionali di idrocarburi da shale e di carbone 'pulito'. Nell'ambito dello studio delle variazioni climatiche, uno dei primi obiettivi comportera' la riorganizzazione in direzione limitativa dei programmi scientifici di monitoraggio del clima. La NASA verra' infatti orientata a eliminare dal proprio campo di azione le ricerche di scopo climatico [ndr]
» 24 novembre 2016 - #Aria #InquinamentoAtmosferico § Agenzia Ue Ambiente, 467.000 morti all'anno per inquinamento. Nonostante la qualita' dell'aria in Europa stia migliorando, l'inquinamento atmosferico resta il principale fattore ambientale di rischio per la salute umana, abbassa la qualita' della vita ed e' la causa stimata di 467mila morti premature l'anno in tutto il continente. Sono i dati del Rapporto "Qualita' dell'aria in Europa 2016" dell'Agenzia europea per l'ambiente (Eea). La pubblicazione e' tempestiva, perche' mercoledi' a Strasburgo il Parlamento europeo votava la direttiva che introduce nuovi limiti alle emissioni inquinanti per il periodo 2020-2030. Lo studio presenta una panoramica aggiornata e l'analisi della qualita' dell'aria in Europa per il periodo 2000-2014 sulla base di dati provenienti da stazioni di monitoraggio ufficiali, tra cui piu' di 400 citta' in tutta Europa. Tra gli altri risultati, risulta che nel 2014 circa l'85% della popolazione urbana nell'UE sono stati esposti a particolato fine (PM2.5) a livelli ritenuti dannosi per la salute dalla Organizzazione Mondiale della Sanita' [ansa.it]
» 23 novembre 2016 - #Petrolio #Finanza #Economia § Il #Litio e la prossima crisi dei #CombustibiliFossili. Secondo uno studio pubblicato dall'agenzia di rating Fitch, le batterie al litio che alimentano le auto elettriche potranno in futuro mettere in crisi l'industria petrolifera [...] Oggi in Cina 100mila autobus, pari a un quinto del parco circolante, sono a trazione elettrica e con questo ritmo di crescita, entro il 2025 la totalita' dei cinesi potra' muoversi in un modo che per molti Paesi occidentali e' ancora tema di valutazioni e timidi esperimenti. Il trasporto pubblico e' pero' solo la punta dell'iceberg del piu' ampio mercato dei veicoli elettrici che vede il mezzo privato recitare ancora la parte del leone. Solo nel 2015, in Cina sono stati venduti oltre 331 mila veicoli a zero emissioni, permettendo al Paese asiatico di sopravanzare gli Stati Uniti come leader mondiale. L'ultimo piano quinquennale sviluppato a Pechino prevede di decuplicare questa cifra entro il 2025, offrendo ai consumatori un pacchetto di incentivi capaci di coprire fino al 60% del prezzo di acquisto del mezzo [...] Il report dell'agenzia internazionale di rating Fitch per la prima volta esamina le conseguenze finanziarie per il mercato petrolifero derivanti da un rapido sviluppo della tecnologia delle batterie al litio. L'ipotesi piu' estrema, ma non la piu' irrealistica, prevede che un quarto della domanda europea di combustibili fossili potrebbe letteralmente evaporare nel caso in cui le auto elettriche arrivassero a una quota di mercato del 50% entro dieci anni. La ricaduta negativa per le compagnie petrolifere si manifesterebbe in una graduale e inesorabile vendita da parte di investitori istituzionali particolarmente apprensivi di "asset" considerati ormai tecnologicamente superati. La minaccia e' ancora piu' seria se si considera che nel 2014, ben il 55% della produzione petrolifera globale e' stata assorbita dal settore dei trasporti [...] e' previsto che sara' il 2030 l'anno in cui i veicoli elettrici saranno competitivi come quelli a combustione interna. Uno scenario che potrebbe coincidere con il picco di volatilita' [...] Il miglioramento delle batterie non fara' che anticipare il momento in cui la domanda di petrolio calera'" [...] Alle performance della batteria, pero', si aggiunge la realizzazione di una infrastruttura capace di supportare questa nuova forma di mobilita'. E i costi, ad oggi, non sembrano competitivi. [...] "il costo di un'infrastruttura di ricarica che possa in qualche modo replicare l'infrastruttura convenzionale gia' esistente negli Stati Uniti. Il conto ammonterebbe a 70 miliardi di dollari ma non e' detto che si procedera' in questo modo. Resta comunque la necessita' da parte degli operatori della piccola e grande distribuzione di sostenere investimenti ingenti per una cifra che oscilla fra i 100 e i 175 mila dollari per ogni punto di ricarica. Con costi simili, le utility potrebbero cofinanziare le nuove stazioni di servizio o aprirne con il proprio marchio ma è difficile a questo punto prevedere quale modello di business prevarra'". La conclusione del report serve come avvertimento per compagnie petrolifere, energetiche e automobilistiche. La tecnologia delle batterie, definita "perturbatrice", potra' creare scompiglio in settori che emettono circa un quarto delle obbligazioni societarie dell'economia globale, pari a circa 3,4 mila miliardi di dollari. Lo scenario dipinto da Fitch e' ancora in divenire, ma il prezzo da pagare per chi non riuscira' ad adattarsi sara' pesantissimo [abo.net]
» 23 novembre 2016 - #Energia #Industria #GreenEconomy § #Eni, accordo quadro con GE per lo sviluppo delle #EnergieRinnovabili. Inquadrandosi nella strategia di sviluppo delle energie rinnovabili basato sulla valorizzazione di tutte le sinergie industriali e commerciali con il business tradizionale, questo accordo permettera' a Eni di perseguire la progressiva decarbonizzazione dell'energy mix. La collaborazione riguarda un ampio ventaglio di tecnologie innovative, tra cui progetti eolici onshore e offshore, energia solare, progetti di generazione ibrida gas-rinnovabili, elettrificazione di asset nuovi ed esistenti, progetti waste-to-energy, la riconversione di asset industriali maturi o in dismissione in impianti green e l'utilizzo di tecnologie sviluppate dal dipartimento Ricerca e Sviluppo di Eni [eni.com]
» 22 novembre 2016 - #GreenEconomy § La conversione ecologica avra' nel breve periodo impatti netti negativi sull'occupazione, con effetti socioeconomici e politiche che potrebbero far difendere lo status quo. Ambientalismo come establishment? Che fare allora? [qualenergia.it]
» 21 novembre 2016 - #Petrolio #CambiamentiClimatici § Nel gioco della narrazione. Pochi giorni prima dell'elezione di Trump alla Casa Bianca l'Institute for 21st Century energy, emanazione della Camera di commercio degli stati Uniti, rilasciava un rapporto "What If Hydraulic Fracturing Was Banned?" secondo il quale la sospensione nella federazione delle attivita' di estrazione di idrocarburi attraverso la tecnica del fracking provocherebbe la perdita complessiva di 15 milioni di posti lavoro. Senza fracking gli USA perderebbero lo status di superpotenza dell'energia. Dopo l'elezione di Trump, L'USGS, l'ente deputato a certificare dal punto di vista tecnico e geologico la valutazione delle risorse minerarie USA, ha rilasciato l'accertamento delle dimensioni della formazione shale Wolfcamp in Texas, che sarebbe la piu' ricca di petrolio non convenzionale mai riscontrata nella nazione (20 miliardi di barili). Due rapporti per un firmamento. Nell'epoca della postverita' (post-truth), quando la percezione emozionale vale di piu' dell'argomentazione razionale, la comunicazione affila le sue armi e produce narrazione per adattare il clima alle esigenze. Ma anche il clima, quello geofisico, o meglio la politica che si occupa delle sue variazioni e delle conseguenze si puo' raccontare evidenziando alcuni aspetti in modo parziale. Delle conclusioni della COP22 di Marrakech per es. si vogliono celebrare gli intenti rinnovati ed estesi a tutti i Paesi di procedere nei programmi di riduzione delle missioni di CO2 in atmosfera. Meno l'evidenza di non aver mosso un passo concreto in quella direzione, rinviando al 2018 la definizione di metodi per la verifica dei risultati e per le penalizzazioni ai Paesi inadempienti. Dei sussidi alle fonti fossili si biasimano in modo reiterato le entita', sproporzionatamente ingenti rispetto all'esigenza di sostenere le fonti rinnovabili (Fossil Fuel Subsidies in the G7 and EU, InfluenceMap e Stop sussidi alle fonti fossili, Legambiente), e l'opzione politica di tutelare le maggiori compagnie petrolifere. Non si hanno invece notizie di quanto i sussidi alle fonti fossili contribuiscano a stabilizzare la piattaforma che sostiene il mercato finanziario dei derivati petroliferi. In questo grande mercato finanziario, dieci volte in valore piu' grande del mercato fisico del petrolio, intervengono con profitto fondi di investimento e fondi sovrani [ndr]
» 21 novembre 2016 - #Energia #CambiamentiClimatici #Economia § Dossier #Legambiente. L'Italia spende 14,8 miliardi di euro l'anno tra sussidi diretti e inderetti alle #FontiFossili, principali responsabili dei mutamenti climatici [legambiente.it]
» 16 novembre 2015 - #Energia #PoliticaEnergetica #Geopolitica § Piattaforme includenti e mercati senza barriere. La politica energetica della #UE tenta di difendere l'avamposto della piu' ampia strategia di inclusione e condivisione nella prospettiva dello sviluppo comune e complessivo. In questo contesto si puo' inquadrare l'avvio della piattaforma Mediterraneo, efficienza e fonti energetiche rinnovabili, nell'ambito dell'Unione per il Mediterraneo (UfM). Terza in ordine di definizione, dopo le piattaforme per il gas e l'elettricita' attivate lo scorso anno, la piattaforma efficienza e FER consentira' di avviare programmi e azioni specifiche nei medesimi ambiti e nelle aree mediterranee. Il primo intervento finanziario a supporto prevede uno stanziamento di 230 milioni di euro della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) per il potenziamento delle rinnovabili in Egitto, Giordania, Marocco e Tunisia. Per quanto attiene al mercato interno UE, nel settore del gas in prima battuta i consumatori hanno beneficiato della riduzione del prezzo della materia prima all'ingrosso. Secondo il Market Monitoring Report dell'Agenzia e del Consiglio dei Regolatori energetici europei, l'eliminazione dei prezzi regolati, che gli estensori del documento ritengono procedere ancora troppo lentamente, favorira' la diminuzione dei prezzi anche negli altri mercati energetici [ndr]
» 15 novembre 2015 - #GasNaturale #Italia § Presentato il documento programmatico della Piattaforma Tecnologica Nazionale sul #Biometano. Diverse sono le azioni proposte nel documento e volte allo sviluppo ed all'incentivazione della produzione del biometano, in particolare: rivedere l'intervallo temporale per l'accesso agli incentivi; prevedere entro il 2030 un target annuo minimo di immissione di biometano in rete pari ad almeno il 10% del metano immesso in rete nello stesso periodo; prevedere un sistema di contabilizzazione che valorizzi la capacita' delle imprese agricole e degli impianti di digestione anaerobica e compostaggio di sequestrare la CO2 in atmosfera; istituire un Registro delle Garanzie di Origine del biometano per sviluppare un mercato attivo di scambi che faccia emergere il legame di valore tra biometano ed emissioni evitate di carbonio; modificare la regolamentazione del mercato dei CIC (certificati di immissione in consumo). Con il coordinamento del CIB - Consorzio Italiano Biogas e del CIC, Consorzio Italiano Compostatori oltre che del comitato scientifico della Fiera di Rimini e la partecipazione di Anigas, Assogasmetano, Confagricoltura, Fise-Assoambiente, Legambiente, NGV Italy, Utilitalia, la Piattaforma intende valorizzare soluzioni tecnologiche innovative per far si che l'Italia diventi uno dei principali produttori di biometano ed esprima tutto il potenziale nel futuro greening delle attivita' produttive, della rete gas e della mobilita' [consorziobiogas.it]
» 15 novembre 2015 - #CambiamentiClimatici #RiscaldamentoGlobale § Il 2016 sara' l'anno piu' caldo di sempre (da quando sono cominciate le registrazioni sistematiche della temperatura). Secondo i dati dell'Organizzione meteorologica mondiale (#WMO) la temperatura globale del 2016 e' al di sopra dei livelli preindustriali di 1,2 gradi centigradi. Le temperature globali, da gennaio a settembre 2016, sono state superiori di 0,88° alla media relativa agli anni 1961-1990. Ache se l'effetto di rinforzo all'aumento della temperatura causato nei primi mesi dell'anno dal fenomeno El Nino e' cessato, la tendenza all'incremento non sta diminuendo [wmo.int]
» 14 novembre 2016 - #Energia #Carbone #PoliticaEnergetica § Malgrado le dichiarazioni elettorali, Trump difficilmente riuscira' a rivitalizzare l'industria del carbone statunitense da qualche anno in grave difficolta'. La tendenza di declino degli ultimi due anni fa prospettare al settore del carbone USA per il 2016 il peggiore anno dal 1978. Sul territorio federale numerosi impianti di produzione di energia elettrica da carbone, i piu' vecchi e i piu' piccoli, sono stati gia' chiusi o convertiti a gas naturale. Inoltre l'intenzione di agevolare l'estrazione e la produzione interna di shalegas a costi contenuti non potra' che ostacolare ulteriormente il carbone nella competizione di mercato [ndr]
» 10 novembre - #Petrolio #Mercati #Geopolitica § Guardando oltre le esortazioni all'investimento per sostenere l'aumento della domanda mondiale di petrolio previsto nei prossimi anni, l'analisi mensile #IEA sul mercato del petrolio, Oil Market Report, mette in evidenza il rischio di una imminente diminuzione sensibile del prezzo del petrolio causata dall'eccesso di produzione. In assenza di un taglio effettivo della produzione Opec, annunciato nel recente meeting di Algeri ma ancora da confermare nel prossimo meeting di Vienna (30 novembre), gli aumenti produttivi di Russia, Brasile, Canada e Kazakhstan, e altri incrementi di estrazione di greggio dichiarati da alcuni membri stessi dell'organizzazione (Iran, Iraq in primo luogo) condurrano nel 2017 a un disequilibrio domanda-offerta, con eccesso di offerta a tutto danno della stabilita' del mercato [iea.org]
» 9 novembre 2016 - #CambiamenteClimatici #RiscaldamentoGlobale #Geopolitica § Gli ultimi cinque anni, dal 2011 al 2015, sono stati i piu' caldi mai registrati a livello globale, ed e' sempre piu' visibile la causa umana degli eventi meteorologici estremi, che hanno impatti pericolosi e costosi. Lo scrive l'Organizzazione meteorologica mondiale (Omm), l'agenzia delle Nazioni Unite per la meteorologia, nel rapporto The global climate 2011-2015 inviato alla Cop22 in corso a Marrakech [ansa.it]
» 8 novembre - #Energia #Trasporti #AutoElettrica § Stime dell'#Aie (Agenzia Internazionale Energia) sulla e-car indicano che i veicoli elettrici acquistati nel 2015 hanno avuto un impatto sulla richiesta di petrolio dello stesso anno di 10.000 b/g, a fronte di una crescita globale dei consumi che e' stata di 1,4 mln b/g [snam.it]
» 7 novembre 2016 - #Carbone #Italia § Il testo della Direttiva europea sulle emissioni industriali (Direttiva 2010/75/EU) precisa che i valori limite di inquinanti, imposti a partire dal gennaio 2016, devono tenere in considerazione l'adozione delle migliori tecnologie disponibili per l'abbattimento delle emissioni industriali (Best Available Techniques-BAT). Un elenco di queste migliori tecnologie viene aggiornato di volta in volta dal Bureau of the Institute for Prospective Technology (IPPC) che, in collaborazione con differenti esperti del settore, redige un documento riassuntivo di riferimento, il BAT Reference Documents (BREF). Il prossimo BREF aggiornato verra' pubblicato entro il primo quadrimestre del 2017. Significa che, tenuto conto del lento iter normativo, verra' adottato dalla Commissione Europea non prima del 2021. Tuttavia il rapporto "Lifting Europe's Dark Cloud" - redatto dall'European Environmental Bureau (EEB), in collaborazione con Health and Environment Alliance (HEAL), il Climate Action Network (CAN) Europe, il WWF e Sandbag - chiarisce come la vigente legislazione europea in materia di limiti delle emissioni inquinanti sia caratterizzata da profonde lacune, rivelandosi sul campo inefficace nel raggiungimento di rilevanti obiettivi di riduzione degli inquinanti [qualenergia.it]
» 7 novembre 2016 - #Petrolio #Italia § #Eni alle prese con il peggior trimestre economico-finanziaro dal 1981, ripiana i deficit di bilancio acuiti dai ribassi dei prezzi del petrolio e del gas con la cessione di quote di minoranza nei consorzi minerari delle recenti scoperte in Egitto e Monzambico. Secondo le direttive della strategia intrapresa dalla compagnia con l'aggiornamento dei piani di sviluppo alla variazione delle condizioni geopolitiche e del mercato internazionale del petrolio, la cessione di quote di partecipazione a scoperte esplorative rientra in una pratica operativa peculiare che intende valorizzare anche nel breve periodo le capacita' e le risorse investite in ricerca ed esplorazione. Per fronteggiare la riduzione dei flussi di cassa, come altre majors (BP, Statoil, Shell) anche eni sta riducendo le spese in conto capitale [ndr]
» 7 novembre 2016 - #Energia #CambiamentiClimatici #Geopolitica #USA § Clinton vs Trump, la partita sull'energia, visioni diametralmente opposte sul futuro energetico [...] Se Clinton afferma infatti di voler seguire la strada intrapresa da Obama, con la promessa di difendere il Clean Power Plan e di fare dell'America "una superpotenza dell'energia pulita", Trump ha invece detto chiaramente di voler tagliare i ponti con il predecessore, per inseguire il mito dell'indipendenza energetica attraverso uno sfruttamento più spinto delle risorse domestiche. Come? Con profondi interventi di deregulation per gli impianti produttivi, una revisione dei poteri dell'Environmental Protection Agency (Epa) e una marcia indietro degli States sull'accordo di Parigi sul clima, per la quale resta comunque tutta da vedere l'eventuale fattibilita' (e in ogni caso i tempi sarebbero di almeno 3 anni) [quotidianoenergia.it]
» 4 novembre 2016 - ##CambiamentiClimatici #Finanza #LowCarbonTechnology § Il valore del clima. 10 major del settore petrolifero (tra le quali ENI, Shell, BP, Total, Saudi Aramco), che insieme costituiscono il 25% della produzione mondiale, riunite nel consorzio Oil and Gas Climate Initiative (#OGCI) hanno stabilito di finanziare lo sviluppo di tecnologie per diminuire le emissioni di CO2 in atmosfera, costituendo un fondo di 1 miliardo di dollari utilizzabile nei prossimi 10 anni. Ma quanto pesano 1 miliardo di dollari in dieci anni, ovvero 100 milioni l'anno? Se ne puo' avere un'idea confrontando le dimensioni di alcuni investimenti in ambito energetico: 300 miliardi di dollari circa sono il cumulo degli investimenti mondiali annuali nelle energie rinnovabili; piu' o meno 500 miliardi di dollari alimentano i sussidi annuali statali alle fonti fossili; a 50$ al barile, il consumo giornaliero mondiale di petrolio vale 4,5 miliardi (oltre 1600 miliardi l'anno), mentre il valore giornaliero degli scambi finanziari sul petrolio sostenuti dai grandi fondi d'investimento e dalle major stesse e' di 35 miliardi di dollari (piu' di 12.000 miliardi l'anno) [ndr]
» 3 novembre 2016 - #CambiamentiClimatici #AccordodiParigi § L'accordo di Parigi e' insufficiente, sono necessarie riduzioni delle emissioni piu' ambiziose del 25%, con riferimento al termine temporale del 2030, per avere la prospetttiva di contenere l'aumento di temperatura atmosferica entro i 2 gradi nel corso del secolo. I valori delle emissioni annuali contemplati dagli accordi di Parigi sono in linea con un aumento della temperatura eccessivo che ricade in un intervallo compreso tra 2,9 e 3,4 °C. Questo e' lo scenario decisamente allarmante che emerge dai dati pubblicati oggi nel rapporto UNEP The Emission Gap [unep.org]
» 3 novembre 2016 - #CambiamentiClimatici #Economia § L'#Italia ratifica l'#AccordodiParigi e il parlamento esorta il Governo "ad adottare ogni iniziativa utile a fornire alle imprese italiane, in particolare alle Pmi, strumenti amministrativi e finanziari di supporto alle proprie attivita' tesi all'internazionalizzazione e all'export di tecnologia italiana" relativa al cambiamento climatico e in particolare per l'efficienza energetica e le rinnovabili. Per quanto riguarda lo stato delle politiche attuative, il rapporto #ENEA Parigi e oltre: gli impegni nazionali sul cambiamento climatico al 2030 evidenzia che l'attuale sistema di politiche e misure non permette di raggiungere gli obiettivi nazionali al 2030 e individua alcune possibili azioni e i principali settori su cui intervenire per arrivare a questo risultato, facendo si' che il contrasto al cambiamento climatico rappresenti una grande opportunita' in termini di innovazione del sistema produttivo e di rilancio di economia e occupazione in chiave sostenibile. In particolare, dallo studio emergono come prioritari tre obiettivi da perseguire: la riqualificazione del patrimonio edilizio, gli interventi sulla mobilita' e l'introduzione di strumenti normativi e finanziari innovativi e di lungo termine per promuovere le energie rinnovabili e l'efficienza energetica. Nello specifico, la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, in una logica di edifici a "emissioni quasi zero" e senza ulteriore consumo di suolo contribuirebbe anche a rilanciare un settore attualmente in forte crisi, sia dal punto di vista economico che occupazionale. Inoltre, intervenire sulla mobilita', soprattutto sulla componente pubblica urbana e sull'adozione di nuove tecnologie low carbon per la mobilita' privata, consentirebbe di coniugare la domanda di mobilita' con la riduzione delle emissioni e della dipendenza dal petrolio [enea.it]
» 2 novembre 2016 - #Geopolitica #Energia #GasNaturale § L'insostenibile? leggerezza del gas. The Future of #NaturalGas: #Markets and #Geopolitics, Rapporto IAI (Istituto Affari Internazionali) - OCP Policy Center. L'energia e' al centro di importanti trasformazioni in atto nell'economia e nella geopolitica mondiali, e il gas ha un ruolo cruciale in questi processi. In un contesto caratterizzato dal rapido evolversi dei mercati e delle dinamiche di attori regionali e globali, il volume The Future of Natural Gas intende analizzare il ruolo del gas nel futuro mix energetico, prendendo in considerazione diversi importanti aspetti: le ambiziose politiche per il clima su cui si e' accordata la comunita' internazionale, la questione dei prezzi e il ruolo dell'innovazione tecnologica nello scenario mondiale del gas. Partendo da questa analisi, il volume adotta poi un approccio geografico per tener conto del significativo variare dei mercati del gas in una prospettiva globale. Si concentra sui principali sviluppi nei paesi e nelle regioni che sono tra i maggiori fornitori e consumatori di gas, considerandone i fattori geologici, gli sviluppi della politica interna e del quadro normativo, l'evolversi dei modelli di consumo, nonche' le strategie di esportazione e importazione del gas elaborate dai principali attori a livello regionale e mondiale. Il volume The Future of Natural Gas offre dunque un'analisi approfondita di quei mercati del gas che si stanno oggi trasformando velocemente, cercando di definire le tendenze di una risorsa che nei prossimi decenni avra' un ruolo decisivo nel disegno dell'economia mondiale e delle dinamiche geopolitiche [iai.it]
» 1 novembre 2016 - #CambiamentiClimatici #Comunicazione § Before the flood, il documentario di Leonardo Di Caprio sui cambiamenti climatici liberamente in visione sul canale YouTube di National Geographic, fino al 6 novembre [YouTube]
» 28 ottobre 2016 - #Petrolio #Economia #Geopolitica § Prezzo del petrolio e dei prodotti petroliferi, incontro tra domanda e offerta o speculazione finanziaria sui circuiti elettronici internazionali? Due visioni opposte sulle dinamiche del mercato del petrolio. Leo Drollas, economista del Center for Global Energy Studies, l'ufficio studi fondato nel 1990 dal famoso ministro del petrolio saudita Zaki Yamani: secondo una visione tradizionale e prevalente, l'Arabia Saudita ha iniziato nel 2014 una guerra al ribasso sui prezzi del petrolio, per mettere in ginocchio l'emergente industria dello shale oil, cosa che e' riuscita al punto che adesso l'Opec ha annunciato l'intenzione di intervenire per far risalire i prezzi, con il supporto della Russia [...] Salvatore Carollo, ex operatore sale londinesi di Eni: il prezzo del Brent si forma con meccanismi simili a quelli inventati per lo scambio delle figurine Panini [...] se il prezzo del Brent e' del tutto scollegato dai fondamentali, e' chiaro che tutti gli incontri Opec, cosi' come quelli piu' allargati tra i paesi Opec e non, sono solo una girandola mediatica, messa in piedi per alimentare e indirizzare la speculazione sul Brent, che e' cavalcata senza scrupoli dagli stessi Paesi che dichiarano di volere la stabilita' del marcato [shippingandthelaw.org]
» 28 ottobre 2016 - #Nucleare #Francia #UE § I rischi della monocoltura energetica. Da circa due settimane 12 reattori nucleari francesi sono fermi per interventi di verifica straordinari. La conseguente minore produzione ha ridotto la quota delle esportazioni di energia elettrica della Francia verso i Paesi confinanti, tra cui l'Italia che ha subito un aumento notevole del prezzo all'ingrosso dell'elettricita' nella borsa elettrica (dai 45 Euro/kWh fino a superare 70 Euro/kWh). Per consumatori e aziende italiane e' prossimo pertanto un rincaro delle bollette. Il ripristino dell'attivita' delle centrali nucleari sotto esame non si prospetta immediato. Le verifiche in corso riguardano lo stato e la capacita' di resistenza struttrale dei vessel (i contenitori dei reattori), sui quali si nutrono dubbi di tenuta per un possibile eccesso di carbonio nella composizione dell'acciaio di cui sono costituiti. Considerato il fermo di altri 5 impianti, per operazioni di manutenzione ordinaria, un terzo del potenziale produttivo nucleare francese e' cosi' venuto meno, in un Paese che deve all'atomo di uranio il 75% dell'energia elettrica [ndr]
» 27 ottobre - #GasNaturale #Russia #Germania #UE #Geopolitica § La Russia potra' aumentare le esportazioni di gas verso l'Europa centrale attraverso il corridoio del gasdotto #Opal, eludendo le complicazioni della via ucraina. Superando le divergenze procurate dall'intervento militare russo in Siria, la UE fa esercizio di real politik e trova l'accordo con Gazprom per consentire alla compagnia russa di oltrepassare i vincoli della legislazione comunitaria sulle posizioni dominanti. Gasprom potra' quindi utilizzare il raccordo dell'infrastruttura Opal, che connette dalla costa del mar Baltico tedesco il gasdotto Nord Stream all'interconnessione di Brandov sul confine Germania-Repubblica Ceca, per addurre potenzialmente ulteriori 18 Gm3 al mercato dell'europa centrale e orientale [ndr]
» 26 ottobre 2016 - #GasNaturale #Energia #UE § Continua la ripresa dei consumi di gas europei. Superato infatti nel 2015 un quadriennio di continui cali della domanda con un +4,1% nei confronti del 2014, i 28 membri Ue piu' la Svizzera metteranno a segno nel 2016 un ulteriore incremento del 6% rispetto all'anno scorso, con consumi per 447,1 miliardi di mc. In base alle stime preliminari di Eurogas la ripresa dei consumi si deve principalmente alla generazione elettrica e, in misura minore, alla ripresa dell'attivita' industriale e al settore dei trasporti [...] il termoelettrico ha mostrato un aumento della richiesta in Francia (dove la domanda e' addirittura raddoppiata nella prima meta' del 2016), Germania (numerose centrali in stand by hanno ripreso l'attivita'), Italia e Olanda. In altri Paesi, come la Republic Ceca, ha influito la crescita economica e della produzione industriale. Eurogas sottolinea poi il rapido sviluppo della mobilita' a gas: nel 2016 il numero delle auto a metano e' salito del 9% sul 2015 [snam.it]
» 25 ottobre 2016 - #CambiamentiClimatici #EmissioniCO2 #RiscaldamentoGlobale § CO2 record in atmosfera: Siamo in una nuova era del clima. Appena il tempo di registrare il nuovo triste record che fara' del 2016 l'anno piu' caldo di sempre e dal fronte del cambiamento climatico arriva un nuovo allarmante primato. In base ai dati diffusi oggi dall'Omm (Wmo), l'organizzazione meteorologica mondiale, il 2015 e' stato il primo anno nella storia dell'umanita' in cui la presenza di anidride carbonica in atmosfera ha superato stabilmente la soglia di 400 parti per milione [...] "Preoccupa soprattutto la velocita' dell'aumento" [...] Se e' vero che la nuova soglia e' stata abbattuta anche grazie alla complicita' di un evento metereologico specifico come El Nino, il Greenhouse Gas Bulletin emesso dall'Omm avverte che "l'evento di El Nino e' scomparso, ma i cambiamenti climatici restano" e i nuovi rilevamenti sulla CO2 segnano "l'inizio di una nuova era della realta' climatica". I livelli di anidride carbonica avevano infatti precedentemente gia' raggiunto la soglia dei 400 ppm per alcuni mesi dell'anno e in certi luoghi, ma mai prima d'ora su una base media globale per l'intero anno, spiega l'Omm, precisando che le concentrazioni di CO2 resteranno al di sopra di 400 ppm per l'intero 2016 e non scenderanno sotto tale livello per molte generazioni [repubblica.it]
» 24 ottobre 2016 - #GasNaturale #Russia #Geopolitica #Petrolio § Il futuro del gas in Russia e in Asia Centrale. Alla ricerca di una nuova strategia. Rapporto #OPI. Nonostante una netta e rapida trasformazione, il mercato degli idrocarburi rimane ancora uno dei principali fattori nella politica internazionale. L'energia e' divenuta, a cavallo tra il Ventesimo e il Ventunesimo secolo, uno dei principali strumenti di competizione geopolitica a livello mondiale, andando ad affiancare il tradizionale potere militare e quello economico degli Stati. In questo contesto la Russia rappresenta un attore principale all'interno della mappa energetica euroasiatica, oltre che anello di congiunzione tra Europa, Caucaso, Asia Centrale e Orientale. Secondo i dati di U.S. Energy Information Administration (EIA) la Federazione Russa e' tra i primi dieci Paesi con le maggiori riserve di greggio, nonche' il primo produttore mondiale con oltre 10 milioni di barili prodotti al giorno nel 2015. I dati sono pero' ancora piu' imponenti nel settore del gas naturale dove Mosca, grazie agli ingenti giacimenti situati in Siberia e nell'Estremo Oriente, detiene il primato sia delle riserve conosciute, sia quello dell'esportazione, davanti a Qatar e Norvegia. Le riserve stimate nel sottosuolo russo rappresentano un quarto delle riserve mondiali totali finora note, mentre solo di recente, grazie all'innovazione dello shale gas, gli Stati Uniti hanno superato la Federazione Russa nella quantita' di gas naturale prodotto. Questi dati statistici restituiscono pero' un'immagine solo parziale della complessita' geopolitica del mercato energetico mondiale che appare in rapida trasformazione [Osservatorio di Politica Internazionale]
» 21 ottobre 2016 - #PoliticaEnergetica #GNL #Italia #UE § In Sardegna il primo deposito di #GasNaturale liquefatto costiero del Mediterraneo. Con una capacita' di 9000 m3, costituito da sei serbatoi criogenici orizzontali in bassa pressione, e rifornito da navi metaniere di piccola taglia (con capacita' di 5.000/7.000 metri cubi), questo impianto conferma un significativo cambiamento di strategia nella pianificazione dell'approvvigionamento di gas, rilevante non soltanto a livello nazionale e favorito dal declino dei consumi europei registrato dal 2010. Il progetto del gasdotto GALSI (Sonatrach, Edison, Enel Gruppo Hera, Regione Sardegna per mezzo della finanziaria Sfirs, e Snam Rete Gas per il tratto italiano) che avrebbe dovuto trasportare in Toscana, attraverso la Sardegna, 8 miliardi l'anno di gas algerino e' per il momento sospeso e difficilmente verra' riattivato nel futuro immediato. Piu' flessibile alle fluttuazioni del mercato la prospettiva del GNL, e alle istanze degli equilibri geopolitici che possono condizionare l'Europa. Il progetto sardo di Santa Giusta, nei pressi di Oristano, e' condotto dalla Higas srl, emanazione dei soci paritetici italiani Gas and Heat e e CPL CONCORDIA [ndr]
» 20 ottobre 2016 - #PoliticaEnergetica #PoliticaAmbientale #PoliticaEconomica #Geopolitica § Sfide gravose incombono sull'Europa, la gestione della stagnazione economica, la dipendenza crescente dalle importazioni di energia, i cambiamenti climatici, la rilevanza dello sfruttamento dell'energia e la necessita' di assicurare ai consumatori l'accesso a fonti energetiche sicure e affidabili. La concomitanza di questi aspetti determina la complessita' della politica energetica che e' condizionata da fattori sociali, economici e ambientali. Si faccia il caso esemplare della Germania e del Regno Unito, e della loro possibile dismissione delle centrali elettriche a carbone, auspicabile per le implicazioni ambientali sui cambiamenti climatici. Quali possono esserne gli impatti in Europa sul sistema elettrico e sulle emissioni in atmosfera? [insightenergy.org]
» 19 ottobre 2016 - #Petrolio #Italia #Consumi § Comunicato #UnionePetrolifera. Nel mese di settembre 2016 i consumi petroliferi italiani sono ammontati a circa 5,2 milioni di tonnellate, con un incremento pari all'1,4% (+73.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2015. La domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) nel mese di settembre e' risultata pari a circa 2,7 milioni di tonnellate, di cui 0,7 milioni di benzina e 2 milioni di gasolio, con un incremento del 2,8% (+75.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2015. I prodotti autotrazione, a parita' di giorni di consegna, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un decremento dell'1,5% (-10.000 tonnellate) rispetto a settembre 2015, mentre il gasolio autotrazione un incremento del 4,3% (+85.000 tonnellate). Le vendite sulla rete di benzina e gasolio nel mese di settembre hanno segnato rispettivamente un decremento dell'1,2% e un incremento del 3,9%. Nel mese considerato le immatricolazioni di autovetture nuove sono aumentate del 17,5%, con quelle diesel che hanno rappresentato il 57% del totale (era il 53,6% nel settembre 2015), mentre quelle di benzina il 32,9%. Quanto alle altre alimentazioni, nel mese considerato, il peso delle ibride e' salito al 2,5%, delle elettriche e' fermo da diversi mesi allo 0,1%, mentre quello del GPL e del metano e' sceso rispettivamente al 5,3% e al 2,1%. Nei primi nove mesi del 2016 i consumi sono stati invece pari a circa 44,4 milioni di tonnellate, con un decremento dello 0,4% (-193.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2015 [unionepetrolifera.it]
» 18 ottobre 2016 - #SviluppoSostenibile #SmartCities #Economia #Energia § Smartcities? Meglio ridefirne ambito, funzioni e prospettive nella categoria piu' ampia di #SmartTerritories, per una migliore conformita' di questa scala geografica agli indirizzi di ottimizzazione qualitativa propri delle tecnologie e dei servizi smart. Analogamente il miglioramento dei servizi energetici, come anche quello di altri servizi e dotazioni infrastrutturali per la qualita' dello spazio civile e civico, non possono prescindendere da una visione complessiva di nuovo urbanesimo ispirato dai criteri della piattaforma ONU per gli obiettivi SDGs dello sviluppo sostenibile e promosso dagli orizzonti della quarta rivoluzione industriale. E' quanto emerge dall'intervento di Paolo Quaini, Responsabile Energy Services Market Division di Edison, al convegno ENEA "Innovazione, efficienza, sostenibilita': dalla White Evolution alla citta' intelligente" [ndr]
» 17 ottobre 2016 - #Petrolio #Geopolitica § Torna in produzione Kashagan, il giacimento di petrolio del Kazakistan che mette a repentaglio il tentativo di calmierare l'eccesso di offerta petrolifera. Il giacimento, di cui eni detiene una quota di sfruttamento del 16,81%, ha dimensioni tali da influire potenzialmente in modo rilevante sulla produzione mondiale giornaliera. Si ritiene infatti, secondo le stime piu' ottimistiche, che Kashagan possa raggiungere un livello di estrazione di 370.000 barili al giorno, una produzione quasi doppia di quella del Gabon, membro Opec di recente rientrato nell'organizzazione [ilsole24ore.com]
» 14 ottobre 2016 - #Energia #Economia #Finanza § #Rinnovabili, nel tezo trimestre investimenti -43%. Pesano taglio incentivi e riduzione dei costi. Bene invece le startup: +73%. Nel terzo trimestre 2016 gli investimenti globali in energia pulita sono i piu' bassi dal 2013 e la domanda per nuove fonti di energia rinnovabili e' in netto calo in Cina, Giappone ed Europa. Ne da notizia il rapporto dello scorso lunedi' di Bloomberg New Energy Finance. La spesa registrata nel terzo trimestre di quest'anno di 42,4 miliardi di dollari [staffettaonline.com]
» 13 ottobre 2016 - #SviluppoEconomico #GreenEconomy #EfficienzaEnergetica #SmartCity § Innovazione, efficienza, sostenibilita': dalla White Evolution alla citta' intelligente. Mettere a confronto soluzioni, strategie, progetti di innovazione e di efficienza energetica da applicare in settori di nuova frontiera di particolare interesse per il nostro Paese. White Evolution, tecnologie smart per la citta' intelligente e l'abitare sostenibile, per evidenziare best practices ma anche best policies per lo sviluppo della ricerca e la creazione di servizi e sistemi innovativi per la competitivita' delle imprese e la PA. Convegno ENEA, Martedi 18 Ottobre 2016 ore: 10:00 [eventi.enea.it]
» 12 ottobre 2016 - #Energia #Rinnovabili #EconomiaCircolare #CambiamentiClimatici § Il rapporto 2016 World Energy Resources, diffuso oggi dal WEC (World Energy Council) durante il suo 23esimo congresso in corso a Instabul, rivela una crescita del mercato delle energie rinnovabili forte e inattesa nelle dimensioni, in termini di investimenti, nuova capacita' installata e alti tassi di sviluppo nei Paesi in via di sviluppo. Questa dinamica significativa di cambiamento ha contribuito alla diminuzione dei prezzi e rafforzato il disaccoppiamento tra crescita economica ed emissioni di gas serra in atmosfera [worldenergy.org]
» 11 ottobre 2016 - #CambiamentiClimatici #SmartCity #Economia § Climate-KIC Climathon, la piu' grande maratona mondiale per il clima, simultaneamente nelle principali citta' del mondo i giorni 27 e 28 ottobre 2016. Si propone di riunire esperti in diversi settori per 24 ore non-stop allo scopo di sviluppare proposte innovative che aiutino a combattere gli impatti del cambiamento climatico nei contesti urbani. 121 citta' di 32 paesi del mondo prenderanno parte all'edizione 2016, di cui 4 italiane: Bologna, Latina, Torino e Venezia [iccgov.org]
» 7 ottobre 2016 - #Innovazione #I4.0 #Italia § Piano Nazionale Industria 4.0. Obiettivi. +10 €Mld incremento investimenti privati da 80 a 90 €Mld nel 2017 - +11,3 €Mld di spesa privata in R&S&I con maggiore focus su tecnologie I4.0 nel periodo 2017-2020. +2,6 €Mld volume investimenti privati early stage mobilitati nel periodo 2017-2020. 100% delle aziende italiane coperte a 30Mbps entro il 2020. 50%
delle aziende italiane coperte a 100Mbps entro il 2020. 6 consorzi in ambito standard IoT presidiati in aggiunta ai tavoli istituzionali a partire dal 2017. 200.000 studenti universitari e 3.000 manager specializzati su temi I4.0. +100% studenti iscritti ad Istituti Tecnici Superiori su temi I4.0. ~1.400 dottorati di ricerca con focus su I4.0 (vs. ~5.000 previsti nel PNR). Competence Center nazionali. +0,9 €Mld Riforma e rifinanziamento per il 2017 del Fondo Centrale di Garanzia. +1 €Mld Contratti di sviluppo focalizzati su investimenti I4.0. +0,1 €Mld Forte investimento su catene digitali di vendita (Piano Made in Italy). Scambio salario - produttivita' tramite incremento RAL e limite massimo agevolabile. Previsti iper e superammortamenti e crediti d'imposta alla ricerca [mise.gov.it]
» 6 ottobre 2016 - #EconomiaCircolare #SviluppoSostenibile #SDGs #Istat § Rapporto sul benessere equo e sostenibile 2016. Il 14 dicembre l'Istat presenta gli indicatori BES e un primo insieme di indicatori sugli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs - Sustainable Development Goals) delle Nazioni unite. Nel Rapporto 2016 saranno analizzati gli andamenti piu' recenti degli indicatori di benessere, con un approfondimento sulle misure di sintesi piu' adeguate a rappresentare l'evoluzione dei diversi aspetti del benessere. Il ruolo informativo e di orientamento alle policy di questo tipo di indicatori e' in significativa crescita, con importanti novita' sia sul fronte nazionale sia a livello internazionale. In Italia, a settembre 2016, e' entrata in vigore la nuova legge di bilancio che prevede l'inserimento degli indicatori di benessere equo e sostenibile nei documenti di programmazione, insieme a un'analisi sul loro andamento nel triennio precedente e a valutazioni dell'impatto sul benessere delle misure previste per il raggiungimento degli obiettivi di politica economica. L'Istat e' stato chiamato dalla Commissione statistica delle Nazioni Unite a svolgere un ruolo attivo e di coordinamento nazionale nella produzione degli indicatori individuati per il monitoraggio degli obiettivi e dei rispettivi target dell'Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile, i cosiddetti Sustainable Development Goals (SDGs). La crescente domanda informativa relativa alla misurazione statistica degli SDGs costituisce un'importante opportunita' di sviluppo e potenziamento delle capacita' di misurazione del Sistema Statistico Nazionale, e consente anche di ampliare ulteriormente la diffusione di indicatori utili alla misurazione della sostenibilita' su scala nazionale [istat.it]
» 5 ottobre 2016 - #CambiamentiClimatici #COP21 #Italia § Il Consiglio dei ministri, su proposta dei Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale Paolo Gentiloni e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare Gianluca Galletti, ha approvato il disegno di legge di ratifica ed esecuzione dell'Accordo di Parigi collegato alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, adottato a Parigi il 12 dicembre 2015. Nello specifico, il disegno di legge prevede, nell'ambito degli impegni assunti dall'Italia, la partecipazione alla prima capitalizzazione del "Green Climate Fund" con 150 milioni di euro, 50 per ogni anno fino al 2018, che si aggiungono ai 50 milioni gia' versati dal nostro Paese nel fondo che sostiene gli sforzi dei Paesi in via di sviluppo nel conseguimento degli impegni dell'accordo [governo.it]
» 4 ottobre 2016 - #EconomiaCircolare #CambiamentiClimatici § Rapporto #ASviS: Italia in ritardo, urgono misure per la #Sostenibilita' dello sviluppo. [...] Il Rapporto dell'ASviS contiene approfondimenti analitici per ciascuno dei 17 Goal dell'Agenda 2030, nonche' una rassegna delle strategie disegnate da altri paesi europei (Francia, Germania, Finlandia, Svizzera, ecc.), e illustra le proposte dell'Alleanza per interventi di natura istituzionale e ordinamentale, e per politiche economiche, sociali ed ambientali integrate. "Per fare dello sviluppo sostenibile il punto di riferimento di tutti gli operatori economici e sociali [..] tale principio va inserito nella Costituzione italiana, intervenendo sugli articoli 2,3 e 9, come proposto dagli esperti dell'ASviS. Vista l'ampiezza dei temi dell’Agenda 2030, spetta al Presidente del Consiglio assumere un ruolo di guida dell'attuazione della Strategia alla cui preparazione sta lavorando il Governo, ed in particolare il Ministero dell'Ambiente. Per questo, proponiamo di trasformare il CIPE nel 'Comitato Interministeriale per lo Sviluppo Sostenibile', di coinvolgere la Conferenza Unificata per valutare le responsabilita' delle Regioni e dei Comuni rispetto alle materie dell'Agenda 2030 e di creare un Comitato consultivo sull'Agenda 2030 e le politiche per lo sviluppo sostenibile, cui partecipino esperti nelle varie materie rilevanti e rappresentanti delle parti sociali e della societa' civile, come avviene in Francia e Germania. Infine, riteniamo che il Parlamento debba dedicare una sistematica attenzione all'Agenda 2030". "Proponiamo che il Governo predisponga annualmente un 'Rapporto sullo sviluppo sostenibile in Italia' che valuti il percorso del nostro Paese verso gli Obiettivi dell'Agenda 2030, avvii una campagna informativa estesa e persistente nel tempo sui temi dello sviluppo sostenibile e un programma nazionale di educazione allo sviluppo sostenibile, finalizzato a formare le nuove generazioni. Infine, poiche' a un anno dalla firma dell'Agenda 2030 il Paese non dispone ancora di una base dati con gli indicatori esistenti per l'Italia tra gli oltre 230 selezionati dalle Nazioni Unite, reiteriamo la richiesta all'Istat di realizzare quanto prima tale strumento e invitiamo il Governo ad assicurare che il Sistema statistico nazionale disponga delle risorse umane e strumentali per elaborare tutti gli indicatori definiti dalle Nazioni Unite, assicurarne la tempestivita' e il dettaglio, così da massimizzarne l'utilita' per tutte le componenti della società". [...] Cambiamento climatico ed energia. La priorita' assoluta per l'Italia e quella di ratificare l'Accordo di Parigi, spingendo alla ratifica l'intera Unione europea. La legge di ratifica non dovra', pero', consistere in un puro atto formale, ma contenere indicazioni strategiche e un quadro finanziario pluriennale. Va poi definita quanto prima la Strategia Energetica nazionale in linea con gli impegni dell'Accordo di Parigi per la decarbonizzazione del nostro Paese [asvis.it]
» 3 ottobre 2016 - #Nucleare § Due ricerche condotte dal matematico statistico Spencer Wheatley, con colleghi dell'Universita' del Sussex e del Politecnico di Zurigo, e pubblicate sulle riviste Energy Research & Social Science e Risk Analysis, mettono in guardia contro i facili ottimismi: il rischio di gravi incidenti nucleari resta piu' o meno quello che era prima di Fukushima, cioe' "estremamente alto": [...] i risultati si basano su una raccolta senza precedenti di dati e notizie sugli incidenti del passato, arrivando a una documentazione pressoche' doppia di quella fornita dalle industrie agli enti di controllo del nucleare: 1) Gli incidenti nell'industria nucleare sono in effetti diminuiti da Chernobyl in poi, ma la diminuzione ha interessato piu' che altro gli incidenti di basso e medio livello, mentre hanno continuato alla stessa frequenza gli incidenti gravi. Ma sono proprio gli incidenti catastrofici a creare gran parte dei danni: per esempio Chernobyl e Fukushima da soli, hanno creato danni stimabili in 425 miliardi di dollari, 5 volte la somma dei danni degli altri incidenti. 2) Gli upgrade ai reattori fatti dopo gli incidenti di Three Miles Island (1979) e Chernobyl (1986) spiegano la diminuzione nella frequenza di incidenti, mentre non e' ancora possibile valutare l'effetto dei provvedimenti presi dopo Fukushima (2011). 3) L'analisi degli incidenti del passato, pero', indica che una effettiva messa in sicurezza dei reattori di seconda generazione, quelli costruiti fra anni '70 e '90 che costituiscono gran parte del parco nucleare attuale, sarebbe di gran lunga troppo costosa perche' venga attuata, mentre il loro invecchiamento, estremizzato dall'attuale attitudine a prolungarne la vita di decenni, tende ad annullare l'effetto degli upgrade sulla riduzione dei rischi. 4) Le valutazioni eccessivamente ottimistiche sui rischi, che vengono diffuse ufficialmente, dipendono dai dati distorti e scarsi che l'industria diffonde dopo gli incidenti e che enti come l'International Atomic Energy Agency, con un ambiguo ruolo di controllo e di sostegno al nucleare civile, non mettono in discussione. 5) La scala Ines di livello degli incidenti nucleari, che oggi va da 0 a 7, e' troppo corta e poco dettagliata per accogliere tutte le varie casistiche e gravita'. Per esempio, secondo i ricercatori incidenti come Chernobyl e Fukushima, richiederebbero un livello 10-11. Questo riduce la comprensione adeguata di molti eventi e quindi una corretta valutazione dei rischi. 6) Tutto considerato, secondo Wheatley e colleghi, il rischio di gravi incidenti nucleari resta molto alto: entro i prossimi 65 anni 'e' una possibilita' su due di un altro incidente di massima gravita' (fusione del reattore con enorme rilascio di radioattivita' nell'ambiente) tipo Chernobyl o Fukushima, e una piu' alta del 50% che avvenga un altro incidente tipo Three Miles Island (fusione del reattore con limitato rilascio di radioattivita') entro i prossimi 20 anni [qualenergia.it]
» 3 ottobre 2016 - #Energia #Decarbonizzazzione #Eni #GasNaturale #Rinnovabili § Il modello Eni per la massimizzazione dell'accesso all'energia e la lotta al cambiamento climatico attraverso il cambiamento del mix energetico. Il percorso verso la decarbonizzazione nella strategia integrata a lungo termine si basa sui seguenti punti: 1 - abbattimento delle emissioni di CO2 e ulteriore incremento dell'efficienza delle attivita' operative: Eni ha gia' ridotto le proprie emissioni dirette del 28% dal 2010 e si propone di eliminare completamente le emissioni da gas flaring entro il 2025 e di ridurre complessivamente le emissioni per barile del 43%. 2 - mantenimento di un portafoglio di progetti a basso potenziale di emissioni di CO2 e promozione dell'utilizzo del gas come fonte di transizione per la generazione elettrica e di alimentazione per il trasporto. 3 - diffusione dello sviluppo delle fonti rinnovabili nei Paesi in cui Eni opera, stimolandone la ricerca tecnologica. La combinazione gas-rinnovabili rappresenta la soluzione ideale verso un futuro energetico a basso contenuto di CO2 e la soluzione piu' efficace per eliminare il carbone nella generazione elettrica. La promozione dell'utilizzo del gas e' un fattore chiave della strategia di decarbonizzazione di Eni. Secondo dati IEA, al 2030 la domanda globale di energia crescera' del 21% rispetto ai livelli correnti a fronte di un energy mix in cui il carbone giochera' ancora un ruolo rilevante, pesando per il 20%, contro il 4% delle rinnovabili. Questo comportera' un incremento delle emissioni dalle 32 GTon (giga tonnellate) del 2013 a 35 Gton nel 2030. Il gas rappresenta il miglior partner possibile per le rinnovabili nella transizione verso un futuro di energia sostenibile: dal punto di vista ambientale, le centrali elettriche alimentate a gas sono piu' efficienti e producono circa la meta' delle emissioni di CO2 delle centrali a carbone; in termini di costi, il gas e' una risorsa altamente competitiva, oltre che affidabile e sicura ed e' quindi la migliore fonte energetica in grado di alimentare il sistema elettrico con significativa flessibilita'. Il gas e' anche largamente disponibile e facilmente accessibile. Oggi il 58% del portafoglio Eni e' rappresentato da progetti legati al gas. Lo scorso anno e' stata creata la Direzione Energy Solutions per l'implementazione della strategia relativa alle energie rinnovabili. Eni ha sviluppato un modello di business originale, basato su importanti fattori competitivi e distintivi. In primo luogo, la propria presenza globale e l'ampio portafoglio di asset industriali, che le garantisce numerose opportunita' dal punto di vista geografico e tecnologico; in secondo luogo, il know how nella gestione di progetti su larga scala in diversi ambiti, dall'upstream al downstream, alla generazione elettrica; terzo, l'eccellenza della societa' nell'ambito della ricerca e sviluppo; infine, la capacita' di attivare molteplici e flessibili leve finanziarie, a seconda della tipologia dei progetti e della loro localizzazione. Recentemente Eni ha lanciato una serie di progetti su larga scala per la produzione di energia da fonti rinnovabili, in Italia e a livello internazionale [eni.com]
» 30 settembre 2016 - #Bioraffinerie #Rinnovabili #Italia #ChimicaVerde #EconomiaCircolare § A Bottrighe (RO) #NOVAMONT inaugura MATER-BIOTECH: una nuova infrastruttura della #Bioeconomia per la #RigenerazioneTerritoriale. Con MATER-BIOTECH, NOVAMONT compie un ulteriore passo in avanti nel suo progetto di bioraffineria nel territorio, dedicata alla produzione di #Bioplastiche e #Bioprodotti da fonti rinnovabile, integrando i processi chimici gia' consolidati con le biotecnologie industriali. Lo stabilimento e' il risultato della riconversione del precedente sito BioItalia/Ajinomoto di Adria e rappresenta il primo impianto industriale dedicato al mondo per la produzione di #Biobutandiolo (1,4 BDO) direttamente da zuccheri, attraverso processi fermentativi. [100 milioni di investimento per produrre plastiche, fibre elastiche e poliuretani non facendo ricorso alle fonti fossili]. La cerimonia di inaugurazione di MATER-BIOTECH sara' preceduta dal convegno internazionale "Riconnettere economia e societa' attraverso l'innovazione. DIRETTA STREAMING [novamont.com]
» 29 settembre - #Petrolio #Geopolitica #OPEC. La battaglia di Algeri. Il vertice dell'OPEC di Algeri si e' concluso con la decisione di tagliare la produzione di circa 750.000 barili al giorno. Si deve risalire al 2008, al periodo della prima conflagrazione della crisi finanziaria che ha indrodotto la stagnazione secolare, per trovare l'ultimo analogo precedente. E' stata una decisione sofferta, preceduta da prolungate fasi altalenanti amplificate anche artatamente dalle anticipazioni di stampa, che hanno alimentato oscillazioni marcate sul mercato dei titoli petroliferi. Le minime inflessioni di voce nelle dichiarazioni dei ministri partecipanti alla sessione, le piu' impercettibili espressioni del loro volto durante le pause dei lavori sono state lette alla stregua di pietre tombali sulle prospettive di accordo. Anche un passaggio in bagno dell'iraniano Zanganeh aveva ispirato i cronisti piu' avveduti a decretare il fallimento del vertice. Raggiunto l'accordo sul taglio della produzione, rimangono da sciogliere i nodi sulla ripartizione per singoli Paesi. A Vienna, in novembre, bisognera' confermare le ipotesi preventivate qui in Algeria. Per l'Iran, si trattera' di digerire un tetto a 3,7 milioni di barili al giorno (+100.000 rispetto alla produzione attuale), lontano dalle aspirazioni oltre i 4 milioni miranti a riguadagnare le posizioni di 10 anni fa (4,1 Mb/giorno). L'Arabia Saudita dovra' da par suo imporsi di scacrificare circa 1 milione di barili/giorno, una notevole riduzione rispetto al picco di 10,6 Mb/giorno di agosto. Sull'efficacia dell'accordo incombe la posizione della Russia che continua a indirizzare, attraverso l'operativita' di nuovi giacimenti, gli aumenti di produzione - in agosto 11,1 Mb/giorno - verso il record storico di 11,4 Mb/giorno conseguito in era ancora sovietica (1987). [red]
» 28 settembre 2016 - #Rinnovabili #Energia #EnergyCitizens #EU. La meta' dei cittadini dell'Unione europea potrebbe produrre la propria elettricita' autonomamente e da fonti rinnovabili entro il 2050, soddisfacendo cosi' il 45 per cento della domanda di energia dell'Ue. E' quanto dimostra il report scientifico The Potential for Energy Citizens in the European Union, redatto dall'istituto di ricerca ambientale CE Delft per conto di Greenpeace, Federazione Europea per le Energie Rinnovabili (EREF), Friends of the Earth Europe e REScoop.eu. Il mercato dell'energia si sta muovendo dalle fonti fossili e il nucleare verso le energie rinnovabili, ma sta anche cambiando il sistema produttivo. Al vecchio modello centralizzato dominato dalle grandi aziende sta subentrando un modello in cui i cosiddetti energy citizens possono produrre la propria energia e collaborare anche nella gestione della domanda. Per energy citizens si intendono gli individui o le famiglie che producono energia o gestiscono in maniera flessibile, individuale o collettiva, la propria domanda di energia. Una definizione valida anche per enti pubblici come citta' e edifici comunali, scuole, ospedali o edifici di proprieta' del governo, cosi' come le piccole e medie imprese con meno di 50 dipendenti. Senza l'apporto di questi attori, la transizione verso un sistema 100 per cento rinnovabile non sara' possibile [greenpeace.org]
» 28 settembre 2016 - #MobilitaElettrica Oltre un milione di #AutoElettriche nel mondo. Agenzia Inrenazionale dell'Energia (#IEA). Il parco veicolare elettrico e' in crescita dal 2010, con i veicoli a batteria (BEV) in posizione di leggero vantaggio rispetto agli ibridi plug-in (PHEV). L'80% delle auto elettriche in circolazione nel mondo e' localizzato in Stati Uniti, Cina, Giappone, Paesi Bassi e Norvegia. L'andamento della densita' energetica e dei costi delle batterie nell'ultimo decennio offre segnali incoraggianti per gli obiettivi fissati dai produttori di automobili e dal Dipartimento dell'Energia statunitense. Il raggiungimento dei target di diffusione al 2020 per BEV e PHEV richiede una crescita sostanziale del parco auto elettrico e un suo ulteriore forte sviluppo negli anni 2020 per conseguire gli obiettivi di sostenibilita' e decarbonizzazione al 2030 [rie.it]
» 27 settembre 2016 - #CambiamentiClimatici #RischioAmbientale #Geopolitica #Letteratura [Terre sterili, valli riarse e citta' in rovina, un continente stravolto e irriconoscibile, questa e' l'Europa, devastata dai mutamenti climatici] ... decine di migliaia di "migranti ambientali" sono in marcia per raggiungere la Scandinavia, diventata, insieme alle altre nazioni attorno al circolo polare artico, il territorio dal clima piu' mite e favorevole agli insediamenti umani. Questo e' il contesto ambientale, l'ambiente fisico e sociale in cui si svolge l'azione del romanzo Qualcosa la' fuori di Bruno Arpaia, Guanda editore (2016). Un libro distopico, fondato tuttavia su dati e argomentazioni scientifiche dei piu' autorevoli istituti di ricerca in tema di cambiamenti climatici. Un monito che non verra' raccolto da chi di dovere in Italia, accertato che i decisori nostrani, piu' che a politiche e strategie di intervento, sono interessati a 'lavorare' sulla percezione degli elettori per la qualita' precostituita e presunta dei movimenti politici di riferimento (caso Roma docet) [corriere.it]
» 26 settembre 2016 - #CambiamentiClimatici Perdite e danni: Scienza e Politica intorno a uno dei temi piu' urgenti nelle priorita' dell'UNFCCC. I dati dimostrano con evidenza che i cambiamenti climatici sono ormai in atto. Le strategie e la politica di adattamento sono diventate pertanto una priorita' nell'agenda della risposta globale al problema, mentre in precedenza le azioni di contrasto erano mirate principalmente alla mitigazione dei cambiamenti climatici (ridurre le emissioni di gas serra per minimizzare il riscaldamento dell'atmosfera e i suoi effetti). Un approfondimento in merito del SEI (Stockholm Environment Institute) [sei-international.org]
» 23 settembre 2016 - #Energia #Italia In attesa della nuova StrategiaEnergeticaNazionale. #EnergieRinnovabili, tariffe per le imprese energivore e remunerazione degli impanti di produzione di energia elettrica gia' installati (#CapacityMarket) sono i capitoli nel mirino del ministero dello sviluppo economico. L'impronta liberista della riforma rispettera' effettivamente il principio della neutralita' tecnologica? [qualenergia.it]
» 23 settembre 2016 - #EconomiaCircolare #SmartCity. La rinascita di Detroit. Solo tre anni fa Detroit, la Citta' dell'Automobile, sembrava una macchina impantanata in un fosso, e i giorni scintillanti e gloriosi erano un ricordo del passato. Detroit ha dichiarato fallimento nel 2013, fermando l'economia e facendo fuggire persone e aziende. Oggi sembra che la citta' abbia ricominciato a muoversi. Dopo il fallimento la popolazione e' calata di poco piu' di un terzo rispetto al massimo storico di 1,8 milioni, mentre il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 22 percento (oggi finalmente e' tornato sotto il 10 percento, anche se e' ancora il doppio rispetto alla media nazionale) e, per la prima volta dal 1850, Detroit non e' una delle prime 20 citta' degli Stati Uniti.
Non erano in molti ad essere pronti a scommettere su Detroit [...]
» 22 settembre 2016 - #GasNaturale #TAP #Italia. Il gasdotto Grecia-Albania-Italia Tap, che dal 2020 portera' in Europa gas dall'Azerbaigian, per il primo anno e mezzo circa potra' lavorare non oltre la meta' della capacita' massima e potra' infine andare a regime a 10 miliardi di mc/anno da gennaio 2022. Partita la procedura open season per il punto di ingresso di Melendugno. Avvio a gennaio 2020, chiesti circa 5 mld mc/a fino a maggio 2021. Richieste degli shipper fino al 21 ottobre [staffettaonline.com]
» 22 settembre 2016 - #Rinnovabili Investimenti record nel 2015: 286 mld $ per 154 GW di nuova capacita'. Variable renewables integration in electricity systems 2016 - How to get it right, Rapporto Wec-Cesi. Il successo dello sviluppo delle rinnovabili intermittenti e la loro integrazione nei sistemi elettrici dipende fondamentalmente sia da un efficace market design che da un corretto contesto regolatorio, cosi' come da una solida pianificazione a livello locale. Questi tre fattori sono essenziali per evitare eventuali colli di bottiglia [...] In base al rapporto, nel 2015 e' stata investita a livello globale nelle Fer la cifra record di 286 miliardi di dollari, che ha portato alla realizzazione di 154 nuovi GW, ben oltre i 97 GW di potenza convenzionale installata l'anno scorso. Le Fer (incluso l'idroelettrico) sono arrivate cosi' a rappresentare il 30% della capacita' di generazione totale e il 23% della produzione di energia elettrica. Tuttavia, anche se negli ultimi 10 anni l'eolico e il fotovoltaico hanno registrato una crescita media annua del 23 e 50% rispettivamente, il contributo di queste due fonti alla produzione elettrica globale non supera il 4%. Lo studio, che analizza 32 "case study" in altrettanti Paesi che rappresentano circa il 90% della capacita' eolica e FV del mondo, rileva che il miglioramento delle tecnologie e la riduzione dei costi stanno guidando verso il basso sia le spese in conto capitale (Capex) che i costi delle Fer relativi alle attivita' operative e di manutenzione (O&M). Ad esempio, il valore di asta piu' basso per l'eolico e' stato di 28 $/MW (in Marocco) e per il FV di 30 $/MW (Dubai). Tali valori eccezionalmente bassi, sottolineano Wec e Cesi, non possono essere generalizzati a livello mondiale, ma mostrano "una complessiva tendenza al ribasso" [snam.it]
» 22 settembre 2016 - #EconomiaCircolare #Energia. Progetto europeo Cesme, #CircularEconomy for Sme. Promuovere l'accesso delle piccole e medie imprese alla circular economy attraverso lo studio delle barriere legislative, finanziarie e tecnologiche, finalizzato al miglioramento delle politiche locali. L'iniziativa, finanziata con oltre 1,6 milioni di euro, vede come partner la Regione Emilia-Romagna attraverso Ervet (Emilia-Romagna valorizzazione e territorio) e la Citta' metropolitana di Bologna. Entro il 2020 si prevede i di studiare gli ostacoli per le aziende e quantificare i benefici sociali ed economici collegati al recupero di materia e di energia [...]
» 21 settembre 2016 - Dietro il prezzo del #Petrolio Non ci sono dati economici sotto osservazione piu' del prezzo del barile di petrolio. Eppure i cicli di prezzo che si sono succeduti negli ultimi 5 decenni non presentano similitudini tali da consentire previsioni attendibili sul prossimo futuro. Spesso sono intervenuti nuovi elementi a condizionare i fondamentali del settore producendo l'effetto di determinare discontinuita' nell'andamento dei prezzi. Fatta questa premessa, e' istruttivo rileggere i fattori che hanno indotto le pricipali crisi petrolifere dagli anni settanta a oggi: 1973, 1979-80, 1986, 1997-98, 2009, 2014-16 [ft.com]
» 20 settembre 2016 - #ISTAT #Energia #RisorseIdriche #Rifiuti #EconomiaCircolare #Italia #Ricerca #Innovazione. Indicatori territoriali per le politiche di sviluppo. La Banca dati indicatori territoriali per le politiche di sviluppo contiene 309 indicatori (253 + 56 di genere) disponibili a livello regionale e sub regionale, per macroarea e per le aree obiettivo delle politiche di sviluppo. Le serie storiche, nella maggior parte dei casi, partono dal 1995 e arrivano fino all'ultimo anno disponibile. La banca dati e' uno dei prodotti previsti dal Disciplinare stipulato tra Istat e Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica (Dps), nell'ambito del progetto "Informazione statistica territoriale settoriale per le politiche strutturali 2010-2015" finanziato con il PON Governance e Assistenza tecnica FESR 2007-2013. E' possibile consultare gli indicatori, nonche' i relativi dati di base utilizzati per costruirli, per aree tematiche e per gli ambiti di riferimento della programmazione delle politiche di sviluppo, ovvero gli undici Obiettivi tematici dell'Accordo di partenariato 2014-2020, le dieci priorita' del Quadro strategico nazionale (Qsn) 2007-2013 ed i sei assi del Quadro comunitario di sostegno (Qcs) 2000-2006. Nei casi in cui non siano disponibili tutti i dati di base necessari a costruire un indicatore a livello sub regionale, le tavole dati vengono comunque diffuse senza l'indicatore [istat.it]
» 19 settembre 2016 - #CambiamentiClimatici #GlobalWarming L'estensione dei ghiacci artici si riduce al livello del secondo minimo assoluto. La copertura del ghiaccio sui mari artici cresce ogni anno nelle stagioni autunnali e invernali e si riduce in quelle primaverili ed estive. La tendenza alla diminuzione del minimo estivo e' considerata un indicatore rilevante del cambiamento del sistema climatico della Terra. Questo anno la copertura si e' ridotta a 4,14 milioni di km2, il secondo valore piu' basso nella serie storica delle misurazioni effettuate e registrate dallo US National Snow and Ice Data Center (NSIDC, Boulder, Colorado). Il valore in assoluto minore e' stato rilevato nel 2012, 3,39 milioni di km2. Il dato del 2016 e' tuttavia oltremodo preoccupante perche' a causa delle basse pressioni e delle coperture nuvolose conseguenti dei mesi giugno e luglio si riteneva che la fusione del ghiaccio potesse subire un rallentamento piu' cospicuo [bbc.com]
» 16 settembre 2016 - #Petrolio L'#ArabiaSaudita riguadagna la posizione di maggior produttore a danno degli #StatiUniti, con una produzione in agosto di 12,58 milioni di barili al giorno contro i 12,2 degli americani. Gli USA scontano il taglio di 460.000 barili dai giacimenti ad alto costo. Sullo sfondo, la crescita della produzione mondiale di petrolio si prefigura minore di quanto atteso dalle ultime previsioni IEA, con un incremento di 1,3 milioni di barili al giorno per il 2016 minore di 0,1 milioni di barili rispetto alla precedente stima dell'agenzia. Ad agosto l'offerta mondiale di petrolio, 96,9 milioni di barili al giorno (meno 0,3 milioni di barili di agosto 2015), e' stata sostenuta dall'aumento della produzione OPEC, prossima ai livelli record, che ha controbilanciato il declino di quella non OPEC [iea.org]
» 14 settembre 2016 - #Petrolio #Italia Nel mese di agosto 2016 i consumi petroliferi italiani sono ammontati a circa 5,1 milioni di tonnellate, con un incremento pari allo 0,9% (+43.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2015. La domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) nel mese di agosto e' risultata pari a circa 2,6 milioni di tonnellate, di cui 0,7 milioni di benzina e 1,9 milioni di gasolio, con un incremento del 4,1% (+103.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2015. I prodotti autotrazione, con un giorno di consegna in piu', hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un incremento del 3,6% (+24.000 tonnellate) rispetto ad agosto 2015, mentre il gasolio autotrazione del 4,3% (+79.000 tonnellate) [unionepetrolifera.it]
» 13 settembre 2016 - #CambiamentiClimatici L'Accordo di parigi e le nuove logiche della #PoliticaClimatica internazionale. International Affairs 92(5), settembre, pp. 1107-1125. Una prima analisi del nuovo sistema di governance globale contemplato nell'Accordo di Parigi. La trasformazione del contesto della politica climatica internazionale tra l'Accordo di Copenhagen (2009) e quello di Parigi (2015). Gli elementi principali dell'Accordo di Parigi. La struttura e i limiti della nuova impostazione del regime della politica climatica. Le prossime fasi del processo internazionale nella lotta ai cambiamenti climatici [Falkner 2016]
» 12 settembre 2016 - #GasNaturale #UE #Geopolitica Europa Sud-Est sempre piu' connessa. I Paesi dell'Europa centrale e orientale sono sempre piu' interconnessi e con i nuovi progetti in itinere diverranno pienamente integrati nel sistema del gas continentale [...] Nel corso di un incontro della Central and South-Eastern European Gas Connectivity (Cesec), l'iniziativa lanciata dalla Commissione nel 2015 (QE 9/2/15), sono stati firmati una serie di importanti accordi per le infrastrutture e la cooperazione regionale, tra cui il contratto di finanziamento da 179 milioni di euro per il gasdotto dalla Bulgaria all'Austria attraverso Romania e Ungheria (Brua) nell'ambito di Connecting Europe Facility. In aggiunta, i Governi e gli operatori dei sistemi di trasmissione di Grecia, Bulgaria, Romania e Ungheria hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta per la cooperazione nell'ottica del "Corridoio verticale del gas", mentre i Tso di Ucraina, Romania, Bulgaria e Grecia hanno siglato un memorandum d'intesa per il reverse flow del sistema del gas trans-balcanico.
[quotidianoenergia.it]
» 8 settembre 2016 - #Petrolio #ShaleOil giacimento da 8,1 miliardi di barili in #Texas. Marketing e comunicazione. Se le pagine dei giornali ridondano di notizie sull'affievolirsi di nuove scoperte petrolifere, ecco un lancio rassicurante per gli ivestitori nel settore petrolifero. Non e' detto che in produzione (prevista per il 2017) saranno confermate le proiezioni ricavate dai pozzi di prova, ma potrebbe essere la grande rivincita dello shale oil. Apache, una delle maggiori compagnie indipendenti americane, ha annunciato di aver individuato ai margini del bacino di Permian, in Texas, un nuovo giacimento - battezzato Alpine High - che potrebbe contenere ben 8,1 miliardi di barili di riserve di petrolio e gas non convenzionale: una quantita' stratosferica, specie se messa a confronto con la scarsita' di scoperte negli ultimi anni. Nel 2015 in tutto il mondo sono stati rinvenuti appena 12,1 miliardi di barili di greggio, calcola Rystad Energy, il peggior risultato da 63 anni. Zohr, il supergiacimento di gas scoperto in Egitto dall'Eni, ha un potenziale di 5,5 miliardi di barili equivalenti petrolio [ilsole24ore.com]
» 8 settembre 2016 - #EfficienzaEnergetica #Cogenerazione e incerteze dei mercati. Incontro #NomismaEnergia, 29 settembre 2016, Bologna. L'Italia e' uno dei Paesi che ha registrato il piu' ampio sviluppo della cogenerazione, oggi ampiamente diffusa sia in ambito energetico che in molti settori industriali. Tuttavia l'esercizio di un impianto di cogenerazione presenta numerose complessita': vincoli tecnico/contrattuali, l'interazione con variabili esterne (costi dell'elettricita', consumi energetici storici, rispetto di livelli minimi di rendimento, normative ambientali e schemi incentivanti, etc.). Complessita' amplificate dalle incertezze del mercato, sia lato regolatorio che lato prezzi. Il passaggio ad un approccio olistico, che sfrutti il potenziale offerto dai big data e dagli analytics, consente di migliorare le performance tecniche ed economiche degli impianti [nomismaenergia.it]
» 7 settembre 2016 - #Energia #Petrolio #FontiRinnovabili Tifosi. E' il tempo dei tifosi che si accaniscono in battaglie violente di rete all'ultimo tasto. Affermando e riaffermando crimini e complotti, trame e cospirazioni, commessi e orditi dalle consorterie piu' sordide e spudorate, i nuovi passionari risolvono tutti problemi che affliggono gli uomini e il pianeta. Si assegnano patenti di nefandezze a soggetti colpevoli delle strategie piu' turpi, identificati come tali in base a teorie non importa quanto riduttive purche' da acquisire senza attenzione in 10 secondi e 40 caratteri. Cosi', mentre orde di ambientalisti di ogni specialita' e antiambientalisti negazionisti e consevatoristi si ammassano nei rispettivi schieramenti social, pronti a fronteggiarsi per consegnare al prossimo individuo della provvidenza il beneficio del proselitismo gia' compiuto, gli orientamenti e le trasformazioni tecnologiche in ambito industriale agiscono inesorabilmente cambiando l'arena stessa del loro confronto. Non senza implicazioni rilevanti e critiche, che sarebbe bene prendere in considerazione senza pregiudizi. Si vedrebbe allora che, oltre al problema di fondo dei cambiamenti climatici, a preoccupare non e' il tasso di crescita delle applicazioni tecnologiche per l'energia a basso contenuto di carbonio, che infatti aumenta in progressione vigorosa nel mondo come fanno anche gli investimenti nel settore della low carbon economy e la finanza associata alla green economy, quanto i rischi che incombono sul mercato del petrolio. Crisi da indebitamento e bassa percentuale di nuove scoperte rispetto ai consumi petroliferi (la piu' bassa degli ultimi 70 anni) mettono infatti le compagnie del settore in grande difficolta', nella prospettiva di sostenere una domanda di greggio che rimane nell'ordine dei 95 milioni di barili al giorno. La transizione energetica non avverra' in poche stagioni e dovrebbe essere auspicabile in assoluto che questo processo possa avvenire senza decrementi economici ne' finanziari [bloomberg.com] [jeremyleggett.net]
» 6 settembre 2016 - #G20 #SussidiFontiFossili. Il comunicato finale del summit si limita ad accogliere favorevolmente i progressi ottenuti fino ad oggi nella eliminazione delle sovvenzioni a petrolio, gas e carbone, mancando pero' qualsiasi accordo o riferimento su una possibile deadline [...] "Nel 2009 questi paesi hanno assunto l'impegno a eliminare gradualmente i sussidi ai combustibili fossili, ma senza definire un termine chiaro", ha commentato Han Chen, avvocato del Natural Resources Defense Council (NRDC), esortando il G20 a tornare sulla questione quanto prima. "Se fossero veramente impegnati ad affrontare i sussidi, allora i risultati di questo vertice sarebbero stati differenti". Un rapporto lanciato lo scorso anno da Oil Change International in collaborazione con il Development Institute, ha scoperto che i sussidi governativi di queste venti potenze mondiali per il settore fossile potevano contare su una media di 444 miliardi di dollari l'anno tra il 2013 e il 2014 [rinnovabili.it]
» 6 settembre 2016 - #G20 #Energia #Petrolio, tra #Russia e #ArabiaSaudita un asse che sostituira' l'Opec? Un patto tra Arabia Saudita e Russia per stabilizzare il mercato del petrolio, che getta le basi per un intervento con o senza l'aiuto di altri produttori. E' questo l'aspetto piu' importante - e la vera novita' - dell'accordo sottoscritto dai due paesi a margine del G-20 di Hangzhou, un accordo tanto piu' rilevante in quanto le relazioni tra Riad e Mosca non si possono certo definire idilliache: basti pensare alle posizioni sul conflitto in Siria o ai rapporti con l'Iran [ilsole24ore.com]
» 6 settembre 2016 - #GreenEconomy #GreenBond #CarbonTax #ObbligazioniVerdi #Francia. La Francia sta per lanciare delle obbligazioni verdi sovrane che avranno un ruolo fondamentale per finanziare progetti nel campo delle fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica [...] L'obbligazione, in sintesi, e' verde uno strumento finanziario che consente ad aziende private o enti pubblici di raccogliere fondi sul mercato, da utilizzare per costruire nuove infrastrutture che, ovviamente, devono avere un'impronta "verde", cioe' favorire la transizione ecologica dell'economia e della societa'. Produzione di elettricita' pulita, isolamento termico degli edifici per ridurre i consumi energetici, trasporti a zero emissioni, mitigazione dei rischi climatici: sono tutti settori aperti all'emissione di green bond, con la differenza che, rispetto alle obbligazioni tradizionali, chi ottiene il prestito dagli investitori deve anche stilare un rapporto dettagliato sulle opere finanziate. [...] Il mercato delle obbligazioni verdi, prosegue la nota governativa, e' in costante crescita e alla fine del 2016 si stima che avra' raggiunto cento miliardi di dollari in tutto il mondo, grazie anche all'ingresso della Cina, che nel primo trimestre dell'anno ha accumulato quasi sette miliardi di green bond. Gia' nel 2007-2008 due colossi come la BEI e la Banca mondiale emisero le loro prime obbligazioni di questo tipo, mobilitando svariati miliardi di finanziamenti per le fonti rinnovabili e la tutela ambientale. Al momento, il 32% circa dei green bond e' stato emesso da aziende private, il 28% da banche commerciali, il 26% dal settore pubblico e il restante 14% da realta' locali (citta', regioni). [qualenergia.it]
» 5 settembre 2016 - #EfficienzaEnergetica #SmartCities #EconomiaCircolare #Horizon2020 #trasportoSostenibile #SviluppoIndustriale #UE Scientific and Technological Research Council of Turkey (TUBITAK), Cities of the Future Brokerage Event, incontro di approfondimento dedicato ai seguenti bandi: 'Smart and Sustainable Cities' and 'Energy Efficient Buildings'; Sustainable Process Industries and 'Circular Economy'; 'The European Green Vehicles Initiative'; 'Factories of The Future' [...]
» 1 settembre 2016 - #CambiamentiClimatici #Aria #Architettura #SmartCity. In tempo di cambiamenti climatici e riscaldamento globale, un aspetto primario e criterio guida e' quello di trattare in modo unitario architettura, ambiente, tecnologie e sistemi naturali per concepire soluzioni integrali. Architettura del futuro significa progettare e sviluppare supersistemi ecologici ibridi, e promuovere unita' di sistema e di servizio attive per migliorare le prestazioni degli ecosistemi. Questi concetti si applicano anche, e a maggior ragione, alla qualita' dell'aria degli ambienti urbani. Se ne trova brillante applicazione nel lavoro della piattaforma paneuropea [Future Architecture]
» 25 agosto 2016 - #Territorio #Italia #SviluppoSostenibile #EconomiaCircolare La vulnerabilita' del patrimonio edilizio rispetto al rischio sismico Altro terremoto in Appennino con esiti drammatici (colpite le zone al confine tra Lazio, Marche e Umbria, maggiori danni e vittime nei comuni di Amatrice, Accumuli, Arquata del Tronto e Pescara del Tronto). Tragico paradosso. Niente di nuovo, conosciamo le caratteristiche e lo stile geologico dei nostri territori. Se si vuole salvaguardare la vita delle persone, la cultura e le tradizioni delle nostre comunita', il patrimonio storico, monumentale e artistico dei Paesi e delle citta' italiane, l'unica via da perseguire e' quella di realizzare un piano straordinario per interventi di miglioramento della qualita' strutturale degli edifici esistenti. La pianificazione delle nuove costruzioni deve invece seguire in modo rigoroso e capillare i criteri delle tecniche moderne di progettazione antisismica. Per avere un'idea della condizione del patrimonio edilizio italiano rispetto al rischio sismico, dal saggio 'Edilizia sismica Treccani: [...] Le statistiche sui terremoti registrati nel territorio italiano testimoniano come il nostro Paese sia soggetto a un'intensa attivita' sismica; a partire dall'anno 1000, infatti, si ha notizia di circa 30.000 terremoti, dei quali circa l'1% con intensita' maggiore all'VIII grado della scala Mercalli. Una stima dei costi associati ai terremoti degli ultimi 40 anni, che esclude il terremoto dell'Aquila del 2009 ([quello dell'Emilia del 2012 e ovviamente quello di Amatrice] ma comprende quelli di Friuli, Irpinia e Umbria-Marche (1976, 1980 e 1997), valuta che tali costi abbiano superato i 130 miliardi di euro [...]
» 23 agosto 2016 - #Petrolio #Geopolitica #Eni #Libia, #Italia ed #Isis: una guerra nascosta. L'analisi. la Libia [...] neppure ha ritrovato ancora una unita' territoriale e politica interna divisa com'e' tra Tripoli e Tobruk. Tra l'altro, il governo di Tobruk, non riconosciuto dall'Onu lo e' pero' dalla Francia che ha tutto l'interesse a controllare il petrolio libico tramite le azioni del generale Khalifa Haftar, vicino all'Egitto e quindi ostile doppiamente all'Italia che deve difendere Tripoli e l'influenza dell'Eni. Del resto questo tipo di vicende si giocano tutte sul filo dell'ambiguita': dove finisce un tipo di missione e dove comincia l'altra? Chi decide di cosa si tratta? Come si puo' escludere che le regole di ingaggio vengano sistematicamente eluse per difesa? [affaritaliani.it]
» 19 agosto 2016 - #Petrolio #Italia. #Eni sta procedendo al riavvio delle attivita' del Centro Olio Val d'Agri (COVA) di Viggiano e alla successiva e progressiva riapertura dei pozzi di produzione ad esso collegati. La ripresa della produzione nella concessione Val d'Agri fa seguito alla notifica di dissequestro definitivo del COVA da parte del Gip di Potenza e all'autorizzazione all'esercizio dell'impianto da parte dell'Ufficio Nazionale Minerario per gli Idrocarburi e le Georisorse del Ministero dello Sviluppo Economico [eni.com]
» 16 agosto 2016 - #EIA Lo #ShaleGas guidera' la crescita della produzione mondiale di #GasNaturale. La U.S. Energy Information Administration (#EIA) prevede un incremento della produzione mondiale di gas naturale, dai 342 Bcf al giorno del 2015 ai 554 Bcf al giorno del 2040. Secondo le statistiche previsionali dell'International Energy Outlook 2016 sara' lo shale gas a fornire la componente rilevante di questa crescita [eia.gov]
» 9 agosto 2016 - #EfficienzaEnergetica #Italia. Illuminazione con tecnologie led. Impianti di co-generazione per fabbriche ed ospedali. Reti di teleriscaldamento utilizzando fonti rinnovabili. Piu' in generale processi di efficienza energetica. E' un settore che da qui a 10 anni varra' 60 miliardi di euro solo in Italia, produrra' il 2% del Pil nazionale e creera' 500mila posti di lavoro [...]
» 4 agosto 2016 - #Energia #Internazionalizzazione #Italia #Industria. #AnsaldoEnergia, partecipata da #CdpEquity, protagonista nel campo della generazione elettrica, continua a espandersi nel mondo. L'azienda italiana ha infatti ricevuto le Notice to Proceed (comunicazione di inizio lavori) per due contratti firmati a fine 2015 di un valore totale di circa 80 milioni di euro in Indonesia. Lotte E&C e Indonesia Power sono i clienti interessati nei contratti citati. Per il primo, Ansaldo Energia garantisce la fornitura di due turbine a gas e di due generatori raffreddati ad aria nella zona orientale dell’Isola di Giava; per il secondo, invece, la realta' italiana interviene nella riabilitazione completa di un impianto geotermico nei pressi del vulcano Kamojang, sito nella parte occidentale della suddetta isola [cdp.it]
» 3 agosto 2016 - #Petrolio #Economia #MercatiEnergetici e analisi dei dati complessi [...] Le previsioni dei mercati energetici sono notoriamente inaffidabili. Gli eventi chiave degli ultimi anni, tra cui il boom dello shale-oil negli Stati Uniti e il crollo del costo dell'energia solare ed eolica, erano in gran parte imprevisti. La scarsa qualita' dei dati rende spesso difficile sapere che cosa sta accadendo ora, per non parlare di fare previsioni. Le penalita' per l'utilizzo di informazioni inaffidabili, cosi' come le le ricompense per quelle accurate, possono essere enormi. La chiave per migliorare la qualita' dei dati e delle previsioni, dice Rostand, e' l'apprendimento automatico: l'utilizzo di computer in grado di adattarsi senza essere esplicitamente programmati [sole24ore.com]
» 1 agosto 2016 - #Economia #CambiamentiClimatici: cosi' diventa un ottimo investimento. Diminuire i gas a effetto serra fa bene all’economia, sviluppa una serie di benefici che superano di gran lunga i costi iniziali. E cosi' la mitigazione diventa sinonimo di investimento sul futuro di un'intera regione. Sono i risultati di uno studio sviluppato dalla Asian Development Bank, governo britannico e governo giapponese, su cinque paesi del Sud Est Asiatico, con la collaborazione della Fondazione #CMCC - Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici e dei suoi modelli WITCH e ICES, prodotti della ricerca italiana utilizzati in ambiti internazionali [cmcc.it]
» 29 luglio 2016 - #Petrolio #PanamaPapers, ecco i documenti delle mega tangenti #Eni Le carte che rivelano il fiume di soldi versati dal gruppo italiano ai familiari di un ministro algerino e ai politici nigeriani corrotti. E' la mazzetta piu' grande della storia: 1,5 miliardi di dollari [...] venti volte piu' grande dello storico mazzettone Enimont scoperto dai magistrati di Mani Pulite nel 1993-1994 [espresso.repubblica.it]
» 29 luglio 2016 - #INNOLAB: Opportunita' per le #PMI in #Horizon2020 Bruxelles, 29 al 30 Settembre 2016. Corso di formazione sulle opportunita' per le piccole e medie imprese in Horizon 2020, organizzato da #APRE - Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea, in collaborazione con #ICE - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane. Il modulo formativo intende approfondire gli strumenti di finanziamento previsti nel quadro di Horizon 2020 in favore delle PMI innovative, con particolare riferimento allo Strumento PMI e al Fast Track to Innovation. Il fine e' facilitare l'accesso alle opportunita' offerte dall'Unione europea nel campo dei finanziamenti per le attivita' di ricerca e innovazione (R&I) e migliorare, al contempo, la qualita' delle proposte italiane. Il corso e' suddiviso in quattro sessioni operative su due giornate. I partecipanti avranno la possibilita' di approfondire gli aspetti gestionali, tecnici e procedurali necessari per strutturare delle proposte di progetto competitive nel Programma Horizon 2020 [apre.it]
» 28 luglio 2016 - #Energia #Territorio #SmartCities Energy Technology Perspectives 2016 (ETP 2016). Verso #SistemiUrbaniSostenibili. Oltre la meta' della popolazione mondiale e l'80% della ricchezza sono concentrate nelle citta', che rappresentano i due terzi della domanda globale di energia e sono responsabili di oltre il 70% delle emissioni di CO2. Senza cambi di rotta rispetto alle politiche attuali, queste cifre sono destinate a crescere entro il 2050: la domanda di energia delle citta' e le emissioni di CO2 correlate aumenteranno rispettivamente del 70% e del 50%. Sono queste le stime che emergono nell'ultimo rapporto dell'Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA) "Energy Technology Perspectives 2016", sull'evoluzione e la diffusione delle tecnologie pulite per limitare il surriscaldamento del Pianeta ben al di sotto dei 2°C, cosi' come stabilito alla COP 21 di Parigi [...] Secondo le stime IEA al 2050, nelle citta' risiede un potenziale di riduzione delle emissioni di CO2 del 70%, con effetti positivi sulla qualita' dell'aria e sulla salute; nello scenario migliore, la IEA prevede 1 miliardo di veicoli elettrici in circolazione e un uso del trasporto pubblico piu' che raddoppiato al 2050. L'introduzione di un mix diversificato di tecnologie energetiche nelle citta' consentira' di ridurre del 30% la domanda di energia primaria e del 70% le emissioni alla meta' di questo secolo, diminuendo di due terzi l'intensita' carbonica, ovvero le emissioni per unita' di PIL. Il contributo maggiore potrebbe derivare da efficienza energetica (38%) e rinnovabili (32%). Tra le tecnologie piu' mature da promuovere in citta', il rapporto cita i tetti solari - che da soli possono coprire fino al 32% della domanda di energia urbana pari al 17% di quella totale al 2050 -, le pompe di calore, le reti di teleriscaldamento e la valorizzazione energetica dei rifiuti, mettendo in evidenza alcuni vantaggi chiave: accessibilita', sicurezza, capillarita' della fornitura (microgrid) e il ruolo attivo del cittadino come nuovo produttore e non piu' solo consumatore di energia, il cosiddetto prosumer [...] Per quanto riguarda i singoli settori, dall'analisi IEA risulta che gli edifici sono il comparto piu' energivoro, cosi' come in Italia, dove il 70% del patrimonio edilizio ha piu' di 40 anni. Per abbattere questi consumi del 30-50% al 2050 l'Agenzia traccia alcuni possibili percorsi da intraprendere, come la costruzione di edifici a energia quasi zero, la riqualificazione energetica di quelli esistenti e una maggiore efficienza della climatizzazione - che attualmente rappresenta il 40% dei consumi totali di energia - a basso impatto ambientale, ma con la stessa garanzia di comfort. Il Rapporto IEA analizza l'integrazione tra efficienza energetica negli edifici e distretti energetici di tre citta' e una di queste e' Torino (le altre due sono Stoccolma e Qianxi in Cina), che da diversi anni sta lavorando per diventare una smart city [enea.it]
[...]
» 28 luglio 2016 - #Istat Indicatori territoriali per le politiche di sviluppo. #Energia, #RisorseIdriche, #Rifiuti, #Trasporti, #Mobilita', #Ambiente, #Aria, #RicercaInnovazione, #Lavoro, #Competitivita'. La "Banca dati indicatori territoriali per le politiche di sviluppo" contiene 309 indicatori (253 + 56 di genere) disponibili a livello regionale e sub regionale, per macroarea e per le aree obiettivo delle politiche di sviluppo. Le serie storiche, nella maggior parte dei casi, partono dal 1995 e arrivano fino all'ultimo anno disponibile. La banca dati e' uno dei prodotti previsti dal Disciplinare stipulato tra Istat e Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica (Dps), nell'ambito del progetto "Informazione statistica territoriale settoriale per le politiche strutturali 2010-2015" finanziato con il PON Governance e Assistenza tecnica FESR 2007-2013. E' possibile consultare gli indicatori, nonche' i relativi dati di base utilizzati per costruirli, per aree tematiche e per gli ambiti di riferimento della programmazione delle politiche di sviluppo, ovvero gli undici Obiettivi tematici dell'Accordo di partenariato 2014-2020, le dieci priorita' del Quadro strategico nazionale (Qsn) 2007-2013 ed i sei assi del Quadro comunitario di sostegno (Qcs) 2000-2006. Nei casi in cui non siano disponibili tutti i dati di base necessari a costruire un indicatore a livello sub regionale, le tavole dati vengono comunque diffuse senza l'indicatore [istat.it]
» 27 luglio 2016 - #Petrolio ai minimi da tre mesi. Ora i fondi speculano al ribasso. Il valore e il peso sull'economia delle transazioni finanziarie petrolifere. Il Brent scende a 44,55$/b, il WTI a 42,97, minimo trimestrale. Troppo alte le scorte di greggio negli Stat Uniti, troppo alte, e in crescita, le esportazioni cinesi, indiane e saudite di prodotti raffinati (benzina). I margini di raffinazione di riducono, rallenta la crescita della domanda di petrolio e aumentano i rischi per le grandi compagnie petrolifere integrate. [In ambito borsistico], la chiusura di posizioni all'acquisto e' cominciata gia' da qualche settimana e piu' di recente - osserva un'analisi di Reuters e' iniziato lo "short selling". Nella settimana al 19 luglio gli operatori finanziari, classificati come hedge funds e money managers, avevano posizioni nette lunghe su Brent e Wti equivalenti a 453 milioni di barili, 210 milioni in meno rispetto al picco di fine aprile. Al Nymex in particolare, dove si scambia il Wti, le posizioni corte (alla vendita) sono quasi triplicate rispetto a fine maggio, da 53 a 141 milioni di barili. Non c'e' da stupirsi che il vento sia cambiato. Del resto, nonostante la presenza sempre piu' massiccia di fondi algoritmici, sui mercati delle materie prime i fondamentali contano ancora [ilsole24ore.com]
» 27 luglio 2016 - #Energia #CambiamentiClimatici #Emissioni L'#EffortSharingDecision della UE al 2030: all'Italia -33% di emissioni. Nell'ambito degli impegni assunti dal Consiglio Europeo nel 2014 per la riduzione del 40% delle emissioni di gas serra al 2030 (baseline 1990), confermati nell'#AccordoDiParigi, e del quadro di regole condivise per il raggiungimento dell'obiettivo (-43% da ETS e -30% dai settori non-ETS, baseline 2005) la Commissione Europea ha pubblicato la sua proposta per le quote di Effort Sharing Decision (ESD) 2021-2030 da assegnare a ciascuno Stato membro per i settori non-ETS. Il nuovo quadro si basa sui principi di equita', solidarieta', efficacia in termini di costi e integrita' ambientale. Tutti gli Stati membri sono coinvolti, in quanto saranno in prima linea nel decidere le modalita' di attuazione delle misure intese a conseguire l'obiettivo concordato per il 2030. Gli sforzi nazionali di riduzione delle emissioni vanno dal -40%, per Paesi come Lussemburgo e Svezia, sino allo 0% per la Bulgaria e il -2% della Romania. La Germania dovra' tagliare le sue emissioni del 38%, la Francia del 37% e la Spagna del 26%. Il metodo di calcolo usato da Bruxelles e' una formula basata sul PIL pro capite. Per l'Italia la proposta prevede un obiettivo di riduzione delle emissioni del -33%, corrispondente a complessive 111,7 milioni di tonnellate di CO2 equivalente (MtCO2eq), che porterebbe il budget di emissioni del nostro Paese al 2030 a un totale di 226,8 milioni di tonnellate. Si tratta di una riduzione di ulteriori 67,6 MtCO2eq rispetto al budget previsto dalla precedente allocazione di EffortSharingDecision, che assegna all'Italia un budget di 294,4 MtCO2eq di emissioni al 2020. Questa ripartizione riguarda l'obiettivo del 40% fissato prima dell'Accordo di Parigi. Come diverse fonti stimano (compresa la Fondazione per lo sviluppo sostenibile) l'attuazione dell'Accordo di Parigi richiedera' , per lo scenario "ben al di sotto dei 2°C" un impegno maggiore. [fondazionesvilupposostenibile.org]
» 26 luglio 2016 - #FontiFossili #GasNaturale #Italia. Snam, piani industriali fino al 2020. Primo fra tutti, l'investimento di 4,3 miliardi di euro in Italia per fare del Paese un pivot nella gestione dei flussi di gas in Europa, sebbene ora non ci sia piu' alle spalle Eni ed anche con Italgas Snam sia giunta alla decisione di staccarsi. [...] Il piano di 4,3 miliardi di euro servira' a finanziare per il 37% lo sviluppo, con il completamento dei due reverse flow a nord - verso Tarvisio e Paso Gries, dello stoccaggio di Bordolano e la dorsale adriatica, piu' i 50 km per collegarsi a Tap, che si connettera' ai flussi del mar Caspio. Un altro 40% degli investimenti e' in manutenzione e il resto andra' nelle migliorie sui punti di riconsegna e nella sostituzione di alcuni tratti della rete italiana. In quanto alla possibilita' di un nuovo gasdotto, [...] se ci fosse un progetto, sia in Italia che all'estero, lo valuterebbero [gasintensive.it]
» 25 luglio 2016 - #CambiamentiClimatici #Italia Gli indicatori del clima in Italia nel 2015. Il Rapporto #Ispra, l'XI della serie, illustra l'andamento del clima nel corso del 2015 e aggiorna la stima delle variazioni climatiche negli ultimi decenni in Italia. Il rapporto si basa in gran parte su dati, statistiche, indici e indicatori climatici derivati dal Sistema nazionale per la raccolta, l'elaborazione e la diffusione di dati Climatologici di Interesse Ambientale (SCIA, www.scia.isprambiente.it), realizzato dall'ISPRA in collaborazione e con i dati degli organismi titolari delle principali reti osservative presenti sul territorio nazionale. [...] Temperatura. Dopo il 2014, anche il 2015 ha segnato nuovi record della temperatura media, sia a scala globale che in Italia.A livello globale (terraferma e oceani) il 2015 e' stato l'anno piu' caldo dal 1880 ad oggi. Sulla terraferma, l'anomalia della temperatura media globale rispetto al trentennio climatologico di riferimento 1961-1990 e' stata di +1.23°C ed e' la piu' alta della serie a partire dal 1961; dal 1986 l'anomalia termica media globale sulla terraferma e' stata sempre positiva. Tutti gli anni successivi al 2000 ed il 1998 sono i piu' caldi dell'intera serie storica. In Italia, il valore della temperatura media nel 2015 e' stato il piu' elevato dell'intera serie dal 1961, appena superiore a quello del 2014. L'anomalia media annuale e' stata di +1.58°C e va attribuita a tutte e quattro le stagioni, con l'anomalia piu' marcata in estate (+2.53°C). L'anomalia della temperatura media annuale del 2015 va attribuita leggermente di piu' alle temperature massime rispetto alle temperature minime [...] Precipitazioni. Le precipitazioni cumulate annuali del 2015 in Italia sono state complessivamente inferiori alla media climatologica del 13% circa. Il valore medio di anomalia annuale presenta sensibili differenze tra diverse aree del territorio italiano. Al Nord e al Centro il 2015 e' stato nettamente meno piovoso della norma (rispettivamente -21% e -17%), al Sud e sulle Isole pressoche' nella norma [...]
» 23 luglio 2016 - #Petrolio #Economia #Finanza #Geopolitica #Opec #Brexit #US A giugno i prezzi del petrolio sono stati caratterizzati da una forte volatilita'. In particolare, il Brent Crude North Sea ha aperto a 49,68 dollari al barile e ha chiuso a 49,71 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate ha aperto a 48,87 dollari al barile e ha chiuso a 48,36 dollari al barile. Nell'ultima parte del mese e ad inizio luglio il barile viene scambiato, in media, a 45-46 dollari al barile a causa dell'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea e per altri eventi internazionali che hanno destato nei mercati la preoccupazione che tale situazione possa influire negativamente sulla gia' fragile economia globale e quindi rallentare la domanda mondiale di petrolio. Nonostante il fallimento del vertice Opec del 2 giugno a Vienna, in cui gli Stati membri non sono riusciti a trovare un accordo ne' sul congelamento della produzione ne' sul ritorno a un tetto di produzione, entrambe le qualita' hanno raggiunto il loro picco mensile l'8 giugno, stabilendo i rispettivi record da ottobre 2015 di 52,72 dollari al barile e da luglio 2015 di 52,08 dollari al barile. Probabilmente questa tendenza al rialzo registrata a inizio giugno e' dovuta alla dichiarazione rilasciata da Janet Yellen, governatore della Federal Reserve statunitense, la quale "intende innalzare i tassi di interesse solo gradualmente, trattenendosi dallo specificare qualsiasi lasso di tempo, prendendo le distanze dalla sua posizione del 27 maggio scorso nella quale annunciava tale misura nei mesi a venire=. In effetti, il dollaro ha contemporaneamente subito un deprezzamento rispetto all'euro, passando da 1,117 euro al dollaro l'1 giugno a 1,138 euro al dollaro l'8 giugno. In seguito, i prezzi sono scesi, raggiungendo il loro minimo il 16 giugno, quando il livello di riferimento europeo era scambiato a 47,04 dollari al barile, mentre la controparte americana a 46,57 dollari al barile. Non possiamo escludere che tale crollo sia dovuto alla leggera ripresa temporanea della produzione statunitense di tight oil durante la prima settimana di giugno. In particolare, dal 3 al 10 giugno, la produzione americana e' salita di 10.000 barili al giorno fino ad arrivare a 8,745 milioni di barili al giorno grazie all'aumento del numero delle piattaforme attive. All'indomani di tale aumento, la produzione di greggio statunitense e' calata di 123 mila barili al giorno, toccando 8,622 milioni di barili al giorno, il livello piu' basso mai raggiunto da settembre 2014. Durante la prima settimana di luglio, la produzione di greggio statunitense e' scesa fino a 8,428 milioni di barili al giorno. Il ciclone Brexit e l'oscillazione del rublo. Il 23 giugno, in coincidenza con il referendum relativo alla permanenza del Regno Unito all'interno dell'Unione Europea, il Brent veniva scambiato a 51,09 dollari al barile, mentre il WTI si manteneva sui 50,27 dollari al barile. A causa della vittoria della Brexit, l'euro ha subito immediatamente un deprezzamento rispetto al dollaro con una quotazione inferiore a 1,10 euro al dollaro e la sterlina ha raggiunto il suo minimo storico rispetto al dollaro, registrato da settembre 1985, con un tasso di cambio di 1,322 sterlina al dollaro (valore registrato al 1 giugno di 1,444 £/$). Allo stesso tempo i prezzi di entrambi i tipi di greggio sono crollati di 3,5 dollari al barile. Si sono rialzati probabilmente grazie al crollo delle riserve di greggio statunitense a 526,6 milioni di barili, ovvero il minimo storico raggiunto da marzo 2016. Questi ultimi dati mostrano che il ribilanciamento del mercato del petrolio è ancora in corso. A giugno il tasso di cambio rublo/dollaro ha aperto a 66,9 rublo al dollaro e ha chiuso a 64,4 rublo al dollaro. La valuta russa ha raggiunto il suo massimo storico sulla valuta americana l'8 giugno, quando la Banca centrale russa ha deciso di tagliare i tassi di interesse dallo 0,5% al 10,5%. L'ultima volta che il regolamentatore aveva tagliato i tassi risale a luglio del 2015. "Il consiglio di amministrazione nota le tendenze positive di un'inflazione piu' stabile, delle stime ridotte di inflazione e dei rischi di inflazione relativi allo scenario di una ripresa imminente della crescita economica". Tale decisione non implica che le autorita' russe intendano rafforzare il rublo, il quale non dipende esclusivamente dall'andamento dei prezzi del petrolio. Ultimi dati e stime su petrolio e gas. Secondo i dati forniti dall'Oil Market Report dell'Aie, 14 giugno, l'approvvigionamento globale di petrolio era di 95,4 milioni di barili al giorno a maggio, 590.000 barili al giorno in meno rispetto allo stesso periodo del 2015. Si tratta quindi del primo crollo significativo di produzione dall'inizio del 2013. Se analizziamo piu' nel dettaglio l'offerta globale, questo crollo ha riguardato principalmente la produzione statunitense di greggio che, dopo il picco di 9,7 milioni di barili al giorno ad aprile 2015, e' scesa di piu' di 1,2 milioni di barili al giorno. Relativamente agli Stati membri dell'Opec, l'offerta e' calata leggermente di 110.000 barili al giorno fino a 32,61 milioni di barili al giorno a maggio. Le perdite significative nigeriane dovute al sabotaggio e all'instabilita' politica che il Paese sta affrontando sono state controbilanciate dalla crescita stabile e inaspettata della produzione iraniana che si attesta intorno ai 3,8 milioni di barili al giorno (700.000 barili al giorno in piu' rispetto all'inizio dell'anno). Per quanto riguarda i Paesi non appartenenti all'Opec, a maggio la Cina ha ridotto la propria produzione convenzionale di greggio del 7,3% fino ad arrivare a 3,99 milioni di barili al giorno, il crollo piu' consistente degli ultimi 15 anni [abo.net]
» 23 luglio 2016 - #Brexit #PoliticaEnergetica #RenditePetrolifere #UK L'ombra lunga del petrolio del Mare del Nord. Se vogliamo capire le ragioni che hanno portato il Regno Unito ad uscire dall'Ue, dobbiamo analizzare 2 questioni. In primo luogo, l'attuale politica mercantilistica della Germania all'interno del mercato europeo. In secondo luogo, il punto di svolta attuato da Margaret Thatcher nell'economia britannica alla fine degli anni '70. Il principale problema economico del Regno Unito e' l'incremento del deficit commerciale, ovvero l'eccesso di beni e servizi importati rispetto a quelli esportati. Una situazione che e' peggiorata con la crisi del 2008. In particolare, il deficit delle partite correnti britanniche ha raggiunto il 5% del Prodotto Interno Lordo nel 2015. Al contrario, il surplus tedesco ha toccato l'8% del Pil. Dal 2007, la Germania ha superato il 6% di surplus commerciale, in contrasto con la normativa europea, secondo la quale uno Stato membro non puo' superare il 6% di surplus o il 4% di deficit in una media di 3 anni. Nel 1978, all'inizio dell'era della Thatcher, la produzione di greggio North Sea era pari a circa 1,5 milioni di barili al gionro, mentre nel 1990 ha superato i 3,5 milioni di barili al giorno. Le entrate relative all'oro nero (rendite), pari a zero all'inizio degli anni '70, sono cresciute fino a rappresentare il 3% del Pil nel 1984/5 (approssimativamente 45 miliardi di sterline al valore attuale), offrendo cosi' la possibilita' al governo britannico di sostituire le entrate derivanti dalle esportazioni del settore industriale (profitto). Tale fattore e' stato il prerequisito economico che ha permesso la distruzione del settore manifatturiero nazionale. Allo stesso tempo, il Regno Unito ha accresciuto il ruolo della finanza, della deregolamentazione del mercato e del flusso dei capitali nella city (surplus del Conto capitale). Siamo sicuri che la Signora di Ferro sia proprio stata "colei che ha salvato il Regno Unito"? L'ex Primo ministro del Regno Unito dovrebbe assumersi tutte le responsabilità legate alla creazione di tali precondizioni che, anni dopo, hanno contribuito all'attuale allargamento del deficit commerciale? La Norvegia, ad esempio, non ha utilizzato le proprie rendite petrolifere e di gas per ridurre la tassazione per le classi piu' ricche ma ha aumentato le entrate in un fondo dedicato alle generazioni future. Nel 2013, il valore di un ipotetico fondo britannico e' stato stimato a circa 450 miliardi di sterline. Sfortunatamente, il Regno Unito ha raggiunto il proprio picco petrolifero nel biennio 1998-2000. Dopo aver raggiunto un livello di entrate massime derivanti dall'energia in termini di Pil pari al 6%, oggi le rendite petrolifere e di gas valgono meno dello 0,5% della sua economia. L'impressione e' che il risultato del referendum influenzi anche il settore energetico, ma le possibilita' per il Regno Unito di investire le entrate energetiche sia in un fondo sovrano che nel settore manifatturiero si sono esaurite [abo.net]
» 22 luglio 2016 - #FinanzaClimatica #COP21 #NDCs #FontiFossili #StrandedAssets. Necessari almeno 900 miliardi annui di investimenti in risparmio energetico e in tecnologie a basse emissioni di carbonio nei prossimi 15 anni [...] Le nuove politiche climatiche guideranno nuovi investimenti a supporto [della transizione low carbon], aumentando il rischio che investimenti in progetti ad alta intensita' di carbonio si rivelino stranded assets, svalutandosi prima della fine della loro vita utile prevista. Gli investimenti in attivita' dannose per il clima non saranno minacciati solo dall'introduzione di normative piu' stringenti a tutela del clima, ma anche da fattori economici - come il calo del prezzo del petrolio - e da innovazioni nel campo dell'energia - in particolare se legate a misure di efficienza energetica e a progressi nelle tecniche di immagazzinamento di energia prodotta da fonti rinnovabili. Altri fattori di svalutazione potranno essere rappresentati dalle modifiche nel comportamenti dei consumatori, influenzati o guidati da nuove consapevolezze, e da nuovi sistemi di certificazione ed etichettatura dei prodotti di consumo. Il Comitato Intergovernativo per i Cambiamenti Climatici (IPCC) ha ricordato recentemente che, a livello globale, abbiamo gia' utilizzato il 65% del carbonio "bruciabile" se vogliamo rispettare l'obiettivo di contenere l'innalzamento della temperatura media a fine secolo entro 2 gradi centigradi rispetto ai livelli preindustriali (obiettivo gia' meno ambizioso di quello di contenerle entro 1,5 gradi, anch'esso menzionato nell'Accordo di Parigi). Per rispettare l'obiettivo dei 2 gradi con una probabilita' del 50%, circa il 90% del carbone, il 35% del petrolio (fino al 60% nel Medio Oriente) e il 50% delle riserve di gas mondiali dovranno restare nel sottosuolo, a meno che non vengano sviluppate nuove tecnologie per la cattura e lo stoccaggio (Carbon Capture and Storage - CCS) o la cattura e l'utilizzo (Carbon Capture and Utilization - CCU) del carbonio [...] Implicazioni economiche. Secondo Citigroup, il valore delle riserve di combustibili fossili "non bruciabili" ammonterebbe a oltre 100 trilioni di dollari al 2050 (senza tenere in considerazione lo sviluppo di tecnologie CCS e CCU) e uno studio condotto da Carbon Tracker Initiative in collaborazione con il Grantham Research Institute (LSE) stima come non bruciabile il 60-80% delle riserve di carbone, gas e petrolio di proprieta' delle societa' quotate in borsa. In questo contesto, si rendono necessarie riforme nel campo dei sussidi ai combustibili fossili nei Paesi produttori che, pur mantenendo ad un livello accettabile la redditivita' del settore, devino gli investimenti verso le rinnovabili. Secondo Climate Policy Initiative, infatti, nel 2014 la finanza per il clima ha mobilizzato 391 miliardi (USD), una somma inferiore a quella investita dai governi per sussidiare il consumo di combustibili fossili, che ha raggiunto nello stesso anno i 490 miliardi (USD). Per implementare i National Determined Contributions (NCDs), i contributi nazionali programmati presentati nel contesto della Conferenza sul Clima di Parigi, si renderanno necessari ancora 13,5 trilioni (USD) di investimenti in risparmio energetico e in tecnologie a basse emissioni di carbonio nei prossimi 15 anni (circa 900 miliardi all'anno). [...] Per raggiungere tale obiettivo, si sta delineando un nuovo quadro che vedra' le decisioni delle istituzioni finanziarie allinearsi progressivamente con gli obiettivi climatici di lungo termine definiti a Parigi. In vista di una regolamentazione piu' severa in materia di cambiamento climatico, investitori ed intermediari finanziari coinvolti in investimenti in combustibili fossili farebbero bene a valutare la propria esposizione ai rischi, misurare l'impatto di tale esposizione e, infine, gestire adeguatamente i rischi identificati. Una gestione che passa attraverso un'azione combinata di quattro strategie disponibili: disclosure, disinvestimento dai combustibili fossili, engagement e diversificazione [carlocarraro.org]
» 22 luglio 2016 - #RiscaldamentoGlobale #CambiamentiClimatici. Analisi Globale NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration ora National Centers for Environmental Information, NCEI). Giugno 2016 e' stato il piu' caldo giugno dal 1880, anno in cui hanno avuto inizio le registrazioni della temperatura media globale superficiale. Giugno 2016 e' stato inoltre il quarantesimo giugno consecutivo caratterizzato da una temperatura superiore alla media del 20° secolo. Bisogna risalire al 1976 per trovarne una inferiore. Giugno 2016 e' stato anche il quattordicesimo mese consecutivo a far segnare il record nella temperatura media mensile globale superficiale misurata. La durata di questa serie stabilisce a sua volta un record in 137 anni di rilevazioni NOAA [ncdc.noaa.gov]
» 21 luglio 2016 - #CambiamentiClimatici #UE #PoliticaClimatica Nuova proposta UE, -33% l'obiettivo di impegno di riduzione delle emissioni di gas serra che l'Italia dovra' raggiungere entro il 2030, rispetto alla media degli anni 2016-2018. E' quanto risulta dal pacchetto di misure in merito all'attuazione dell'impegno dell'Unione Europea di ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 40% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, presentato a Bruxelles dalla Commissione Europea [qualenergia.it]
» 21 luglio 2016 - #Rinnovabili #Auto #EnergiaElettrica Trasfromare ogni casa in una #CentraleElettrica. Il nuovo #MasterPlan di #Tesla presentato da Elon Musk, amministratore delegato dell'azienda, ha l'obiettivo di realizzare nuovi progetti partendo dai successi di Tesla, che ora sembra essere avviata verso la produzione "di massa" di veicoli. Il primo punto, in parte gia' realizzato, riguarda la creazione di nuovi sistemi per raccogliere energia tramite pannelli solari e accumularla nelle Powerwall, le grandi batterie per uso domestico che Musk ha presentato lo scorso anno. L'idea e' che ogni abitazione abbia sul proprio tetto i pannelli solari per la produzione di energia, che puo' essere consumata subito o immagazzinata nelle batterie quando se ne utilizza meno, per esempio di notte. Tesla produce le batterie, mentre la produzione e vendita dei pannelli solari e' affidata a SolarCity, altra azienda cofondata da Musk. Per questo motivo lo scorso giugno Elon Musk ha annunciato l'acquisizione, da parte di Tesla, di SolarCity, per lavorare meglio insieme e offrire un servizio unico e piu' facile da usare ai clienti. L'obiettivo finale, scrive Musk, e': "Creare un prodotto che integra al meglio i pannelli solari sul tetto con una batteria e che semplicemente funziona, rendendo ogni individuo il produttore di energia elettrica per se stesso, e offrire questo servizio in tutto il mondo. Un solo modo per ordinarlo, per installarlo e per gestirlo tramite un'applicazione su smartphone" [...] Il vecchio "Master Plan" ha permesso a Musk di trasformare progressivamente Tesla, portandola da essere una piccola azienda di automobili di lusso a una societa' che nei prossimi anni produrra' veicoli più economici a prezzi comparabili a quelli della concorrenza. Tesla fu fondata con il denaro ricavato da Musk in seguito alla vendita del suo servizio PayPal a eBay, che gli frutto' circa 156 milioni di dollari. Creare da zero una nuova casa automobilistica era un azzardo, quindi Musk scelse un progetto che gli consentisse di fondarne una relativamente piccola e in grado di produrre poche unita', quasi esclusive, a prezzi molto alti. Diverse personalita' dello sport e dello spettacolo acquistarono la loro prima Tesla, contribuendo a fare conoscere il marchio e la qualita' dei suoi prodotti. Grazie alla pubblicita' ottenuta in questo modo e ai primi ricavi, Musk passo' al secondo punto del suo piano: creare una nuova automobile un po' meno costosa per estendere i possibili clienti [ilpost.it]
» 20 luglio 2016 - #Italia, Consumi di #EnergiaElettrica in calo a giugno Nel mese di giugno 2016, secondo quanto rilevato da #Terna, la societa' che gestisce la rete elettrica nazionale, la domanda di elettricita' in Italia ha fatto registrare, a parita' di calendario e temperatura, una flessione del 3,5% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Considerando che questanno a giugno si e avuta una temperatura media mensile inferiore di quasi un grado centigrado rispetto a giugno del 2015, ma con lo stesso numero di giorni lavorativi (21), la richiesta di energia elettrica complessiva di 25,3 miliardi di kWh corrisponde a una diminuzione del 4,1%. I 25,3 miliardi di kWh richiesti nel mese di giugno 2016 sono distribuiti per il 46,7% al Nord, per il 29,8% al Centro e per il 23,5% al Sud. A livello territoriale la domanda di energia elettrica nel mese di giugno 2016 e' risultata ovunque in calo: -4,4% al Nord, -4% al Centro e -3,6% al Sud. In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di giugno 2016 rispetto a maggio e' stata pari a -0,8%. Il profilo del trend si mantiene decrescente. Nel mese di giugno 2016 la domanda di energia elettrica e' stata soddisfatta per l'88,1% con produzione nazionale e per la quota restante (11,9%) dal saldo dell'energia scambiata con l'estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (22,4 miliardi di kWh) e' in flessione del 3,3% rispetto a giugno 2015. In crescita le fonti di produzione geotermica (+4,8%), idrica (+9,3%) ed eolica (+14%); in flessione le produzioni termica (-7%) e fotovoltaica (-14,7%). Nel primo semestre del 2016 la domanda di energia elettrica e' in flessione del 2% rispetto ai valori del corrispondente periodo del 2015; a parita' di calendario il risultato e' -2,6%. L'analisi dettagliata della domanda elettrica mensile provvisoria del 2016 e del 2015, e' disponibile nella pubblicazione Rapporto Mensile sul Sistema Elettrico [terna.it]
» 19 luglio 2016 - #MercatoElettrico #Elettricita' #Moody's. Prezzi bassi fino a 2021, MSD compensa solo in parte. [Almeno questo dicono gli analisti di Moody's. Ma come e' noto dall'esperienza, le previsioni spesso e volentieri rispondono alle logiche del tempo in cui sono elaborate in modo da interferire distruttivamente con ipotesi razionali di condizioni future. Secondo il report della societa' di ricerche], nei prossimi cinque anni (2016-2021) i prezzi all'ingrosso dell'elettricita' in Italia resteranno tra 35 e 40 Euro/MWh e la possibilita' per alcuni operatori di compensare con le vendite sul mercato dei servizi di dispacciamento mitighera' l'effetto solo in parte [staffettaonline.com]
» 18 luglio 2016 - La Coesistenza tra #Idrocarburi e #Territorio in #Italia Studio Rie - Ricerche Industriali ed Energetiche. Negli ultimi anni, lo sfruttamento delle risorse minerarie nazionali e' divenuto oggetto di forte contestazione al punto da impedirne la valorizzazione a beneficio dell'intero Paese. Lo studio condotto da Rie muove dall'analisi delle argomentazioni espresse dalle opposizioni - specie locali - all'attivita' mineraria, ponendosi un triplice obiettivo: effettuare un'analisi economica su base regionale delle dinamiche di Agricoltura, Pesca e Turismo per verificare l'esistenza o meno di una correlazione negativa tra queste e l'attivita' mineraria; analizzare, attraverso lo studio di esperienze italiane ed estere, se l'industria mineraria non possa offrire opportunita' di sviluppo a questi importanti settori dell'economia nazionale/locale; individuare linee di azione e di policy attivabili dall'industria mineraria e capaci di creare positive sinergie tra settori cosi' diversi. L'analisi economica e la ricerca sul campo svolte dimostrano come i settori Oil&Gas e APT possano coesistere con successo in un medesimo ambito territoriale sfruttando interessi comuni e complementari in un'ottica win-win; al contempo, evidenziano l'esigenza di migliorare la comunicazione e il dialogo del sistema Oil&Gas verso gli attori locali, al fine di scardinare quella spirale di sfiducia e diffidenza che a oggi ostacola una coesistenza virtuosa [rie.it]
» 15 luglio 2016 - #Petrolio #Italia #Consumi Nei primi sei mesi del 2016 i consumi petroliferi sono stati pari a circa 29,2 milioni di tonnellate, con un incremento dell'1,1% (+309.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2015. La benzina, nel periodo considerato, ha invece mostrato una flessione dell'1,9% (-73.000 tonnellate), il gasolio un incremento dello 0,4% (+46.000 tonnellate). Nei primi sei mesi del 2016 la somma dei soli carburanti (benzina + gasolio), pari a circa 15,1 milioni di tonnellate, evidenzia un decremento dello 0,2% (-27.000 tonnellate). Nei primi sei mesi del 2016 le vendite sulla rete hanno segnato per la benzina un decremento dello 0,6% e per il gasolio un incremento del 2,7%. Nello stesso periodo le nuove immatricolazioni di autovetture sono risultate in crescita del 19,2%, con quelle diesel a coprire il 55,5% del totale, mentre quelle di benzina il 33,9% (oltre 3 punti in piu' rispetto all'anno precedente). Nei primi sei mesi del 2016, le auto ibride hanno coperto l'1,9% delle nuove immatricolazioni, mentre le elettriche si confermano allo 0,1% [...] Stando a dati ancora provvisori, nel mese di giugno 2016 i consumi petroliferi italiani sono ammontati a circa 5,1 milioni di tonnellate, con un incremento pari all'1,1% (+57.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2015. Diverso il discorso per la domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) che nel mese di giugno e' risultata pari a circa 2,6 milioni di tonnellate, di cui 0,6 milioni di tonnellate di benzina e 2 milioni di gasolio, con un decremento del 2,4% (-65.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2015. I prodotti autotrazione, a parita' di giorni di consegna, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un decremento del 5,8% (-40.000 tonnellate) rispetto a giugno 2015, mentre il gasolio autotrazione dell'1,2% (-25.000 tonnellate). Le vendite sulla rete di benzina e gasolio nel mese di giugno hanno segnato rispettivamente un decremento del 4,8% e dello 0,3%. Nel mese considerato le immatricolazioni di autovetture nuove sono aumentate del 12%, con quelle diesel che hanno rappresentato il 57,2% del totale (era il 55,5% nel giugno 2015), mentre quelle di benzina il 32,9%. Quanto alle altre alimentazioni, nel mese considerato, il peso delle ibride e' stato pari all'1,8%, mentre quello delle elettriche allo 0,1% [unionepetrolifera.it]
» 13 luglio 2016 - #GasNaturale #EnergiaElettrica #Mercato #Italia #RelazioneAnnuale #GME. Il 2015 si caratterizza per un ulteriore decisivo passo verso l'integrazione dei mercati europei dell'energia, favorita, da un lato, dal forte calo dei prezzi delle materie prime e dal conseguente recupero di competitivita' dei paesi oil/gas intensive, dall'altro dal consolidamento del quadro normativo e organizzativo sovranazionale connesso alla progressiva attuazione di regolamenti e progetti comunitari. Sui mercati, infatti, in uno scenario economico reso ancora incerto ed instabile da una ripresa che fatica a trovare basi solide, il calo senza eguali del greggio (52,1 $/bbl, -47,6%), accompagnato dai pesanti ribassi del carbone (56,4 $/MT, -26%) e del gas (TTF: 18,8 Euro/MWh, -5,3%), si incontra nel 2015 con il completamento delle dinamiche di lungo termine osservate sulla domanda di energia, al primo timido tentativo di invertire la caduta libera del quinquennio precedente, e con la diffusione della generazione rinnovabile, giunta a regime dopo aver toccato il punto piu' alto della sua parabola ascendente nel 2014. Lungi dal fornire indicazioni di una possibile [...] e sotto osservazione soprattutto il rilancio dei consumi registrato sia nel settore elettrico (315,2 TWh, +1,5%) che in quello del gas (66.947 mmc, +9,1%), la cui evoluzione sembra legarsi piu' a fenomeni congiunturali transitori, alte temperature e scarsa idraulicita' in primis, che a input strutturali di lungo termine. L'insieme di queste dinamiche si riflette sul mercato elettrico italiano, sia in termini di volumi che di prezzi. Tornano a crescere, infatti [mercatoelettrico.org]
» 13 luglio 2016 - #OffertaLavoro #SistemaElettrico #Smartgrid #EnergyStorage #NextEnergy, aperto fino all 22 luglio il bando. L'iniziativa, fortemente orientata all'innovazione, prevede due distinti percorsi. Il primo si rivolge a giovani di eta' inferiore a 28 anni neolaureati in ingegneria tra cui la Giuria, composta da membri di Terna, Fondazione Cariplo e PoliHub, selezionera' 15 talenti che potranno accedere a uno stage di 6 mesi in Terna all'interno di team impegnati in attivita' di carattere innovativo. Il secondo filone si rivolge a team di persone e giovani startup (con almeno un giovane under 35 nel team) con un progetto innovativo tra i quali verranno individuati 10 team con un'idea da sviluppare che saranno inseriti all'interno di un programma di empowerment imprenditoriale e di accelerazione della durata di 6 mesi. Al termine di tale percorso, entro aprile 2017, i team partecipanti saranno chiamati a presentare i risultati raggiunti in occasione di un evento pubblico durante il quale la Giuria selezionera' i migliori tre progetti che otterranno un voucher di 50.000 euro, 30.000 euro e 20.000 euro [nextenergyprogram.it]
» 13 luglio 2016 - #CambiamentiClimatici #RiscaldamentoGlobale #Tropicalizzazione #Italia Negli ultimi 25 anni le nubi hanno cambiato forma e posizione. La rotta degli uragani si e' spostata verso i Poli e la morsa del clima arido ha investito anche l'Italia. Le osservazioni dei satelliti pubblicate su Nature confermano quello che i modelli relativi al riscaldamento globale avevano gia' previsto [...] i Tropici arriveranno in Italia. Il clima caratterizzato da caldo e arsura (interrotta da piogge violente) si sta estendendo sul nostro pianeta, fino a inglobare l'Italia. Il clima di Londra, nel corso di questo secolo, potrebbe diventare come quello odierno di Roma. Una ricerca pubblicata su Nature conferma cio' che era stato notato da una decina di anni: i confini dei tropici si stanno spostando verso i poli, cosi' come le rotte degli uragani [...] dai 23 gradi di latitudine dei due Tropici tradizionali, Cancro e Capricorno, si sarebbe arrivati attorno ai 40 (Roma si trova a 42). A questo fenomeno potrebbero essere imputate le ondate di siccita' in California, Australia e in parte anche in Italia, oltre alla presenza di uragani a latitudini inusuali per il passato. Forse anche la stessa Sandy a New York nel 2012 potrebbe essere figlia del cambiamento climatico [repubblica.it]
» 11 luglio 2016 - #CambiamentiClimatici #RiscaldamentoGlobale #Alpi: la fascia di coltivazione della vite sale di quota. La produzione vinicola e' fortemente legata alle caratteristiche ambientali (clima incluso) che caratterizzano l'area di origine e crescita dei diversi vitigni. I cambiamenti climatici pongono pertanto questioni pressanti sul futuro della produzione del vino di qualita' in molte regioni tradizionalmente dedicate alla coltivazione della vite, e i lavoratori del settore sono interessati a conoscere le future condizioni climatiche con cui dovranno fare i conti in un clima che cambia. Un clima piu' caldo, in particolare, puo' portare a nuove condizioni climatiche nelle aree vitivinicole, dove temperature piu' elevate portano a un aumento delle opportunita' di coltivazione nelle aree con climi piu' freschi: e' quello che si evince da uno studio pubblicato [...] sulla rivista Computers and Electronics in Agriculture [...] La ricerca ha cercato di fornire un'analisi approfondita delle variazioni previste per alcuni indici bioclimatici, sviluppati per stabilire l'idoneita' di un territorio alla coltivazione della vite. Tutti gli indici sono stati calcolati con la libreria R ClimClass, sviluppata in ambiente open source [...] la viticoltura potrebbe trarre beneficio dagli effetti attesi dei cambiamenti climatici, che prevedono tra le altre cose temperature piu' alte e clima piu' secco, potendo usufruire di condizioni migliori per la maturazione e per il mantenimento di buone condizioni sanitarie nei vigneti; la viticoltura potrebbe diffondersi anche in nuove aree diventate idonee alla coltivazione, ma a discapito di altre attivita', come altre colture annuali e perenni, terreni adibiti a pascolo o alla produzione del foraggio, parte integrante del paesaggio rurale montano [cmcc.it]
» 8 luglio 2016 - I #FondiDiInvestimento finanziano l'#EfficienzaEnergetica. Non soltanto i capitali pubblici per l'efficienza energetica, attraverso i canali di finanziamento di Horizon2020 e della Banca Europea per gli investimenti (BEI). Ora anche i fondi di investimento sopraggiungono in questo mercato, valutato molto remunerativo soprattutto in prospettiva (aumento della domanda di energia con i noti vincoli ambientali ed economici). In Europa e in Italia, i capitali privati trovano ragione di investimento nei progetti per l'efficientamento energetico. Susi Parteners AG, una advisor finanziario svizzero attivo nel campo delle energie low carbon, dopo aver gia' indirizzato decine di milioni di capitali privati verso il finanziamento di progetti in efficienza energetica negli anni scorsi, ha in animo di muovere nella stessa direzione altri 50 milioni nel prossimo anno (2017). Per altri versi il fondo Ambienta, un grande fondo di investimento in private equity, leader europeo nel settore degli investimenti per la crescita industriale delle aziende condotte secondo i dettami dello sviluppo nel rispetto dell'ambiente, nato in Italia e gia' capace di gestire 500 milioni di euro in buona parte di provenienza straniera, segue con interesse le aziende operative nel settore dell'efficienza energetica e i programmi di efficientamento dei soggetti mossi dalla necessita' di realizzarli, per investire proficuamente visti le prospettive di crescita e i tassi di rendimento che oggi rispettivamente li caratterizzano [ndr]
» 7 luglio 2016 - #Geopolitica #Francia #Uranio, #Petrolio e #Sviluppo: la nuova corsa di Parigi alla conquista dell'#Africa. I soldati vegliano sui terroristi mentre le imprese fanno affari. Dal Ciad al Niger fino alla Costa d'Avorio rinasce la Francafrique [lastampa.it]
» 6 luglio 2016 - #Italia #Rinnovabili, in esercizio 950 MW con gli incentivi del 2012 bollettino Gse con i dati aggiornati al 2015. In funzione meno della meta' della potenza ammessa ai benefici. Nel corso del 2015 sono entrati in esercizio 700 MW di potenza da fonte rinnovabile incentivata attraverso aste e registri (DM 6 luglio 2012); rispetto alla potenza totale ammessa agli incentivi, tuttavia, meno della meta' e' entrata in esercizio [staffettaonline.com]
» 5 luglio 2016 - #GreenEconomy #EconomiaCircolare #Horizon2020 #Finanziamenti #UE Registrazioni per il prossimo Infoday e brokerage per la Quinta Sfida Sociale di H2020 Climate Action, Environment, Resource Efficiency & Raw Materials. L'evento sara' organizzato dalla Commissione Europea a Brussels il prossimo 14 Settembre. Oggetto dell'infoday saranno call 2017 che saranno ufficialmente lanciate quest'autunno: the "Greening the Economy" call for proposals, the circular economy sub-call of "Industry 2020 in the Circular Economy", e related call topics on "Smart and Sustainable Cities", "Sustainable Food Security - Resilient and resource-efficient value chains" and "Blue Growth - Demonstrating an Ocean of Opportunities" [ec.europa.eu]
» 4 luglio 2016 - #Energia #Economia #Italia Il contributo maggiore al calo tendenziale dei #Prezzi dei #Beni venduti sul #Mercato interno proviene dal comparto energetico (-3,7 punti percentuali). Dati Istat. Sul mercato estero i contributi negativi piu' rilevanti derivano dai beni intermedi sia per l'area euro sia per quella non euro (rispettivamente -1,2 punti percentuali e -1,1 punti percentuali). Il settore di attivita' economica per il quale si rileva il calo tendenziale dei prezzi piu' marcato e' quello della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati, con diminuzioni del 15,7% sul mercato interno e del 24,0% su quello estero [...] Nel mese di maggio 2016 l'indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali aumenta dello 0,5% rispetto al mese precedente e diminuisce del 3,7% nei confronti di maggio 2015. I prezzi dei prodotti venduti sul mercato interno aumentano dello 0,7% rispetto a aprile e diminuiscono del 4,2% su base tendenziale. Al netto del comparto energetico si registra un aumento dello 0,2% in termini congiunturali ed una diminuzione dell'0,9% rispetto a maggio 2015. I prezzi dei beni venduti sul mercato estero segnano un aumento dello 0,2% sul mese precedente (con aumenti dello 0,3% per l'area euro e dello 0,2% per quella non euro). In termini tendenziali si registra un calo dell'1,9% (-2,0% per l'area euro e -1,8% per quella non euro) [istat.it]
» 2 luglio 2016 - #GasNaturale #Geopolitica Tra le onde del #Mediterraneo si muovono grandi interessi energetici. Lo sviluppo di nuove e piu' approfondite ricerche ha portato a galla l'enorme potenzialita' di risorse che il Mare Nostrum conserva, soprattutto per quanto riguarda le riserve di gas. Ma non basta l'esplorazione. L'area e' storicamente percorsa da confronti geopolitici che spesso hanno impedito uno sviluppo stabile dei paesi circostanti il grande bacino. Oggi si prospetta l'occasione non solo di procedere verso un nuovo corso di crescita ma anche ad una normalizzazione attesa oramai da troppo tempo [abo.net]
» 30 giugno 2016 - #LowCarbonEconomy #EnergieRinnovabili #SviluppoSostenibile #Petrolio #Energia Elettrica #Italia 9 miliardi di euro in 20 anni per le energie rinnovabili non fotovoltaiche. Questo prevede il decreto 23 giugno 2016 da ieri in gazzetta ufficiale. 435 milioni l'anno suddivisi per le diverse tecnologie, per il 2016: biomasse (105 milioni di euro per la valorizzazione energetica di scarti e dei residui dell'agricoltura); solare termodinamico (98 milioni di euro per lo sviluppo di tecnologie innovative); eolico (85 milioni per l'on-shore e 10 milioni per l'off-shore); idroelettrico (61 milioni di euro); geotermico (37 milioni); rifacimenti (29 milioni per incentivare le bonifiche e le riqualificazioni di vecchie centrali con l'obiettivo del mantenimento in efficienza della potenza (eolica e idrica, soprattutto) esistente, a costi contenuti e con un miglioramento dell'efficienza impiantistica, senza nuovi impatti ambientali. Qualche giorno fa, in occasione della presentazione del decreto, in sede congiunta e alla presenza dei rappresentanti del governo, sono state rilevanti le dichiarazioni dei massimi dirigenti delle principali aziende energetiche nazionali a capitale parzialmente pubblico. Eni, Enel e Terna investiranno nei prossimi anni capitali anche superiori a questo stanziamento pubblico, a favore dello sviluppo di tecnologie low carbon nei rispettivi ambiti di mercato. Tra i prevedibili effetti, uno spostamento della forza lavoro verso settori della green economy, e una possibile migrazione di capitali finanziari verso fondi verdi. Questo ultimo aspetto assume capitale importanza per la crescita dell'economia a ridotto impatto ambientale. La finanza fondata sui titoli petroliferi ha infatti una dimensione economica di gran lunga superiore a quella del comparto industriale minerario oil&gas [ndr]
» 30 giugno 2016 - #GasNaturale #Italia #CorridoioSud #Snam Piano Strategico 2016-2020. Confermata e approvata dal CdA la separazione di #Italgas da Snam tramite scissione parziale e proporzionale, con conseguente quotazione di Italgas entro fine 2016. Piano strategico Snam post-scissione: 4,3 miliardi di euro di investimenti in Italia nel trasporto e nello stoccaggio; Completamento del progetto di reverse flow e connessione del Corridoio Sud all'Europa attraverso la rete italiana; RAB: +1% medio annuo nel corso di piano; Dividendo Snam 2016 post-scissione a 0,21 euro, +2,5% annuo nel 2017 e nel 2018; Flessibilita' finanziaria per supportare gli investimenti e la politica di remunerazione; Richiesta autorizzazione a programma di share buyback su un massimo del 3,5% del capitale sociale fino a 500 milioni di euro entro 18 mesi. Italgas: Rafforzamento della leadership nella distribuzione in Italia; Leverage e struttura d'indebitamento in grado di supportare un profilo di rating di solid investment grade in linea con quello di Snam; Paolo Gallo indicato come candidato AD della societa' che sara' quotata; Capital markets day nel 4Q 2016 per la presentazione della societa', del suo piano strategico e dell'equity story; Dividendo 2016: struttura di capitale e risorse finanziarie di Italgas adeguate a pagare un dividendo 2016 che consenta agli attuali azionisti Snam di ricevere una remunerazione complessiva almeno in linea con il 2015 [snam.it]
» 29 giugno 2016 - #Carbone, negli ultimi cinque anni, #Italia e #Germania sono i paesi dove maggiormente e' cresciuto il suo peso per la produzione di energia elettrica. Sono i paradossi della rivoluzione energetica. Destinata a cambiare il mondo grazie all'utilizzo di energie pulite, anche se nel frattempo si continuano a usare quelle piu' sporche. Succede in Germania e in Italia: i due paesi europei in testa alle classifiche dell'utilizzo delle fonti rinnovabili. La Germania e' prima per investimenti in fotovoltaico ed eolico; il nostro paese per la percentuale di energia prodotta da impianti solari rispetto al totale della produzione. Eppure [repubblica.it]
» 29 giugno 2016 - #Cina #Byd, un mln di #AutoElettriche vendute entro 2020 [...] Lo scorso anno [...] e' stato uno dei punti di svolta del settore, con oltre trecentomila vetture verdi vendute sul mercato cinese (62mila delle quali a marchio Byd), una cifra che conta per l'1,3% del totale delle auto vendute in totale in Cina. Il patron di Byd prevede un boom di questo tipo di veicoli nei prossimi anni: entro il 2025 [...] le auto elettriche vendute saranno il 30% delle automobili a benzina vendute in Cina [agi.it]
» 29 giugno 2016 - #Petrolio #FontiFossili #Italia #UP Stando a dati ancora provvisori, nel mese di maggio 2016 i consumi petroliferi italiani sono ammontati a circa 5,1 milioni di tonnellate, con un incremento pari al 3,5% (+173.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2015. In particolare, la domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) nel mese di maggio e' risultata pari a circa 2,6 milioni di tonnellate, di cui 0,6 milioni di tonnellate di benzina e 2 milioni di gasolio, con un incremento del 2,6% (+67.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2015. I prodotti autotrazione, con due giorni di consegna in piu', hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un incremento dell'1,2% (+8.000 tonnellate) rispetto a maggio 2015, mentre il gasolio autotrazione del 3,1% (+59.000 tonnellate). Le vendite sulla rete di benzina e gasolio nel mese di maggio hanno segnato rispettivamente un incremento del 2,6% e del 5,8%. Nel mese considerato le immatricolazioni di autovetture nuove sono aumentate del 27,4%, con quelle diesel che hanno rappresentato il 57% del totale (era il 55,4% nel maggio 2015), mentre quelle di benzina il 33,5%. Quanto alle altre alimentazioni, nel mese considerato, il peso delle ibride e' stato pari all'1,9%, mentre quello delle elettriche non arriva allo 0,1%. Nei primi cinque mesi del 2016 i consumi sono stati invece pari a circa 24,1 milioni di tonnellate, con un incremento dell'1,1% (+252.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2015. La benzina, nel periodo considerato, ha mostrato una flessione dell'1,1% (-33.000 tonnellate), il gasolio un incremento dello 0,8% (+71.000 tonnellate). Nei primi cinque mesi del 2016 la somma dei soli carburanti (benzina + gasolio), pari a circa 12,5 milioni di tonnellate, evidenzia un incremento dello 0,3% (+38.000 tonnellate) [unionepetrolifera.it]
» 28 giugno 2016 - #Rinnovabili #Italia Consumi di #Energia da #FER nelle Regioni, dati statistici. Il #GSE pubblica la nota Energia da fonti rinnovabili nelle Regioni e nelle Province autonome italiane, nella quale sono presentati i dati statistici ufficiali sui consumi finali lordi di energia da fonti rinnovabili, nei settori elettrico e termico, rilevati nelle Regioni e nelle Province autonome italiane negli anni 2012, 2013 e 2014. Per il settore termico si tratta della prima pubblicazione di dati ufficiali sugli impieghi di fonti rinnovabili con disaggregazione a livello di Regioni e Province autonome. Per il 2012 e il 2013, essendo disponibili anche i consumi finali lordi di fonti fossili, viene presentato anche il grado di raggiungimento degli obiettivi regionali di consumo di energia da FER fissati dal DM 15/3/2012 (decreto burden sharing). Per i due anni oggetto di monitoraggio, tutte le Regioni italiane hanno superato le previsioni di consumo di energia da fonti rinnovabili del decreto; molte di esse risultano aver gia' superato anche gli obiettivi assegnati per il 2020. I dati nazionali e regionali sono disponibili anche nella sezione SIMERI (Sistema Italiano Monitoraggio Energie Rinnovabili) del sito GSE. La sezione, rinnovata e ampliata, riporta ora i consumi finali, ripartiti per fonte, sia a livello nazionale che regionale. Da oggi e' anche possibile visualizzare e scaricare, sia come immagini che in formato Excel, tutti i dati di dettaglio a livello di singola fonte, per ogni regione e provincia autonoma, in serie storica [gse.it]
» 28 giugno 2016 - #EmissioniCO2 #CarbonTax #Economia #Industria #Energia #Competitivita' #BilanciaCommerciale #Delocalizzazioni #UE #ETS #ImpostaIntensitaCarbonica Con atto parlamentare il Senato sprona il governo a sostenere la produzione industriale verso la competitivita ambientale, accolta la proposta di Agime Gerbeti sull'introduzione di un'imposta sull'intensita' carbonica dei prodotti per superare i limiti dell'Emission trading system. Tra le varie asimmetrie competitive, una riguarda i diversi limiti alle emissioni e i diversi costi dei vettori energetici utilizzati nella produzione industriale; le emissioni di anidride carbonica sono divenute uno dei parametri della competitivita' produttiva, perche', se si usa energia altamente inquinante e a costo relativamente basso come il petrolio o il carbone, senza limiti derivanti da politiche ambientali, si ottiene un vantaggio competitivo rispetto a chi si approvvigiona con gas o con fonti rinnovabili. In altri termini, bassi costi energetici si riverberano in costi di produzione piu' contenuti, maggiore competitivita' sul mercato e, di fatto, uno svantaggio per chi produce, volente o nolente, con un basso impatto di carbonio; la produzione industriale europea e' gravemente penalizzata dal costo energetico e ambientale nei confronti dei competitori internazionali; a dimostrarlo sono le crescenti delocalizzazioni degli impianti e le percentuali dell'importazione di beni prodotti da nazioni ormai industrializzate, che sono, di fatto, anche dei "paradisi emissivi"; la bilancia commerciale europea, nel decennio 2002-2012, ha piu' che raddoppiato la propria negativita', importando 2,2 volte quello che importava all'inizio millennio; il Giappone nello stesso periodo e' passato da un bilancio attivo di 84 miliardi di dollari a un passivo di 68 miliardi; gli USA hanno incrementato il loro deficit del 14 per cento; in compenso la Cina ha incrementato le proprie esportazioni del 459 per cento e la Russia del 253 per cento. Gli USA e la UE rappresentano, da soli, il 32 per cento delle importazioni complessive globali. La Cina, con quasi il doppio della popolazione congiunta di USA e UE, rappresenta solo il 12 per cento delle importazioni mondiali; ma questi dati non bastano a chiarire il fenomeno. Tendenzialmente, i Paesi industrializzati esportano nei Paesi in via di sviluppo percentuali significative di servizi, cioe' attivita' con un basso impatto di inquinamento e beni prodotti con alti livelli di efficienza energetica e percentuali significative di fonti rinnovabili. Diversamente, importano soprattutto beni fabbricati da opifici non efficienti e che si approvvigionano con vettori energetici fossili: la Cina, ad esempio, produce oltre l'80 per cento della propria elettricita' con il carbone; gli stessi produttori europei, pur continuando ad avere come sbocco il mercato continentale, scelgono di spostare i propri opifici in Paesi il cui costo dei lavoratori, i loro diritti, gli adempimenti amministrativi e di tassazione sono di molte volte inferiori a quelli europei, ma soprattutto dove la differenza di costi dell'energia crea un vantaggio competitivo sul costo finale del bene; l'Europa sta delocalizzando la produzione dei beni che le necessitano e i dati, apparentemente confortanti, in merito alla bassa intensita' emissiva delle produzioni interne non compensano il suo declino produttivo; nel momento in cui si pongono limiti e obiettivi su un'area economica come l'Europa, e' ovvio che vengano favoriti indirettamente comportamenti che basano la loro concorrenzialita' sulla mancanza di tali limiti; la cosa meno evidente, e per taluni aspetti peggiore, e' che, con questo trend economico, le attuali politiche europee sui vincoli ambientali premiano l'industria extra UE e i consumatori europei di fatto incentivano l'aumento delle emissioni globali acquistando beni prodotti in aree ad alta intensita' emissiva. Infatti, se per produrre in UE un determinato bene si emette un chilogrammo di anidride carbonica, acquistando quel bene prodotto in un Paese al di fuori della UE si emettono con buona approssimazione 2 chilogrammi di anidride carbonica; in altri termini, l'Europa sta adottando una politica basata sul sostegno delle economie emergenti anche attraverso l'acquisto di beni prodotti con l'utilizzo di vettori energetici inquinanti e a basso costo; occorre ripensare la competitivita' dell'industria europea alla luce di una perequazione dei costi energetici e ambientali: non attenuando i limiti ambientali, ma rifiutando di accogliere passivamente nel proprio mercato interno beni e materie che godono di un vantaggio competitivo basato su bassi costi energetici e bassi standard ambientali; tra i Paesi piu' virtuosi, quindi paradossalmente piu' colpiti, c'e' proprio l'Italia che, con una leadership su efficienza energetica e produzione rinnovabile, vede i propri settori energivori, come acciaio, carta, cantieri navali, vetro e alluminio, perdere costantemente competitivita' sul mercato mondiale; [...] impegna il Governo: 1) a prendere iniziative in sede europea, per rompere il meccanismo vizioso dell'attuale politica UE di decarbonizzazione, superando l'Emission trading scheme e introducendo un'imposta (cosi' come esplicitata nel libro "CO2 nei beni e competitivita' industriale europea" di A. Gerbeti) sull'intensita' carbonica dei prodotti, da applicare in modo non discriminatorio sia ai prodotti UE che a quelli importati, sulla base del contenuto di anidride carbonica emesso per la produzione di tali beni, in modo da riconoscere i meriti ambientali delle produzioni manifatturiere UE senza discriminare quelle extra UE che rispettano gli stessi standard ambientali, innescando un meccanismo virtuoso di miglioramento della qualita' ambientale dei prodotti e accelerando il raggiungimento degli obiettivi globali di decarbonizzazione; 2) ad individuare misure direttamente applicabili a livello nazionale che agiscano come leva di fiscalita' ambientale tramite la modulazione delle aliquote IVA. Tali misure non avranno l'obiettivo di aumentare il gettito fiscale, ma saranno finalizzate ad incentivare le produzioni più pulite e a disincentivare le altre, a prescindere da dove i beni vengano prodotti [senato.it]
» 27 giugno 2016 - Petrolio #Finanza #Brexit, Gli impatti sul mercato reale dell#'Energia: l'Uk ha piu' da perdere che da guadagnare [...] la Brexit potrebbe impattare su uno dei mercati finanziari piu' importanti della City, quello del #PaperOil [staffettaonline.com]
» 24 giugno 2016 - #Brexit, le conseguenze per il futuro dell'#Energia In #Europa A rischio l'integrazione dei mercati energetici[...] E' lecito aspettarsi un rallentamento degli investimenti per nuove infrastrutture e anche [...] una frenata nello sviluppo delle fonti rinnovabili (l'UE, infatti, con ogni probabilita' non avrebbe piu' alcun interesse a "premere" su Londra per il raggiungimento degli obiettivi al 2020). Molto dipendera' dalle scelte di un ipotetico governo post-Brexit. Conviene ricordare le caratteristiche principali del mercato inglese dell'energia. Sul fronte del gas, la situazione e' piu' "pacifica" perche' la Gran Bretagna importa circa meta' del suo fabbisogno, principalmente attraverso gasdotti dalla Norvegia e in quota minore dal Qatar attraverso le navi metaniere che trasportano LNG. Gli approvvigionamenti, insomma, sono relativamente stabili e sicuri. La maggiore incognita, in caso di Brexit, sarebbe data dalla necessita' di acquistare piu' combustibile da Paesi esterni all'area economica europea (EEA) con un possibile incremento di costi [qualenergia.it]
» 23 giugno 2016 - International Center for Climate Governance (#ICCG), Climate Think Tank Ranking edizione 2015, la classifica delle istituzioni piu' influenti nei campi dello studio dei cambiamenti climatici e delle politiche sul clima. [...] Diversamente dalle altre classifiche di think tank, il ranking ICCG e' stato costruito grazie ad una metodologia basata su solidi dati quantitativi e analitici. I think tank sono stati valutati sulla base di 15 indicatori suddivisi in tre pilastri principali: Attivita', Pubblicazioni e Divulgazione [...] al primo posto nella classifica [...] e', per il terzo anno consecutivo, il centro di ricerca americano Woods Hole Research Center (WHRC), istituzione privata, non-profit, di Falmouth, Massachusetts (USA). Al secondo posto si trova la Union of Concerned Scientists (UCS - Cambridge, MA, USA). Si classifica terzo il Mercator Research Institute on Global Commons and Climate Change (MCC - Berlino, Germania). I dati si riferiscono alla Classifica Standardizzata, che valuta l'efficienza dei think tank in termini pro-capite, considerando i prodotti del think tank per numero di ricercatori dell'istituzione. Oltre alla Classifica Standardizzata, il team ICCG ha costruito una seconda classifica, la Classifica Assoluta, che considera invece la produttivita' dell'anno 2015 di ogni think tank in termini assoluti. La Classifica Assoluta vede al primo posto l'Helmholtz Centre for Environmental Research (UFZ - Leipzig, Germania). Al secondo posto si trova The Nature Conservancy (TNC - Arlington, VA, USA). E' confermato al terzo posto l'International Institute for Applied Systems Analysis (IIASA - Laxenburg, Austria) [...] In questa specifica classifica gli istituti italiani #FEEM (Fondazione Eni Enrico Mattei) e #CMCC (Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici) si piazzano rispettivamente al 10° e 11° posto [thinktankmap.org]
» 23 giugno 2016 - #OffertaLavoro #CambiamentiClimatici #BancaMondiale. La #WorldBank seleziona un #SeniorClimateChangeSpecialist da inserire nel gruppo di lavoro della Climate and Carbon Finance Unit [worldbank.org]
» 23 giugno 2016 - #CambiamentiClimatici #ClimatePolicy #Economia #EmissioniCO2 #MercatoCO2. Secondo il rapporto Raising Ambition: State of the Voluntary #CarbonMarkets 2016 di Ecosystem Marketplace (#EM), che prende in esame lo stato del mercato volontario dei titoli di emissione di CO2 in atmosfera, nel 2015 sono stati valorizzati crediti per 84,1 milioni di tonnellate di gas a effetto serra (tCO2eq). Un incremento del 10% rispetto all'anno precedente, sospinto da operatori privati consapevoli del significato e del peso delle azioni per la riduzione delle emissioni in atmosfera. Indipendentemente dagli sviluppi dei programmi internazionali per la limitazione delle emissioni, confermati nel testo dell'accordo di Parigi (dicembre 2015), le imprese, gli Stati e i governi nazionali fanno gia' uso rilevante del mercato volontario del carbonio per promuovere la loro azione pro clima [forest-trends.org]
» 22 giugno 2016 - #CambiamentiClimatici La cronistoria delle #Emissioni di #CO2 in atmosfera dal 1960 al 2014, sintetizzata attraverso i dati complessivi mondiali, e disaggregati per Paese e per settore. Infografica [globalcarbonatlas.org]
» 22 giugno 2016 - #EfficienzaEnergetica 23 giugno ore 9.30, Roma, Ministero Sviluppo Economico. #ENEA presenta il Quinto Rapporto Annuale sull'Efficienza Energetica, con i dati aggiornati sulla fattura energetica nazionale e nuovi trend dell'efficienza nei diversi settori, dai trasporti al residenziale, dall'industria al terziario. La giornata sara' inoltre l'occasione per focalizzare l'attenzione delle istituzioni e delle imprese sullo stato attuale del parco immobiliare nazionale e le opportunita' economico-ambientali derivanti da strategie di riqualificazione energetica degli edifici capillari e condivise [enea.it]
» 21 giugno 2016 - #GasNaturale #LNG #UE #Russia #Qatar #SicurezzaEnergetica L'Europa muove un primo passo in un nuovo tentativo di ridurre la sua #DipendenzaEnergetica dalle forniture russe. E' entrato in funzione il primo importante terminale portuale nella Ue in grado di accogliere e scaricare le navi che trasportano LNG (gas naturale liquefatto). E' accaduto nel porto di Swynouscie, in #Polonia. La' ha attraccato una nave che trasportava appunto gas liquefatto prodotto nel Medio Oriente. L'enorme nave da trasporto di gas naturale liquefatto Al Nauman, affittata da Qatargas, l'azienda del gas del ricchissimo emirato, e' stata la prima a utilizzare la nuova linea marittima di rifornimento energetico [repubblica.it]
» 20 giugno 2016 - #CambiamentiClimatici #Finanza #StrandedAssets Videolezioni ICCG I cambiamenti climatici influenzano significativamente i modelli di investimento e costituiscono sia un rischio che un'opportunita' per gli investitori e le istituzioni finanziarie. L'Accordo di Parigi sul clima sta portando un nuovo slancio alle politiche climatiche in tutto il mondo. Si sta delineando un nuovo quadro che vedra' le decisioni delle istituzioni finanziarie allinearsi progressivamente con gli obiettivi climatici di lungo termine, aumentando il rischio che i progetti ad alta intensita' di carbonio si rivelino stranded assets. E' messo in evidenza il ruolo cruciale della finanza nel perseguimento degli obiettivi stabiliti dall'Accordo di Parigi e dall'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile [iccgov.org]
» 20 giugno 2016 - #CambiamentiClimatici #SmartCity #UE Il 22 giugno nasce l'alleanza globale delle citta' contro il cambiamento climatico dalla fusione del Covenant of Mayors europeo e del Compact of Mayors dell'ex sindaco di New York, Bloomberg. Il Covenant of Mayors, lanciato nel 2008, comprende 6.800 citta' in 58 paesi, anche non europei, impegnati in una strategia a lungo termine di decarbonizzazione delle economie locali. Nel Compact of Mayors, promosso nel settembre 2014 da Bloomberg con il supporto di Ban Ki-moon, segretario generale Onu, ci sono, invece, solo 508 citta'. L'accordo era stato inizialmente discusso durante la conferenza sul clima di Parigi COP21 lo scorso dicembre e, dopo sei mesi di negoziazioni, e' stata decisa la fusione. Ma le polemiche sono gia' cominciate. Infatti, prevedono alcuni osservatori, la Commissione europea potrebbe pagare un alto prezzo per la fusione, rinunciando alla gestione ordinaria dell'associazione e sacrificando di conseguenza la propria influenza su governance e standard. Secondo documenti interni [...] inoltre, gli standard per il monitoraggio e il reporting delle emissioni, assieme agli sforzi per l'adattamento climatico, saranno basati sugli standard di Bloomberg e non su quelli UE. In piu', sebbene la presidenza del board sara' sdoppiata per rappresentare le due entita', il segretariato, responsabile delle attivita' quotidiane, sara' gestito da Bloomberg. Ci sarebbe, infine, uno squilibrio tra le due alleanze. Secondo i dati disponibili, solo 50 citta' dell'iniziativa del politico statunitense hanno predisposto piani dettagliati per raggiungere gli obiettivi previsti, mentre sono 5.500 le citta' e regioni che si sono vincolate ad azioni specifiche sotto il Covenant of Mayors europeo. Quest'ultimo, negli ultimi otto anni, ha anche portato alla creazione di diversi Covenants of Mayors regionali, supportati dall'azione UE, in Africa, Cina, India e Nord America. Altre voci a Bruxelles lamentano che l'attuale governance di successo del Covenant of Mayor potrebbe non sopravvivere e che, sebbene ci sia una condivisione degli obiettivi di fondo, gli approcci sono differenti [classeuractiv.it]
» 17 giugno 2016 - #EnergieRinnovabili #FontiFossili #Carbone New Energy Outlook 2016 di Bloomberg New Energy Finance (#BNEF). Malgrado l'imminente sviluppo impetuoso delle Energie Rinnovabili, che si prevede possa realizzarsi nei prossimi due decenni, le fonti fossili manterrano nel 2040 un quota del 44% della produzione di energia elettrica (comunque molto inferiore ai due terzi del 2015). Nuove centrali a carbone, per una potenza di circa 963GW, saranno poste in esercizio quasi esclusivamente nei paesi in via di sviluppo, dove l'offerta si mantiene relativamente economica e le politiche climatiche sono carenti quando non ancora da pianificare [bnef.com]
» 16 giugno 2016 - Il prezzi sempre piu' bassi di #Carbone e #Gas non impediranno la trasformazione e la #Decarbonizzazione del sistema energetico mondiale New Energy Outlook 2016 di Bloomberg New Energy Finance (#BNEF). [...] L'ultima previsione a lungo termine elaborata da BNEF scandisce i tempi della trasformazione energetica seguendo da vicino i destini di ogni fonte. I prezzi dell'energia da carbone e gas continueranno a rimanere bassi ancora per diverso tempo visto l'eccesso di materia prima rispetto alla domanda. Tuttavia i costanti e ingenti investimenti verdi, congiuntamente allo sviluppo del settore delle soluzioni di bilanciamento (come le batterie) contribuiranno a far letteralmente precipitare i costi delle green energy che diverranno, di fatto, le fonti di elettricita' piu' economiche in molti paesi gia' nel 2020 (in Cile lo sono gia' da quest'anno) e nella maggior parte del mondo entro il 2030. Nel dettaglio il prezzo per la generazione del MWh per l'eolico a terra scendera' del 41% entro il 2040 grazie soprattutto al miglioramento dei fattori di capacita', mentre il fotovoltaico subira' una riduzione addirittura del 60%, passando dai 74- 220$/MWh di oggi, ad una stima media di circa 40$/ MWh in tutto il mondo nel 2040 [rinnovabili.it]
» 16 giugno 2016 - #EfficienzaEnergetica Pochi gli energy manager, nonostante l'obbligo di legge [...] La Strategia per la riqualificazione energetica del parco immobiliare (STREPIM), documento governativo espressamente richiesto dalla direttiva 12/27, riporta che il potenziale di risparmio annuo al 2020 per gli edifici delle PPAA (uffici e scuole) e' stimato pari a 0,83 Mtep. Per aggredire un simile sfidante obiettivo, dovra' necessariamente essere impiegata una significativa mole di risorse umane e finanziarie, tra di loro coerenti e coordinate. [Centrale] in questo filone di attivita' va senz'altro considerato l'energy manager, la cui nomina e' obbligatoria, ai sensi dell'art. 19 della legge 10/91, quando una struttura della PA consumi piu' di 1000 tep/anno. [...] e' d'altronde da rilevare, dal Rapporto 2016 sugli energy manager in Italia della FIRE, che: di 1.346 tra citta' metropolitane, capoluoghi di provincia, comuni con piu' di 10.000 abitanti, province e regioni, 120 hanno nominato l'energy manager (9%); di 249 tra ASL ed aziende ospedaliere, le nomine pervenute sono state 124 (50%); delle 2.738 AOO (aree organizzative omogenee, aventi ognuna una specifica partita IVA) facenti capo ai 13 ministeri, 4 hanno nominato l'energy manager [...] nella PA non sempre e' presente l'energy manager, ossia la figura tecnica di riferimento per le questioni energetiche [/astrolabio.amicidellaterra.it]
» 15 giugno 2016 - #Gas Russo, l'Italia diventa secondo maggior acquirente E' proseguita e si accentuata anche nel 2016 la dinamica al rialzo delle importazioni di gas russo in Italia nonostante i rapporti non semplici UE-Mosca. L'a.d. di Gazprom Alexei Miller ha fatto sapere oggi che nel periodo 1 gennaio - 15 giugno 2016 l'Italia ha sorpassato la Turchia come maggior acquirente del gruppo russo [staffettaonline.com]
» 15 giugno 2016 - #CambiamentiClimatici #Finanza #Economia L'attivita' delle banche centrali e la Transizione verso la #LowCarbonEconomy. Il ruolo della politica monetaria #Webinar #FEEM (Fondazione Eni Enrico Mattei) #ICCG (International Centre for Climate Governance): h. 15.30. Relatore, Alexander Barkawi fondatore e direttore del Council on Economic Policies (CEP) [feem.it]
» 14 giugno 2016 - #Petrolio #OPEC presto forniture scarse Per la prima volta da tre anni l'offerta di petrolio dall'Opec si avvia ad essere inferiore alla richiesta del mercato: una svolta che si sta realizzando senza che siano stati deliberati tagli di produzione e che quindi sembra decretare il successo della strategia avviata nel 2014 per volonta' dei sauditi. Nel terzo trimestre potrebbero mancare all'appello 500 mila barili di greggio dell'Organizzazione, mentre nel secondo semestre il gap potrebbe esssere in media di 160 mila bg [ilsole24ore.com]
» 13 giugno 2016 - #CarbonFotprint (#CFT) #MontrealCarbonPledge #SociallyResponsableInvesting (#SRI) #MorningstarSustainabilityRating #EnvironmentalSocialGovernance #EnvironmentalSocialGovernance #InvestimentiEcoSostenibili #Decarbonizzazione #FondiVerdi #FinanzaLowCarbon Scegliere titoli "decarbonizzati" o "low carbon" e' soltanto una scelta etica oppure strategica? Quali sono gli indicatori di mercato e quali sono i loro limiti? [linkedin.com/pulse]
» 10 giugno 2016 - #CambiamentiClimatici #Energia #BP, lo stop alle #Emissioni di #CO2 e' diventato strutturale Secondo lo Statistical Review of World Energy di British Petroleum, nel 2015, le emissioni di CO2 si sono arrestate ai livelli dell'anno precedente. Un cambio di rotta del trend che ha caratterizzato l'ultimo decennio. Si dovrebbe fare di piu' e piu' in fretta, ma il sistema energetico mondiale sembra invertire la rotta. Lo conferma la nuova edizione dello "Statistical Review of World Energy" di British Petroleum che, pur correggendo lievemente i dati diffusi nei mesi scorsi dall'Agenzia Internazionale dell'Energia (EIA), ne conferma di fatto la sostanza: nel 2015, le emissioni di CO2 sono rimaste le stesse del 2014. Una novita' rispetto alla crescita ininterrotta che ha caratterizzato l'ultimo decennio. Secondo il rapporto BP sono stati 2 i fattori determinanti: da un lato, la riduzione dei consumi dovuta al rallentamento dell'economia mondiale; dall'altro, l'aumento delle soluzioni di efficienza energetica e un maggior sviluppo delle rinnovabili. In questo quadro, appare fondamentale il ruolo della Cina dove lo scorso anno le emissioni sono diminuite per la prima volta in 20 anni [abo.net]
» 10 giugno 2016 - #EnergyEfficiency Finanziare l'#EfficienzaEnergetica. Attori, strumenti e modelli per superare la complessita' Incontro #CESEF. Uno dei principali limiti allo sviluppo di un mercato italiano dell'efficienza energetica e' la carenza di risorse finanziarie, sia pubbliche che private. Definire modelli che favoriscono l'intervento bancario (garanzie, standardizzazione, ecc.); Individuare i nuovi e piu' interessanti fondi che finanziano l'efficienza energetica (Equity Fund, Debt Fund, ecc.); Comprendere i modelli/strumenti piu' adatti alle diverse esigenze di finanziamento (Forfaiting, Project, ecc.); Inquadrare le principali novita' relative ai sistemi incentivanti (Conto Termico 2.0, TEE, ecc.) [agici]
» 9 giugno 2016 - #EnergyEfficiency Report #Italy #EnergyStrategyGroup 5,5 miliardi di € di investimenti, in crescita di oltre il 10% rispetto all'anno precedente, per l'efficienza energetica in Italia, con gli interventi nel comparto residenziale a pesare per oltre il 50% ed il settore industriale che supera quota 1,7 miliardi di €. Quali sono le tecnologie per l'efficienza energetica dove si e' investito di piu'? Quali i comparti (dai piu' energivori al mondo della GDO e del terziario) che hanno trainato gli investimenti? Qual e' la loro "reale" propensione all'efficienza energetica (investimenti effettuati in relazione al "peso" della bolletta) e come si e' evoluta nel tempo? Quanta parte del mercato dell'efficienza energetica in Italia e' veramente appannaggio delle ESCo? Quali sono i comparti dove maggiore e' la penetrazione di questi operatori di mercato? Attraverso quali forme contrattuali e meccanismi di remunerazione operano le ESCo nel nostro Paese? In altre parole, quanto maturo e' il mercato italiano dell'efficienza energetica? Il contesto normativo e' - come al solito si potrebbe dire, ma per la prima volta davvero in questo comparto - quanto mai incerto. Da un lato la riforma del mercato elettrico, almeno per le utenze domestiche, riducendo il costo dell'energia elettrica per i soggetti con i maggiori consumi, rappresenta un potenziale "freno" agli investimenti in efficienza, giacche' rende meno conveniente il "risparmio" di energia. Dall'altro lato, la riforma attesa - con la spada di Damocle dell'intervento europeo contro gli "aiuti di Stato" - del meccanismo dei TEE (Certificati Bianchi), rende oggi piu' incerto il futuro di un sistema di incentivazione che vale oggi circa 500 milioni di € l'anno. Quali conseguenze per la redditivita' degli investimenti in efficienza energetica? Quali le reazioni attese da parte degli operatori? Quali sono gli scenari futuri di sviluppo del mercato? Quanto e' lontana l'Italia dall'obiettivo che si e' prefissata per il 2020? [energystrategy.it]
» 9 giugno 2016 - #Carbone #VadoLigure #TirrenoPower La decisione e' storica [...] il cda di Tirreno Power (proprietari Engie Gdf Suez e Sorgenia) ha annunciato l'addio alla produzione con il carbone[...] Dopo quasi 50 anni la centrale termoelettrica di Vado Ligure dice basta al carbone. Se sia una vittoria o una sconfitta dipendera' anche da chi dovra' pagare il conto. Gli operai che ci rimetteranno il posto? Lo Stato che finanziera' in qualche modo interventi per riconvertire le aree e sostenere l'occupazione? I soci proprietari che ai tempi d'oro realizzarono in 11 anni un utile di 700 milioni di euro? [genova.repubblica.it]
» 8 giugno 2016 - #GasNaturale #UE #Italia Audizioni #Snam #AEEGSI alla Camera dei Deputati sul nuovo regolamento UE per la sicurezza dell'approvvigionamento. Nella previsione di una domanda stabile di gas naturale nella UE nei prossimi anni, e della diminuzione della produzione interna, lo sviluppo del Corridoio sud, che consentira' di diversificare le importazioni con l'afflusso in Europa del gas dai giacimenti del Mar Caspio e di limitare l'impatto delle crisi di approvvigionamento per come si sono verificate in modo ricorente nel decennio 2006-2016, offrira' all'Italia la prospettiva di esportare gas diventando un Paese di transito in un mercato europeo che si avvia a raggiungere la condizione di mercato unico. Gli interventi in audizione sulle criticita' e i piani di sviluppo infrastrutturale del sistema gas europeo (Rigassificatori GNL, Corridoi di approvvigionamento) [webtv.camera.it]. La relazione dell'Autorita' dell'energia [autorita.energia.it]
» 7 giugno 2016 - #Energia #Eolico #Offshore, accordo per il #MareDelNord. Agevolare la crescita dell'eolico offshore e la costruzione dei collegamenti elettrici mancanti, consentire un maggiore sviluppo del trading e una ulteriore integrazione dei mercati energetici. Questi gli scopi dell'accordo firmato ieri dai rappresentanti di #Belgio, #Danimarca, #Francia, #Germania, #Irlanda, #Lussemburgo, #Olanda, #Norvegia e #Svezia [staffettaonline.com]
» 6 giugno 2016 - #Energia: #ENEA, #Italia bene su target #CO2 ma criticita' lato sicurezza e costi. Imprese con consumi medio-bassi pagano elettricita' circa il 30% in piu' rispetto a media Ue. L'ENEA lancia l'Analisi trimestrale del sistema energetico italiano, il nuovo servizio di informazione dell'Agenzia che in questo numero fotografa il primo trimestre 2016 e analizza le tendenze 2015. Fra le novita' un indice sintetico per valutare il livello di soddisfacimento del cosiddetto trilemma energetico - decarbonizzazione, sicurezza energetica e costo dell'energia - che nel 2015 si attesta al 63% [enea.com]
» 6 giugno 2016 - #Petrolio #GasNaturale #Geopolitica #Eni torna ad avere contatti ufficiali dopo due anni in #Libia per sostenere il governo di unita' nazionale, per confermare l'impegno per la tutela della continuita' delle attivita' e per sostenere la National Oil Corporation (NOC) nei suoi sforzi per aumentare la produzione. Inoltre, Eni collabora attivamente con la NOC per sostenere l'economia libica, contribuendo a soddisfare la crescita del consumo di gas per uso domestico, permettendo cosi' al Paese di sfruttare le proprie risorse nazionali per l'alimentazione delle centrali elettriche locali, invece di importare altre fonti di approvvigionamento energetico. Eni e NOC hanno ancora grandi riserve di petrolio e di gas da sviluppare - nelle aree onshore e offshore - e Eni e' pronta a giocare un ruolo centrale come partner strategico [eni.com]
» 3 giugno 2016 - #Opec, nessun accordo sul tetto di produzione del #Petrolio. L'Arabia Saudita guida la ricerca di una nuova strategia di controllo del prezzo. Liquidare come un flop anche l'ultimo vertice dell'Opec e' una facile tentazione. E' vero, neppure stavolta ci sono stati tagli, ne congelamenti della produzione di petrolio (come del resto chiunque aveva previsto). Ed e' saltato anche il piano, di cui si vociferava alla vigilia, per reintrodurre un tetto produttivo ufficiale: un limite - sia pure solo di figura, perche' storicamente l'Organizzazione l'ha quasi sempre violato - senza il quale il gruppo non potra' mai piu' deliberare interventi sul mercato. Fino a dicembre un tetto esisteva, anche se era fermo da dicembre 2008 all'irreale livello di 30 milioni di barili al giorno (oggi superato di circa 2,5 mbg). L'Iran si e' messa di traverso [...] rivendicando per Teheran una fetta di produzione pari al 14,5% del totale [ilsole24ore.com]
» 1 giugno 2016 - Investire ora sull'Adattamento ai #CambiamentiClimatici fa bene all'#Economia e ai #ContiPubblici La prospettiva economica e' oggi completamente cambiata. Solo qualche anno fa, qualsiasi discussione coinvolgesse i cambiamenti climatici e il loro posto nella graduatoria delle priorita' economiche sarebbe stata guidata dal "vecchio" dilemma sui cambiamenti climatici: l'adattamento e la mitigazione possono avere costi molto elevati, mentre i benefici potranno anche superare le spese, ma solo in un tempo lontano. Oggi sappiamo che i cambiamenti climatici non sono piu' un problema esclusivo delle generazioni future, oggi sappiamo che si tratta di un problema delle generazioni viventi, delle nostre societa'. Carlo Carraro - economista, Vice Presidente IPCC WG3, Professore all'Università Ca' Foscari, #CMCC e #Feem - spiega che abbiamo tutto da guadagnare nel considerare le misure di adattamento come investimenti di lungo periodo: porterebbe benefici all'economia, alle entrate pubbliche e perfino al PIL. Con esempi concreti e numeri alla mano, il Prof. Carraro illustra quanto investimenti immediati in adattamento ai cambiamenti climatici abbiano costi consistenti per il breve periodo, ma producano impatti estremamente positivi sul debito pubblico per il medio termine grazie alle spese che si eviterebbero per alluvioni, siccita', disastri idrogeologici. In altre parole, il risparmio sarebbe molto maggiore degli investimenti iniziali e, a vantaggio della societa' e delle generazioni presenti e future, rimarrebbero le infrastrutture realizzate per far fronte agli impatti dei cambiamenti climatici [cmcc.it]
» 1 giugno 2016 - #BancaMondiale: bond su #SviluppoSostenibile per mercato italiano La Banca Mondialee ha annunciato il lancio di un bond per lo sviluppo sostenibile, obbligazioni in dollari a tasso da fisso a variabile con tasso di interesse minimo e massimo con scadenza il 28 giugno 2026 dedicata al mercato italiano [...] "L'obbligazione coniuga la ricerca di rendimento al contestuale impiego delle risorse raccolte per finanziare progetti sostenibili sul piano ambientale, sociale ed economico, volti a ridurre poverta' e disuguaglianza. La missione della Banca Mondiale e' di porre fine all'estrema poverta' nell'arco della prossima generazione e di promuovere benessere condiviso. Tali obiettivi dovranno essere raggiunti in modo sostenibile nel tempo affinche' possano essere trasmessi di generazione in generazione". L'obbligazione e' sottoscrivibile fino al 20 giugno, salvo chiusura anticipata secondo quanto indicato nelle Condizioni Definitive, e sara' quotata, al termine del periodo di offerta, sul mercato MOT di Borsa Italiana. Al bond corrisponde una cedola fissa annuale lorda pari al 2,35% il primo anno e successivamente, cedole variabili annuali lorde pari al tasso USD Libor 3m dal 2° al 10° anno, con un minimo di 0,00% e un massimo di 2,35%. Alla scadenza, dopo dieci anni, la Banca Mondiale rimborsera' agli investitori il 100% del capitale in dollari. Per questa emissione, la Banca Mondiale ha collaborato con BNP Paribas, come Dealer, e con Banca Akros S.p.A., come Co-Dealer, per promuovere agli investitori retail italiani una soluzione di investimento responsabile e sostenibile [wallstreetitalia.com]
» 31 maggio 2016 - #Rinnovabili #Incentivi Il #ContoTermico 2.0, in vigore dal 31 maggio 2016, potenzia e semplifica il meccanismo di sostegno gia' introdotto dal decreto 28/12/2012, che incentiva interventi per l'incremento dell'efficienza energetica e la produzione di #EnergiaTermica da fonti rinnovabili. I beneficiari sono Pubbliche Amministrazioni, imprese e privati che potranno accedere a fondi per 900 milioni di euro annui, di cui 200 destinati alla PA. Responsabile della gestione del meccanismo e dell'erogazione degli incentivi e' il Gestore dei Servizi Energetici (#GSE). Il nuovo Conto Termico e' un meccanismo, nel suo complesso, rinnovato rispetto a quello introdotto dal decreto del 2012. Oltre ad un ampliamento delle modalita' di accesso e dei soggetti ammessi (sono ricomprese oggi anche le societa' in house e le cooperative di abitanti), sono stati introdotti nuovi interventi di efficienza energetica. Le variazioni piu' significative riguardano anche la dimensione degli impianti ammissibili, che e' stata aumentata, mentre e' stata snellita la procedura di accesso diretto per gli apparecchi a catalogo. Altre novita' riguardano gli incentivi stessi: sono infatti previsti sia l'innalzamento del limite per la loro erogazione in un'unica rata (dai precedenti 600 agli attuali 5.000 euro), sia la riduzione dei tempi di pagamento che, nel nuovo meccanismo, passano da 6 a 2 mesi. Con il Conto Termico 2.0 e' possibile riqualificare i propri edifici per migliorarne le prestazioni energetiche, riducendo i costi dei consumi e recuperando in tempi brevi parte della spesa sostenuta. Inoltre, il CT 2.0 consente alle PA di esercitare il loro ruolo esemplare previsto dalle direttive sull'efficienza energetica e contribuisce a costruire un "Paese piu' efficiente" [repubblica.it]
» 31 maggio 2016 - Il #Petrolio spinge le Borse europee. Risale la disoccupazione italiana (11,7%). Il #greggio torna a vedere quota 50 dollari al barile in attesa del vertice #Opec in agenda a Vienna per giovedi prossimo: i produttori di petrolio si riuniranno in contemporanea con il board della Bce. #Germania, senza lavoro ai minimi dalla riunificazione (6,1%) [repubblica.it]
» 30 maggio 2016 - #Rinnovabili, il nuovo ruolo del trading e la fuga da "mamma" #Gse #EnergiaElettrica La necessita' di cambiare approccio [...] Dario Gallanti, key account manager Italia del trader danese Danske Commodities, Con la fine degli #incentivi e la penalizzazione degli #sbilanciamenti, i proprietari di impianti eolici e fotovoltaici dovranno abbandonare l'atteggiamento da "immobiliaristi" e adottare un approccio industriale [staffettaonline.com]
» 28 maggio 2016 - #CambiamentiClimatici #RiscaldamentoGlobale In #Rajasthan, nell'#India nordoccidentale, la colonnina di mercurio ha toccato 51 gradi, la temperatura piu' elevata mai registrata nel paese. Gli ospedali sono pieni di persone colpite da infarto o disidratazione. I raccolti seccano nei campi. Un cammello rimasto al sole e' impazzito e ha staccato la testa del padrone a morsi [internazionale.it]
» 27 maggio 2016 - #Rinnovabili #Lavoro #FontiFossili Sono 8,1 milioni le persone al mondo che lavorano nel settore delle #EnergieRinnovabili. E' quanto emerge dal rapporto #IRENA #RenewableEnergy and #Jobs - Annual Review 2016. Anche se il tasso di crescita annuale del 2015 (5%) e' stato inferiore all'anno precedente, e' rimarchevole il dato in controtendenza rispetto al settore energia nel suo complesso che ha fatto registrare una diminuzione degli addetti nello stesso anno. Negli Stati Uniti per es. il lavoratori delle rinnovabili sono cresciuti del 6% mentre quelli impegnati nell'oil & gas sono dinuiti del 18%. I Paesi che nel 2015 hanno assorbito il maggior numero lavoratori nelle rinnovabili sono Cina, Brasile, Stati Uniti, India, Giappone e Germania [irenanewsroom.org]
» 27 maggio 2016 - #SmartCity #EfficienzaEnergetica #LowCarbonEconomy Il mercato mondiale delle tecnologie e dei servizi per l'adattamento e lo sviluppo smart degli insediamenti urbani crescera' dal 2014 al 2020 da 312 a 758 miliardi di dollari. Il rapporto realizzato dalla societa' di analisi Markets and Markets, Smart Cities Market by Solution and Services for Focus Areas. Global Forecast to 2020, prevede per questo mercato un elevato tasso di crescita annuo composto (Carg), pari al 19,4%. Le aree interessate dall'evoluzione tecnologica smart riguardano i #Transporti, su Strada e su #Ferrovia, le #Utilities, #Energia, #Acqua, #Gas, l#Edilizia, sia residenziale che commerciale, e i #ServiziAlCittadino, #Educazione, #Salute, #Sicurezza [...]
» 26 maggio 2016 - Il #petrolio a 50 dollari e la possibile staffetta tra #Opec e #ShaleOil Cinquanta dollari al barile si conferma un traguardo difficile da riconquistare per il petrolio. Ieri ci si e' andati molto vicino: il Wti, in rialzo di oltre il 2%, si e' spinto fino a 49,73 dollari, il massimo da 7 mesi. Il Brent, con cui il riferimento americano ha ormai chiuso le distanze, si e' fermato a 49,74 dollari. Il tentativo di violare quella che non e' solo una soglia psicologica, ma anche una resistenza tecnica, non e' riuscito nemmeno con l'aiuto dei dati dagli Stati Uniti, che hanno mostrato un forte calo delle scorte di greggio (-4,2 milioni di barili la scorsa settimana, sia pure a fronte di un accumulo di benzine), un ulteriore passo indietro della produzione e una domanda vigorosa alla vigilia della cosiddetta driving season [...] Gli Stati Uniti tuttavia non sono piu' cruciali soltanto come consumatori di petrolio, ma anche come fornitori. E se lo shale oil continua per ora a ritirarsi (la produzione Usa e' scesa ancora, attestandosi a 8,8 milioni di barili al giorno, contro i 9,7 mbg di un anno fa), ci sono anche segnali che potrebbe tornare in gioco facilmente, assumendo davvero il ruolo di swing producer che fino a poco tempo fa era appannaggio dell'Opec, o meglio dell'Arabia Saudita
[ilsole24ore.com]
» 25 maggio 2016 - #LowCarbonTechnology #Energia #Svezia #Norvegia #Danimarca #Finlandia #Islanda Obiettivo emissioni zero Il rapporto The #Nordic #EnergyTechnology Perspectives 2016 evidenzia come i Paesi del gruppo Nordic (Svezia, Norvegia, Danimarca, Finlandia, Islanda) possano raggiungere l'obiettivo di un sistema energetico carbon-neutral nel 2050, contribuendo conseguentemente in modo sostanziale alla decarbonizzazine dell'Europa attraverso l'esportazione di energia pulita. Il buon esito del programma comporta tuttavia una ristrutturazione imponente del sistema dei trasporti, l'accelerazione dell'innovazione tecnologica volta alla riduzione delle emissioni industriali, una maggiore flessibilita' nel sistema energetico finalizzata ad aumentare la presenza delle rinnovabili nel mix energetico [anpdm.com]
» 24 maggio 2016 - #Energia: risparmi fino a 400 milioni con sistema anti-sprechi nell'illuminazione pubblica #EfficienzaEnergetica. Si chiama Public Energy Living Lab (PELL) ed e' un sistema di gestione messo a punto dall'ENEA per monitorare e rendere trasparenti i consumi nell'illuminazione pubblica. In particolare il sistema PELL consente di programmare interventi di efficientamento sugli 11 milioni di punti luce in Italia che potrebbero portare a risparmi fino a quasi 400 milioni di euro l'anno, pari a circa un terzo della bolletta degli 8 mila Comuni italiani per l'illuminazione pubblica [enea.it]
» 23 maggio 2016 - #VehicleToGrid Attivo a #Roma un nuovo hub di #VanSharing ad #AlimentazioneElettrica dedicato ai piccoli commercianti, agli artigiani e alle aziende che abbiano necessita' di spostarsi all'interno delle zone a traffico limitato di Roma. L'iniziativa e' frutto della collaborazione fra #Nissan, #Enel e #RomaServizi, e rappresenta una soluzione che ha gia' avuto successo anche a Barcellona e Amsterdam. Si tratta di una servizio utile a chi deve consegnare merci nel centro di Roma, una zona interdetta al traffico normale dove invece il mini van potra' circolare grazie al motore elettrico evitando emissioni nocive nell'ambiente. Il servizio e' offerto a tariffa molto contenuta (solo cinque euro per l'iscrizione annuale) e prevede molte agevolazioni per aziende e professionisti che ne faranno uso. Nissan mettera' a disposizione il minivan modello e-NV200, alimentato elettricamente e che ha una capacita' di carico di quattro metri cubi. Si tratta del modello che Nissan, sempre in collaborazione con Enel, sta usando per una sperimentazione in Inghilterra nell'ambito del progetto Vehicle to grid, dove gli stessi van verranno usati per rimettere nella rete l'elettricita' inutilizzata, permettendo un margine di profitto all'utenza. Il nuovo furgone Nissan e' disponibile nel parcheggio di via dei Pontefici, all'interno del Centro Storico (angolo via del Corso), dove sono posizionate le colonnine di ricarica elettrica realizzate da Enel. A bordo del van ci sara' una card Enel Drive abilitata per la ricarica del veicolo e che potra' essere utilizzata non solo sulle colonnine dedicate al progetto, ma anche su tutte le altre infrastrutture pubbliche installate da Enel. Si tratta di una rete di colonnine a energia certificata e prodotta da fonti rinnovabili che garantisce autonomia e percorrenza adeguate alle esigenze di qualsiasi cliente. Enel ha sviluppato un sistema di gestione che connette la sua rete con quella della mobilità di Roma Capitale per prenotare facilmente il veicolo elettrico e monitorare la ricarica prevedendo i tempi di autonomia [enel.it]
» 23 maggio 2016 - #SDGs Il Rapporto di #Sostenibilita' 2015 di #Terna contiene oltre 150 indicatori che, insieme a informazioni di contesto e a testi illustrativi, danno conto delle perfomance di Terna in quattro ambiti di responsabilita' - per il servizio elettrico, economico, ambientale e sociale - oltre che delle iniziative di ascolto e coinvolgimento degli stakeholder. Il collegamento degli indicatori ai Sustainable Development Goals delle #NazioniUnite evidenzia il contributo di Terna ai grandi obiettivi di sviluppo sostenibile su scala globale. Nel corso del 2015 Terna ha ottenuto risultati ambientali e sociali che, in alcuni casi, sono i migliori di sempre. Tra questi, l'incidenza delle perdite di SF6 - un gas con un effetto serra molto potente utilizzato come mezzo di isolamento all'interno di alcune apparecchiature elettriche - sul totale dell'installato, scesa allo 0,44% (0,55% nel 2014), suo minimo storico; le emissioni dirette di CO2 diminuite del 14% (66.799,4 tonnellate equivalenti; erano 77.361 nel 2014) e l'intensita' carbonica (emissioni di CO2 rapportate ai ricavi) scesa dell'8,5%. La percentuale di rifiuti riciclati e' salita al 92% (81% nel 2014). In ambito sociale le ore di formazione pro capite hanno toccato il loro tetto storico con 56 ore (43 nel 2014), raggiungendo il 97% dei dipendenti, a testimonianza dell'attenzione di Terna alla formazione continua. Molto positivi anche i dati relativi alla salute e sicurezza che, oltre all'assenza di incidenti mortali, evidenziano un consolidato trend di miglioramento frutto di un'intensa attivita' di formazione e informazione sul tema, insieme alla costante attivita' di vigilanza che sono alla base del sistema di gestione che ha ottenuto e mantenuto, sin dal 2007, la certificazione OHSAS 18001. Tra gli obiettivi previsti dal Piano di Sostenibilita' del Gruppo, realizzati nel 2015 e rendicontati nel Rapporto di Sostenibilita' si segnalano la definizione e l'adozione di un "Modello di gestione degli stakeholder", la nuova impostazione della relazione con le comunita' locali interessate da interventi infrastrutturali e l'ottenimento della certificazione ISO 50001:2011 legata allì'efficienza energetica [...] Nel corso dell'ultimo decennio sono saliti da 2 a 10 gli indici di sostenibilita' di rilevanza internazionale in cui e' inclusa Terna. Nel 2015, in occasione della review annuale degli indici Dow Jones Sustainability, Terna ha ottenuto la conferma negli indici Dow Jones Sustainability World e Europe e il riconoscimento di Industry leader nel settore Electric Utilities a livello globale. Il documento e' stato redatto secondo le linee guida "G4" dello standard internazionale del GRI - Global Reporting Initiative ed e' stato verificato dalla societa' di revisione esterna PricewaterhouseCoopers [terna.it]
» 23 maggio 2016 - #Petrolio #Carbone #TransizioneEnergetica Le previsioni dell'#UP sui ConsumiEenergeticiItaliani fino a 2030 dipingono uno scenario conservatore e non coerente con l'evoluzione in atto Un articolo di GB Zorzoli [...] Sul consolidamento dei consumi di carbone, grazie alla sua economicita', in particolare nell'uso termoelettrico, scontando pero' una progressiva fuoriuscita dal parco delle centrali meno efficienti, per cui i combustibili solidi (essenzialmente carbone) soddisferebbero nel 2030 l'8,2% della domanda energetica complessiva, una percentuale quasi identica all'8,3% del 2015. Quando questa conclusione e' stata messa nero su bianco, dei tre nuovi impianti a carbone autorizzati, Porto Tolle era gia' stato cancellato da piu' di un anno e, subito dopo la pubblicazione del rapporto UP, il 13 maggio scorso l'utility svizzera Repower ha messo in liquidazione la societa' Sei, che avrebbe dovuto costruire una centrale a carbone a Saline Joniche; decisione presa subito dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato, che aveva autorizzato in via definitiva la realizzazione della centrale. La motivazione, assente, dovrebbe presumibilmente essere analoga a quella che il 20 maggio scorso ha portato il gruppo energetico ceco EPH a comunicare la rinuncia alla realizzazione di un nuovo gruppo termoelettrico a carbone nella centrale sarda di Fiume Santo: l'investimento non e' giustificabile dal punto di vista del ritorno economico per una serie di ragioni, fra cui il processo di #decarbonizzazione, rilanciato dall'accordo successivo alla COP 21 di Parigi, che "non si puo' sottovalutare" [qualenergia.it]
» 20 maggio 2016 - #Geopolitica #Economia #Petrolio Una nuova era per l'#ArabiaSaudita [?] Gli ambiziosi piani di trasformazione dell'economia e dell'assetto sociale dell'Arabia Saudita contenuti nella Vision 2030 potrebbero destare molti problemi anche di ordine pubblico e di relazioni internazionali. Dall'energia alle piccole e medie imprese, dalla formazione all'ingresso massiccio delle donne nel mondo del lavoro, il Paese si prepara ad una rivoluzione epocale che dovrebbe traghettarlo verso un futuro di maggiore stabilita' e diversificazione [...] Tra i piani del Paese figura la progressiva privatizzazione della sanita', l'aumento dell'energia prodotta da fonti rinnovabili e l'attuazione di importanti cambiamenti in altri ambiti del settore energetico. L'Arabia Saudita mira ad elevare il livello generale di competitivita' economica e diventare uno dei protagonisti mondiali nel settore della logistica. Vuole riformare il settore della difesa rendendolo piu' sostenibile, cio' che potrebbe comportare il cambiamento di alcuni modelli gestionali nell'ambito degli approvvigionamenti militari, il che potrebbe rivelarsi molto difficile [abo.net]
» 20 maggio 2016 - #Lavoro #Ricerca #PostDoc in sistemi e tecnologie per la transizione energetica alla #StonyBrookUniversity. Il programma si inserisce nel campo delle ricerche che il dipertimento per gli studi sociali e tecnologici sostiene sullo sviluppo industriale e la resilienza e la sicurezza delle infrastruttre in concomitanza dei radicali cambiamenti in corso [stonybrooku.taleo.net]
» 19 maggio 2016 - #CambiamentiClimatici #EventiEstremi, precipitazioni e temperature: cosi' cambia il clima nel bacino del Po Negli ultimi decenni, il clima nel bacino del fiume Po e' cambiato: i dati su quest'area ci dicono che per il futuro dobbiamo attenderci un aumento delle temperature e una diminuzione delle precipitazioni (con l'eccezione dell'area alpina in inverno), ma anche ondate di calore, piogge intense e violente, periodi di siccita' prolungata, ovvero i cosiddetti eventi estremi dei rapporti scientifici, fenomeni che si manifestano con una frequenza e un'intensita' tali da poter essere definiti [secondo tradizionali codici] eccezionali. Come conseguenza, la disponibilita' idrica in estate e' destinata a diminuire, mentre la frequenza degli eventi di piena ad aumentare, con potenziali ricadute sulle attivita' produttive e sulla popolazione insediata nel bacino del fiume Po. Sulla base degli scenari climatici futuri, il fiume Po riuscira' anche nei prossimi decenni a soddisfare le medesime richieste idriche di oggi? [cmcc.it]
» 18 maggio 2016 - La produzione di #Energia dei Paesi #OECD tocca livelli record ma i consumi e le #Emissioni di #CO2 diminuiscono L'Agenzia internazionale dell'energia (#IEA) conferma il disaccoppiamento tra #CrescitaEconomica ed emissioni di CO2 che causano i #CambiamentiClimatici. Nei Paesi appartenenti all'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, ovvero i Paesi a sviluppo economico consolidato, mentre la produzione di energia e' cresciuta del 4% nel 2014, le emissioni da combustibili fossili e i consumi energetici sono invece diminuiti. Ne e' conseguito un fatto di portata storica. Per la prima volta in quaranta anni, che corrispondono al periodo coperto dalle statistiche IEA sulle emissioni, si e' registrato su scala mondiale un disaccoppiamento tra crescita economica ed emissioni in atmosfera. Questa tendenza e' particolarmente marcata nei paesi OECD, dove le emissioni sono diminuite dell'1,4% nel 2014 (a 11,9 Gt), in prevalenza per merito dei contributi di una maggiore efficienza energetica, di stagioni piu' calde e di una minore intensita' carbonica nella produzione di energia elettrica (riduzione delle emissioni per kWh generato). Il rilievo dell'ultimo fattore si comprende meglio se si considera che il settore della produzione di energia elettrica e' responsabile dei due quinti della CO2 rilasciata in atmosfera per produzione di energia nei Paesi OECD [iea.org]
» 18 maggio 2016 - #Istat Le prospettive per l'#EconomiaItaliana nel 2015-2017 Nel 2016 si prevede un aumento del prodotto interno lordo (Pil) italiano pari all'1,1% in termini reali, un tasso di crescita superiore a quello registrato nel 2015 (+0,8%). La domanda interna al netto delle scorte contribuirebbe positivamente alla crescita del Pil per 1,3 punti percentuali, mentre la domanda estera netta e la variazione delle scorte fornirebbero un contributo negativo pari a un decimo di punto percentuale ciascuna. La spesa delle famiglie in termini reali e' stimata in aumento dell'1,4%, alimentata dall'incremento del reddito disponibile e dal miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro. Investimenti. Si prevede una ripresa degli investimenti (+2,7%) che beneficeranno del rafforzamento delle attese sulla crescita dell'economia e del miglioramento delle condizioni del mercato del credito. Occupazione. Il consolidamento dei progressi sul fronte occupazionale (+0,8% in termini di unita' di lavoro) e' previsto accompagnarsi ad una riduzione del tasso di disoccupazione, che e' stimato attestarsi all'11,3%. Rischio tensioni internazionali. Un rallentamento piu' deciso del commercio internazionale e l'eventuale riaccendersi di tensioni sui mercati finanziari costituiscono dei rischi al ribasso per l'attuale quadro previsivo. All'opposto, una ripresa piu' accentuata del processo di accumulazione del capitale, legata allo sviluppo delle politiche nazionali ed europee, costituirebbe un ulteriore stimolo alla crescita economica (si veda l'approfondimento). Le previsioni incorporano le misure descritte nel Documento di economia e finanza diffuso ad aprile 2016 [istat.it]
» 17 maggio 2016 - #Consumi di #EnergiaElettrica in #Italia Nel mese di aprile 2016, secondo quanto rilevato da #Terna, la societa' che gestisce la rete elettrica nazionale, la domanda di elettricita' in Italia ha fatto registrare, a parita' di calendario e temperatura, una flessione dell'1,8% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Considerando che quest'anno in aprile si e' avuta una temperatura media mensile superiore di un grado centigrado e mezzo rispetto ad aprile del 2015 e che c'e' stata una diversa disposizione delle festivita' (nel 2015 Pasqua cadde nel mese di aprile), la richiesta di energia elettrica complessiva pari a 23,5 miliardi di kWh corrisponde a una diminuzione del 2,2%. I 23,5 miliardi di kWh richiesti nel mese di aprile 2016 sono distribuiti per il 46,9% al Nord, per il 29,8% al Centro e per il 23,3% al Sud. A livello territoriale, la domanda di energia elettrica nel mese di aprile 2016 e' risultata ovunque in calo: -1,3% al Nord, -2,8% al Centro e -3,6% al Sud. In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di aprile 2016 rispetto a marzo e' stata pari a -0,5%. Il profilo del trend si mantiene decrescente. Nel mese di aprile 2016 la domanda di energia elettrica e' stata soddisfatta per l'85,2% con produzione nazionale e per la quota restante (14,8%) dal saldo dell'energia scambiata con l'estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (20,3 miliardi di kWh) e' in flessione del 2,4% rispetto ad aprile 2015. In crescita le fonti di produzione geotermica (+0,6%), idrica (+1,4%) ed eolica (+7,3%), in calo le fonti termoelettrica (-1,5%) e fotovoltaica (-17,6%). Nel primo quadrimestre del 2016 la domanda di energia elettrica e' in flessione dell'1,7% rispetto ai valori del corrispondente periodo del 2015; a parita' di calendario il risultato e' -2,2%. L'analisi dettagliata della domanda elettrica mensile provvisoria del 2016 e del 2015, e' disponibile nella pubblicazione Rapporto Mensile sul Sistema Elettrico [terna.it]
» 16 maggio 2016 - #Petrolio Previsioni di #DomandEnergetica e Petrolifera italiana 2016-2030 #UnionePetrolifera Il nuovo scenario prende in considerazione i possibili impatti delle politiche energetiche fissate a livello europeo nell'ambito del pacchetto Clima-Energia al 2020 e al 2030 che per molti versi produrranno effetti ancora limitati nell'arco di tempo considerato. Pur tenendo conto, nel breve-medio periodo, della possibile diffusione su scala significativamente ampia di nuovi tipi di propulsione per il trasporto (soprattutto ibride, elettriche, gnl), si ritiene che essi non potranno avere uno sviluppo tale da sostituire in modo incisivo i carburanti petroliferi che, pertanto, continueranno ad avere un ruolo chiave in uno scenario di transizione verso una economia low-carbon. In particolare, la consistenza del parco autovetture globale (effettivamente circolante) si stima possa tornare sui valori attuali (33,7 milioni di unita') nel 2030 dopo avere raggiunto un picco di circa 34 milioni nel 2019-2020. Le auto a gasolio si stima che continueranno ad essere dominanti con una quota di circa il 45% nel 2020 per poi stabilizzarsi negli anni seguenti, quelle a benzina scenderanno al 41% rispetto al 48% attuale, mentre le auto a gpl e metano, pur in assenza di incentivi, tenderanno a consolidare la loro presenza anche per effetto della Direttiva DAFI (Deployement of Alternative Fuel Infrastrucuture). In forte crescita si stimano le auto ibride, con uno sviluppo fino alle 930.000 unita' attese per il 2030 (2,8% del totale). Quanto all'auto elettrica, dalle 5.000 unita' del 2015 si dovrebbe raggiungere quota 150.000 nel 2030, restando tuttavia marginali in termini di peso percentuale (0,5%). La domanda di energia complessiva dovrebbe salire marginalmente, fino a 164,8 Mtep nel 2020, 167,9 nel 2025 e 169 nel 2030, tornando su livelli di consumo analoghi a quelli del 1992, ma con una notevole presenza di rinnovabili (da 8,8 a 33 Mtep). L'incidenza delle singole fonti primarie sul totale consumo energetico e' prevista modificarsi sensibilmente, tenendo appunto conto dell'espansione delle fonti rinnovabili, con il petrolio che, con un peso intorno al 33-34%, rappresentera' la prima fonte di energia almeno fino al 2018, superato negli anni successivi dal gas. Il gas naturale al 2030 dovrebbe stabilizzarsi arrivando a coprire il 36,6% del nostro fabbisogno, mentre i combustibili solidi alla stessa data continueranno a soddisfare l'8,2% del totale; previsto un ulteriore sviluppo delle fonti rinnovabili che nel 2030 arriveranno a sfiorare il 20%. La domanda per i soli carburanti, inclusi i prodotti per uso agricolo, marina e aviazione e tenendo conto della progressiva introduzione di biocarburanti, tendera' a recuperare leggermente fino al 2020 per poi ridimensionarsi anche grazie alla maggiore efficienza delle vetture. Restando ai biocarburanti, le stime tengono conto della legislazione vigente che al 2020 prevede una percentuale del 10%, ossia un volume pari a circa 2,5 milioni di tonnellate che, pero', difficilmente saranno disponibili sul mercato a condizioni economicamente accettabili. Ancora piu' critica la situazione per i biocarburanti di seconda generazione la cui reperibilita' probabilmente sara' anche minore non essendo ancora state avviate produzioni industriali su larga scala. Cambia la composizione del barile raffinato, con un forte incremento del peso dei distillati medi che sale fino al 63% nel 2030 anche per i crescenti volumi destinati al bunker, attualmente costituiti in prevalenza da olio combustibile, che dal 2020 potranno trasformarsi in gasolio in virtu' della Direttiva 2012/33/CE. In tale scenario l'evoluzione attesa delle emissioni di CO2 al 2020 e' di valori piu' bassi del 17% rispetto al 1990 e del 26% rispetto al 2005; quelle derivanti dai prodotti petroliferi risulteranno inferiori del 44% rispetto al 1990, mentre dal gas saranno superiori del 60% [unionepetrolifera.it]
» 14 maggio 2016 - #NoCountryAlone, un documentario sugli effetti dei #CambiamentiClimatici nell'area mediterranea prodotto attraverso il sostegno del progetto finanziato dalla UE #ClimaSouthProject [vimeo.com]
» 13 maggio 2016 - #Eni: prende il via un modello unico di integrazione tra business tradizionale e generazione di #Energia da #FontiRinnovabili In Italia, Pakistan ed Egitto, Eni realizzera' i primi progetti di generazione elettrica da rinnovabili presso i propri impianti per cogliere tutte le sinergie logistiche, contrattuali e commerciali con le attivita' tradizionali dell’azienda [...] In Italia, Eni intende trarre beneficio dalla collaborazione con Syndial, che opera nel settore delle bonifiche ed e' proprietaria di oltre 4.000 ettari di superficie nel Paese, valorizzandone le aree industriali bonificate, non utilizzabili o di scarso interesse economico. Il progetto, denominato Progetto Italia, implica il rilancio dei siti tramite iniziative di larga scala e investimenti in progetti di produzione energetica a zero emissioni. Nell'ambito del Progetto Italia, Eni ha individuato in via preliminare oltre 400 ettari di terreno disponibile distribuiti in sei regioni (Liguria, Sardegna, Sicilia, Calabria, Puglia e Basilicata). Il piano prevede due fasi: la prima e' relativa allo sviluppo di cinque progetti, situati rispettivamente ad Assemini, Porto Torres, Manfredonia, Priolo e Augusta, per una potenza complessiva installata di circa 70 megawatt; la seconda fase e' basata sullo sviluppo di altri progetti per un'ulteriore potenza installata di circa 150 megawatt. Buona parte delle iniziative sara' basata sul fotovoltaico, ma sara' considerato anche l'utilizzo di altre tecnologie come quelle basate sulla biomassa e sul solare a concentrazione. Complessivamente, il Progetto Italia prevede l'installazione, da qui al 2022, di oltre 220 megawatt di nuova capacita', con un investimento tra i 200 e i 250 milioni di euro. Dal punto di vista ambientale, il Progetto Italia potra' consentire di evitare emissioni di CO2 per circa 180 mila tonnellate all'anno. Questo modello di business, che Eni ha gia' sperimentato nell'area ex ISAAF di Gela dove, in regime di messa in sicurezza permanente, nel 2013 ha installato 5 megawatt di capacita' di energia solare, si rivela particolarmente efficace anche dal punto di vista gestionale: sfruttando la flessibilita' delle centrali a gas di Enipower, infatti, Eni riuscira' a ottimizzare la propria offerta elettrica, superando i limiti di intermittenza delle rinnovabili, rendendo concreto in Italia il binomio gas-rinnovabili e ponendo le basi per una sua diffusione all'estero. In Pakistan, Eni intende realizzare un impianto fotovoltaico da 50 megawatt presso il giacimento a gas di Kadanwari. L'energia prodotta sara' commercializzata sulla rete nazionale pakistana. La societa' conta di poter mettere in funzione l'impianto entro fine 2017. In Egitto, Eni punta alla realizzazione di un impianto fotovoltaico nei pressi del campo di Belaiym, con potenza installata fino a 150 megawatt. L'energia prodotta sara' destinata in parte a soddisfare la domanda energetica del campo e in parte alla rete domestica. Anche in questo caso l'obiettivo e' di essere operativi entro fine 2017 [eni.com]
» 12 maggio 2016 - #CambiamentiClimatici #RisorseIdriche Crisi Idrica, una minaccia per lo sviluppo economico e per la pace. Un rapporto appena pubblicato dalla #WorldBank, High and Dry: #ClimateChange, #Water, and the #Economy, mette in luce come la scarsita' idrica, resa piu' severa dai cambiamenti climatici, possa inibire la crescita economica, acuire le migrazioni dai paesi poveri verso quelli con PIL piu' elevati e innescare conflitti non soltanto a scala regionale. Tuttavia e' ancora possibile neutralizzare questi impatti negativi attraverso azioni per allocare e utilizzare in modo piu' efficiente le risorse idriche [worldbank.org]
» 11 maggio 2016 - #Economia #Energia #SviluppoSostenibile #OffertaLavoro #Horizon2020 #MarieSklodowskaCurie Individual Fellowships at #FondazioneEniEnricoMattei Borsa di studio europea per approfondire ricerche presso la FEEM. Candidature entro il 6 giugno attraverso la piattaforma web della FEEM [feem-web.org]
» 11 maggio 2016 - #GasNaturale #Energia, Europarlamento contro il #NordStream2 Secondo una buona parte dei deputati europei il progetto di ampliamento del gasdotto Nord Stream "va contro gli obiettivi dell'Unione dell'energia, danneggia la solidarieta' tra gli Stati membri e dovrebbe essere considerato da un punto di vista sia geopolitico, sia economico". E' quanto e' emerso in occasione di un dibattito all'assemblea di Strasburgo con il commissario all'Energia e all'ambiente, Miguel Canete. In diversi interventi e' stato sottolineato che Nord Stream 2 "non promuoverebbe la diversificazione, ma al contrario aumenterebbe la dipendenza da un unico fornitore". Alcuni hanno sostenuto che il progetto non e' giustificato economicamente o in termini di azione climatica, riflettendo invece le motivazioni geopolitiche. La maggior parte dei deputati ha chiesto alla Commissione europea di porre fine al progetto Nord Stream 2 nel piu' breve tempo possibile. Il commissario Canete ha detto che il progetto "probabilmente cambierebbe la configurazione attuale del mercato del gas" e che la Commissione aveva contattato le autorita' tedesche per ottenere tutti gli elementi necessari per valutare il progetto. Canete ha sottolineato che il diritto dell'Unione deve essere applicato a tutti gli aspetti del progetto Nord Stream 2 e che "tutti i progetti devono essere allineati alle politiche dell'Unione dell'energia" [classeuractiv.it]
» 10 maggio 2016 - #LowCarbonEconomy Building a Sustainable #FinancialSystem - From Design to Delivery #Feem Webinar. La transizione verso un'economia low carbon prospera richiede l'immissione di ingenti capitali nel sistema finanziario globale. In questo webinar, che avra' svolgimento l'11 maggio alle ore 15.30, saranno presentati gli esiti del rapporto UNEP The Financial System We Need. Saranno inoltre messe in evidenza le opportunita' in essere nell'anno corrente, anche per l'Italia [feem.it]
» 10 maggio 2016 - #Petrolio #Opec ciao ciao Le differenze interne stanno uccidendo l'Opec e la sua tradizionale capacita' di influenzare il mercato e' di fatto evaporata. Lo sostiene in un'intervista concessa alla Reuters Igor Sechin, amministratore delegato della russa Rosneft e uno dei piu' vicini sostenitori di Putin. Del resto lo stesso Mohammed bin Salman, vice principe ereditario dell'Arabia Saudita e promotore dell'insediamento al vertice del ministero dell'energia di una personalita', Khaled al-Falih, piu' vicina alla politica del basso prezzo del barile rispetto del suo predecessore Ali al-Naimi, ha a piu' riprese dichiarato che il mondo del petrolio e' entrato in una nuova era dove saranno domanda e offerta a determinare il prezzo del greggio e non piu' l'Opec [...]
» 10 maggio 2016 - #LowCarbonTech #OffertaLavoro Un post-doc per un progetto interdisciplinare alla Carnegie Mellon (Pittsburgh, Pennsylvania), Assessment of the Present State and Future Trajectory of #FuelCell Technologies Using a Novel Expert Elicitation Process, il programma prevede che la collaborazione sia operativa in settembre [...]
» 9 maggio 2016 - #AutoElettrica, il #FondoKyoto finanziera' l'installazione delle colonnine per la ricarica Il fondo rotativo Kyoto potra' finanziare anche la realizzazione di "infrastrutture per la ricarica veloce dei veicoli elettrici e per l'erogazione di combustibili alternativi, il
trasporto collettivo e condiviso". La novita' e' contenuta in un decreto dell'Ambiente, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 6 maggio, che modifica in tal senso le norme che disciplinano l'accesso al fondo Kyoto [ilsole24ore.com]
» 5 maggio 2016 - #Economia #CCF #Cina La sfida degli StrandedAsset del #Carbone Report. Le emissioni di CO2 cinesi rispondono a una nuova tendenza di crescita lenta, una condizione definita dagli anglofoni 'new normal', a causa di un rallentamento della crescita della domanda di energia elettrica e della conseguente riduzione del consumo di carbone. Tuttavia questa situazione non trova riscontro negli investimenti sulle centrali a carbone, che non sono infatti diminuiti, configurando un'anomalia che se perdurasse per tutto il tredicesimo piano economico potrebbe destabilizzare i bilanci dei produttori nazionali di energia elettrica da carbone obbligati dalle circostanze a svalutare pesantemente gli asset incriminati [chinacarbon.info]
» 4 maggio 2016 - #Idrocarburi #Petrolio #Gas #Benzina #Italia Nel primo trimestre 2016 i #consumi sono stati pari a circa 14,3 milioni di tonnellate, con un incremento del 4,2% (+574.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2015. Stando a dati ancora provvisori, nel mese di marzo 2016 i consumi petroliferi italiani sono ammontati a circa 5,1 milioni di tonnellate, con un aumento pari al 3,4% (+167.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2015, grazie al contributo di tutti i principali prodotti petroliferi, a partire dai carburanti. In particolare, la domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) nel mese di marzo e' risultata pari a circa 2,6 milioni di tonnellate, di cui 0,6 milioni di tonnellate di benzina e 2 di gasolio, con una crescita dell'1% (+26.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2015. I prodotti autotrazione, a parita' di giorni di consegna, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un incremento dello 0,5% (+3.000 tonnellate) rispetto a marzo 2015, mentre il gasolio autotrazione dell'1,2% (+23.000 tonnellate). Le vendite sulla rete di benzina e gasolio nel mese di marzo hanno segnato rispettivamente un incremento del 2,1% e del 4,1%. Nel mese considerato le immatricolazioni di autovetture nuove sono aumentate del 17,4%, con quelle diesel che hanno rappresentato il 56,4% del totale (era il 56,0% nel marzo 2015), mentre quelle di benzina il 33,9% (3 punti in piu' rispetto all'anno precedente). Quanto alle altre alimentazioni, nel mese considerato, il peso delle ibride e' stato pari all’1,7%, quello delle elettriche allo 0,1%. Nel primo trimestre 2016 i consumi sono stati invece pari a circa 14,3 milioni di tonnellate, con un incremento del 4,2% (+574.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2015 [unionepetrolifera.it]
» 4 maggio 2016 - #SustainableDevelopmentGoals #CambiamentiClimatici #OffertaLavoro Il World Resources Institute seleziona con urgenza un Project Coordinator per il #WRI's SDG Delivery Team. Le candidature dovranno essere presentate entro l'8 maggio [wri.org]
» 3 maggio 2016 - #G7 #Energia #Kitakyushu #Giappone Con la volatilita' dei prezzi dell'energia e l'accordo della COP 21 di Parigi sullo sfondo, si ribadiscono tra i piu' rilevanti obiettivi, effettuare adeguati investimenti infrastrutturali per garantire la sicurezza energetica nel lungo termine, andare avanti con lo sviluppo delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica, sostenere l'Ucraina, garantire la sicurezza nucleare e puntare sul gas per gestire la transizione verso un modello a emissioni sempre piu' bassi [agi.it]
» 3 maggio 2016 - #Eni, bilancio del primo trimestre penalizzato dal calo del #Petrolio Trimestrale in rosso per l'Eni, che ha registrato una una perdita netta complessiva pari di 0,79 miliardi di euro nel primo trimestre del 2016, contro l'utile di 0,83 miliardi dello stesso periodo dell'anno scorso. Se si guarda ai risultati "adjusted", ovvero quelli che escludono le componenti straordinarie, e depurandoli dall'andamento della chimica che e' in via di cessione, l'utile operativo si attesta a 0,47 miliardi, in calo del 69% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre l'utile netto adjusted registra una perdita di 77 milioni, superiore alle attese degli analisti. I conti non possono che risentire del calo del prezzo del greggio (-37%): la divisione esplorazione e produzione registra infatti una perdita operativa adjusted pari a 1 miliardo di euro. Tuttavia, spiega la societa', l'impatto del mini-petrolio "e' stato attenuato dalla crescita delle produzioni, dalla riduzione dei costi e dai minori ammortamenti". I settori gas and power e raffinazione hanno registrato performance positive, pur se in leggera riduzione rispetto al primo trimestre 2015. Complessivamente, l'andamento dei prezzi delle commodity ha penalizzato la performance operativa del trimestre per 1,6 miliardi, parzialmente compensato dalla crescita produttiva e recuperi d'efficienza per 0,6 miliardi. Il cash flow scende a 1,27 miliardi (-56%) e l'indebitamento finanziario netto si attesta a 12,21 miliardi, con una riduzione di 4,65 miliardi per effetto del closing della cessione Saipem. In rialzo la produzione: +3,4% tra gennaio e marzo, a 1,75 milioni di barili al giorno [repubblica.it]
» 2 maggio 2016 - #CO2 #ETS Il #GSE pubblica il Rapporto sulle aste di quote europee di emissione - I Trimestre 2016. Il Rapporto offre un'analisi quantitativa e qualitativa delle aste di quote CO2 nel trimestre su tutte le piattaforme attive in Europa e dei risultati del collocamento per l'Italia. Tra gennaio e marzo, il GSE ha collocato sulla Piattaforma d'Asta Comune transitoria (t-CAP) per il nostro Paese oltre 20 milioni di EUA, valevoli per il periodo 2013-2020, ricavando oltre 111 milioni di euro. Tali proventi rappresentano l'11% circa del totale dei proventi realizzati su tutte le piattaforme nello stesso periodo. Sono state collocate oltre 250 mila EUA A, ricavando oltre 1,4 milioni di euro di proventi pari a circa il 17,6% del totale ricavato dagli Stati membri. Il Rapporto risponde all'esigenza di un potenziamento dell'azione informativa sulle aste a livello nazionale e prosegue l'approfondimento dei principali aspetti del sistema, nonche' degli elementi che ne definiscono il contesto, tra cui le correlazioni con il mercato secondario del carbonio e con i principali mercati energetici. Questa edizione torna in particolare sul tema della riforma strutturale dell'ETS, con un aggiornamento sullo stato generale del negoziato e sulla risposta italiana alla consultazione della Commissione sulla revisione del Regolamento Aste [gse.it]
» 2 maggio 2016 - Immissione di #Biometano nelle reti del #GasNaturale Delibera #AEEGSI. L'Autorita' per l'energia approva la delibera che regolamenta il biometano in rete. La deliberazione approva la proposta di modifica del Codice di rete della Societa Snam Rete Gas SpA, trasmessa ai sensi del punto 2. della deliberazione 46/2015/R/gas, in materia di direttive per le connessioni di impianti di biometano alle reti del gas naturale e disposizioni in materia di determinazione delle quantita' di biometano ammissibili agli incentivi [autorita.energia.it]
» 29 aprile 2016 - #ItalyClimateReport 2016: una nuova #StrategiaEnergetica per l'#Italia per centrare gli obiettivi posti dall'Accordo di Parigi. L'Europa deve tracciare una nuova e piu' impegnativa road map climatica per centrare gli obiettivi dell'Accordo di Parigi sul clima, firmato a New York il 22 aprile scorso, che prescrive di puntare a un contenimento dell'aumento della temperatura ben al di sotto di 2°C, raggiungendo una soglia di 1,5°C. A livello globale le emissioni di gas serra nel 2014 e nel 2015 sono state sostanzialmente stabili, nonostante l'aumento del Pil di circa il 3% l'anno. . L'incremento, che interrompe una serie positiva di riduzioni, e' dovuto alla crescita del Pil, al calo del prezzo del petrolio e del gas, all'aumento dei consumi energetici e quindi a un rallentamento delle politiche di efficienza energetica, a un'estate molto calda e all'interruzione della crescita delle fonti energetiche rinnovabili. Ora l'Italia, per attuare l'Accordo di Parigi deve definire una nuova Strategia Energetica Nazionale con obiettivi al 2030 [...] L'Accordo di Parigi e' stato reso possibile da un quadro mondiale in cambiamento: la Cina ha gia' cominciato a ridurre le proprie emissioni e nel mondo si sono fortemente sviluppate politiche e strumenti orientati in favore delle tecnologie a basso contenuto di carbonio. Nel 2015 gli investimenti mondiali nelle rinnovabili hanno raggiunto i 286 miliardi di dollari, +5% sull'anno precedente e sei volte quelli del 2004. Una recente ricerca pubblicata sulla rivista Nature calcola che un terzo delle riserve di petrolio, meta' delle riserve di gas e l'80% delle riserve di carbone dovrebbero rimanere inutilizzate per conseguire il target dei +2°C. Il passaggio a uno scenario a 1,5°C comporta all'incirca un dimezzamento del budget di carbonio a disposizione (500-600 Gt) e richiederebbe limitazioni ancora piu' severe nell'utilizzo delle riserve accertate di petrolio, di gas e di carbone. In Europa per attuare l'Accordo di Parigi serve aggiornare il pacchetto clima al 2030 con target piu' ambiziosi. Lo scenario compatibile con l'obiettivo 1,5°C sarebbe in Europa, ben piu' impegnativo di quello a 2°C e richiederebbe entro il 2030 una riduzione delle emissioni del 50-55% rispetto al 1990 (contro il 40% del pacchetto 2030 corrispondente al target dei 2°C) e quindi anche un aumento significativo dei target del 27% per le rinnovabili e per l'efficienza energetica. In Italia per l'attuazione dell'Accordo di Parigi e' necessaria una nuova Strategia Energetica Nazionale [...] nell'ultimo triennio, il quadro e' notevolmente peggiorato: le rinnovabili sono passate dal 16,7% nel 2013 al 17,3% del 2015, con una crescita modestissima, dello 0,2% all'anno ed e' diminuita la quota di elettricita' da fonti rinnovabili passando dal 43% al 38% tra il 2014 e il 2015. Con questo passo l'Italia, pur avendo gia' raggiunto l'obiettivo europeo del 17% al 2020, sarebbe ben lontana dall'obiettivo europeo del 27% al 2030 e ancora di piu' dalla piu' impegnativa attuazione dell'Accordo di Parigi. Collocando l'obiettivo della variazione di temperatura in una posizione intermedia - fra i 1,5°C e 2°C - con l'Accordo di Parigi, lìItalia al 2030 dovrebbe ridurre le emissioni di gas serra intorno al 50% rispetto al 1990: cio' richiederebbe un forte impegno nel risparmio e nell'efficienza energetica con una riduzione dei consumi attesi di circa il 40% e un raddoppio della quota di fonti rinnovabili, dal 17,3% a circa il 35% del consumo energetico finale al 2030 e nel solo comparto elettrico, le rinnovabili dovrebbero soddisfare almeno 2/3 della domanda di elettricita' [fondazionesvilupposostenibile.org]
» 28 aprile 2016 - #Germania #AutoElettrica Il piano tedesco per la mobilita' alternativa comporta investimenti per 1,2 miliardi di euro destinati a incentivare l'acquisto di un'auto interamente elettrica con 4.000 € e di un veicolo ibrido con 3.000 € [bmwi.de]
» 27 aprile 2016 - #Petrolio #ArabiaSaudita #Finanza Oltre il petrolio: l'Arabia vuole il fondo sovrano piu' grande del mondo. Il governo di Riyad annuncia la quotazione del 5 per cento di Aramco per portare a 2mila miliardi la dotazione del "tesoretto" con cui vuole battere il primato della Norvegia. Il paese arabo aprira' ulteriormente agli investimenti internazionali per reagire al crollo del prezzo del greggio [repubblica.it]
» 26 aprile 2016 - #Petrolio #ArabiaSaudita #EconomiaLowCarbon Il piano dell'Arabia Saudita per diversificare la propria economia. Avere entro un'arco di 20 anni un'economia che non dipenda dal petrolio, e' questo l'obiettivo e l'intento delle riforme economiche proposte nel documento The Vision for the Kingdom of Saudi Arabia. Riduzione sostanziale dei sussudi alle fonti fossili, cessione sul mercato di quote della compagnia petrolifera di stato Saudi Aramnco, istituzione del piu' grande fondo sovrano mondiale (2000 miliardi di dollari) orientato alla diversificazione economica, sono alcune delle misure previste, oltre a un progresso sostanziale dei diritti civili nella struttura sociale del paese. L'Arabia Saudita, il piu' grande produttore di greggio al mondo(10Mb/d) con inoltre la piu' elevata capacita' di aumentare la produzione in tempi brevi (spare capacity, 12 Mb/d), continuera' comunque ad avere nel petrolio nei prossimi anni una fonte economica indispensabile. Malgrado la riduzione rilevante della spesa pubblica effettuata nell'ultimo anno per fronteggiare il calo del prezzo del petrolio (breakeven point sceso da 98,4$/barile a 66,70$/barile), l'economia nazionale saudita necessita ancora di attingere alle proprie riserve valutarie [arabnews.com]
» 22 aprile 2016 - #CambiamentiClimatici #EmissioniCO2 #EconomiaLowCarbon Si firma a New York l'#AccordoDiParigi sui cambiamenti climatici, che entrera' in vigore quando almeno 55 paesi che contribuiscono al 55% delle emissioni globali lo avranno ratificato. Come fu per il Protocollo di Kyoto. E' facile prevedere che i percorsi di ratifica dei vari paesi fileranno spediti, perche' differentemente dal protocollo di Kyoto l'Accordo di Parigi non comporta obblighi vincolanti. Non contempla neanche, ancora, un sistema effettivo, rigoroso e super partes per la verifica dei risultati di riduzione delle emissioni rispetto agli impegni liberamente assunti dai sigoli paesi (INDC, Intended Nationally Determined Contributions). L'obbiettivo di mantenere l'aumento di temperatura entro 1,5°C, confermato nell'accordo, rischia cosi' di rivelarsi una chimera, per quanto l'impianto del concordato potra' essere probabilmente utile a indirizzare le politiche di investimento pubblico e privato verso l'innovazione tecnologica low carbon. Intanto le emissioni di CO2 non diminuiscono come si dovrebbe (nel 2015 oltre 35 miliardi di tonnellate, poco meno del record assoluto del 2014) e si continuano a registrare record di surriscaldamento atmosferico. Secondo i dati dell'agenzia meterologica giapponese (JMA), marzo e' stato il piu' caldo dal 1891. Molto rumore per "quasi" nulla? Forse, ma si deve convergere sul valore di quell'avverbio per amplificarne il significato. Perche' sostenere le tecnologie low carbon oltre i limiti dello stesso Accordo di Parigi e' l'unica strada che porta a un futuro prospero, giusto e sostenibile [jma.go.jp]
» 22 aprile 2016 - #Nucleare Iniziativa diplomatica senza precedenti in Europa. La #Germania ha chiesto al #Belgio di chiudere i reattori nucleari di #Doel3 e #Tihange2, afflitti da una serie di incidenti che negli ultimi tre anni ne hanno provocato a piu' riprese il fermo temporaneo. Il ministro dell'Ambiente di Berlino, Barbara Hendricks, ha diffuso ieri una nota in cui si chiede ufficialmente alle autorita' belghe di interrompere la produzione e mettere in sicurezza i due reattori [quotidianoenergia.it]
» 21 aprile 2016 - #Rinnovabili #Gas #Carbone #Nucleare #CO2 Nel quinquennio 2010-2015, in #Europa le energie rinnovabili sono cresciute del 35,9%, la domanda di gas e' diminuita di oltre un terzo e la produzione di elettricita' da fonte nucleare e' scesa del 6,3%. L'utilizzo del carbone (carbone pesante e lignite), invece, e' rimasto stabile, e copre il 26% della produzione di elettricita' europea. I paesi con la maggior produzione di elettricita' da centrali a carbone sono la Germania (158 TWh da lignite e 118 TWh da carbone pesante), Polonia (54 TWh da lignite e 79 TWh da carbone pesante), Repubblica Ceca (38 TWh da lignite) e Regno Unito (95 TWh da carbone pesante). Quindi, quasi la meta' della produzione di elettricita' da lignite avviene in Germania, mentre Regno Unito, Germania e Polonia producono insieme oltre la meta' dell'elettricità dell'UE da carbone pesante [...] Per quanto riguarda le emissioni di CO2 del settore elettrico nell'Unione europea, nel 2015 sono risultate inferiori del 18,3% rispetto al 2005 e del 12% rispetto al 2010. Dopo la diminuzione registrata tra il 2007 e il 2014, nel 2015 le emissioni sono aumentate del 2%, a causa dell'incremento della domanda, soddisfatta da centrali a carbone e a gas. La diminuzione delle emissioni tra il 2010 e il 2014 e' dovuta principalmente alla diminuzione dell'utilizzo del gas nelle centrali elettriche. Se invece del gas si fosse ridotto l'utilizzo del carbone, le emissioni di CO2 avrebbero potuto scendere di ulteriori cento milioni di tonnellate. Nel 2015, circa tre quarti del totale delle emissioni di CO2 del settore elettrico provengono da centrali a lignite e a carbone, che coprono solo un quarto delle produzione elettrica dell'UE [orizzontenergia.it]
» 21 aprile 2016 - I parametri della valutazione del business delle #IndustrieEnergetiche secondo #Deloitte I valori piu' bassi in termini di costo del capitale (WACC) si rilevano, per l'Italia, nei settori TSO e Renewables. Il settore Renewables registra i valori piu' bassi del costo del capitale di debito. TSO e Renewables (dati Deloitte) mostrano i valori piu' bassi sul Ke (cost of equity) ma registrano anche i multipli EV/revenues piu' elevati [deloitte.com]
» 20 aprile 2016 - #Gas Naturale: procede speditamente il progetto #TAP che fara' affluire in Italia fino a 200 miliardi di metri cubi di gas in circa dieci anni. Trans Adriatic Pipeline AG (TAP) ha annunciato l'arrivo dei primi tubi di acciaio e dei macchinari per la costruzione della sezione albanese del gasdotto [...] ha inoltre ha assegnato a Salzgitter Mannesmann International GmbH il contratto per la fornitura di circa 110 chilometri di tubi lineari da 36 pollici da utilizzare nei 105 km della sezione del gasdotto attraverso l'Adriatico tra le coste dell'Albania e dell'Italia [...] e assegnato a Saipem SpA il contratto di ingegneria, fornitura, costruzione e istallazione (EPCI) della sezione offshore del progetto [tap-ag.it]
» 19 aprile 2016 - #Gas Naturale: Record della produzione #USA nel 2015 Secondo le statistiche rilasciate dall'Agenzia statunitense Energy Information Administration (EIA), la produzione di gas naturale negli Stati Uniti ha toccato il livello record di 79 miliardi di piedi cubi/giorno (2,23 miliardi di metri cubi/giorno) nel 2015, con un aumento del 5% rispetto al 2014 [wec-italia.org]
» 19 aprile 2016 - #InternationalClimatePolicy N.40 #CambiamentiClimatici In questo numero, tra gli altri argomenti: Obiettivi climatici ed energetici della Cina nel tredicesimo piano quinquennale; La Palestina membro apieno titolo della UNFCCC; La corte suprema statunitense blocca il piano Obama per ridurre le emissioni; Dove finiscono i dollari del Green Climate Fund?; CO2, il mercato di febbraio 2016 - marzo 2016 [iccgov.org]
» 19 aprile 2016 - #EneaMagazine Relazione tra #FlussiMigratori e #CambiamentiClimatici. Una delle conseguenze degli effetti del cambiamento climatico sugli ambienti naturali e antropizzati e' l'aumento, nei prossimi anni, dello spostamento di individui e comunita' dalle zone piu' esposte agli impatti verso aree piu' ospitali. Il rapporto Migrazioni e cambiamento climatico, redatto da CeSPI, FOCSIV e WWF Italia nel 2015, riporta numeri drammatici evidenziando come i cambiamenti climatici abbiano gia' esposto centinaia di milioni di persone ai loro impatti: "dal 2008 al 2014, oltre 157 milioni di persone non hanno avuto altra scelta che spostarsi in seguito a disastri ambientali" [enea.it]
» 18 aprile 2016 - #Petrolio #Opec Fallisce il vertice di Doha, nessun congelamento della produzione di petrolio. Il braccio di ferro tra Iran e Arabia Saudita ha pesato sul meeting. Se ne riparla a giugno. L'obiettivo era contingentare la produzione per aumentare il valore del greggio [...] ,'accordo sarebbe saltato per le difficolta' di conciliare le posizioni, in particolare tra Arabia Saudita e Iran. Teheran, che all'ultimo minuto non ha inviato la propria delegazione nel Paese del Golfo, e' appena uscito da un ciclo di sanzioni internazionali legate al suo programma nucleare e non intende rinunciare alle esportazioni di greggio. L'Iran aveva fatto ufficialmente sapere che non aderira' al piano per la stabilizzazione del prezzo del petrolio finche' non avra' recuperato il livello di produzione e di esportazione che aveva prima delle sanzioni. Qualunque accordo quindi, non potra' contare sull'Iran [corriere.it]
» 14 aprile 2016 - #Energia #WecItalia #Carbone: #PeabodyEnergy, principale produttore di carbone degli Stati Uniti, apre procedura di tutela fallimentare. Peabody Energy Corporation, il piu' grande produttore di carbone negli Stati Uniti (con circa il 20% della produzione nazionale), ha richiesto a un Tribunale fallimentare del Missouri l'apertura della procedura di amministrazione controllata per poter continuare ad operare scongiurando il rischio di fallimento. Alla societa', che dopo quattro anni di perdite consecutive (tra cui una perdita di 2 miliardi di $ solo nello scorso anno) aveva accumulato un debito complessivo di 6,3 miliardi di $ alla fine del 2015, sara' consentito un periodo proroga di 30 giorni relativo al pagamento degli interessi scaduti in data 15 marzo 2016 [wec-italia.org]
» 13 aprile 2016 - #Energia #DataCenters I data centers dei piu' grandi operatori dei servizi in rete, Google, Amazon, Netflix, Microsoft ecc., necessari alla gestione delle attivita' che coinvolgono centinaia di milioni di utenti, consumano grandi quantita' di energia. Se il cloud fosse una nazione, questa sarebbe la sesta nella classifica dei consumi nazionali, dopo Stati Uniti, Cina, Russia, India e Giappone, e ben al di sopra di Germania, Canada, Brasile e Francia (secondo un rapporto di Greenpeace del 2014) [thebulletin.org]
» 13 aprile 2016 - #EnergyOutlook #BP #NordAmerica energeticamente autosufficiente dal 2018 e produttore del 27% degli idrocarburi mondiali (gas e petrolio). Queste sono alcune delle proiezione contenute nell'estratto Energy Outlook: focus on North America, ricavato dall'Energy Outlook 2016 della BP. Il gas dovrebbe diventare la fonte principale nei consumi energetici del Nord America intorno al 2023. Le rinnovabili (inclusi i biocombustibili) sono attese in crescita del 186% [bp.com]
» 11 aprile 2016 - #CambiamentiClimatici #COP21 [da #cmcc] L'#India firmera' l'#AccordodiParigi anche se ribadisce che l'attuale aumento di temperatura e' stato causato dai Paesi di consolidata industrializzazione. Il ministro dell'ambiente indiano Prakash Javedekar ha dichiarato che l'India, insieme ad altri 100 nazioni, ratifichera' l'Accordo di Parigi nel corso della cerimonia di New York, il 22 aprile 2016. L'affermazione del ministro indiano segue le recenti dichiarazioni di Stati Uniti, Cina, Unione europea, e di un gruppo di piccoli stati insulari. Perche' entri in vigore, l'intesa dovra' essere ratificata da almeno 55 Paesi responsabili di almeno il 55% delle emissioni mondiali di CO2. Dicendo che il cambiamento climatico e' ormai una realta' conclamata, Javadekar ha sottolineato pero' come l'aumento di 1C della temperatura globale rispetto ai livelli preindustriali sia stato provocato da 150 anni di emissioni incontrollate da parte dei Paesi sviluppati. L'India, ha sottolineato il ministro, e' responsabile solo per il 3% delle emissioni globali di carbonio [euractiv.it]
» 11 aprile 2016 - #Idrocarburi #Petrolio #GasNaturale [da #laStampa] Dopo la Croazia, anche la Francia non cerchera' petrolio in Mediterraneo. Il ministro francese per l'Ambiente Segolene Royal, ha deciso di applicare una moratoria immediata sui permessi di ricerca di idrocarburi nel Mar Mediterraneo [euractiv.it]
» 8 aprile 2016 - #GasNaturale #UE #Geopolitica #SicurezzaEnergetica [da #euractiv] La posizione della Commissione sul raddoppio di #NordStream non cambia, [...] dopo un incontro con i vertici del consorzio responsabile del progetto [...] Il progetto Nord Stream 2 prevede la realizzazione di due rami di gasdotti, con una capacita' totale di 55 miliardi di metri cubi, per portare il gas metano da Mosca a Berlino. Gia' fortemente attaccato dai paesi dell'Europa centro-orientale, dal Parlamento europeo e da un gruppo di ministri dell'Energia dei Ventotto, Nord Stream 2 permetterebbe a Gazprom di conquistare il pieno controllo di una parte importante del sistema di distribuzione e stoccaggio del gas nell'Europa centrale, oltre ad entrare in possesso di quote di giacimenti nel Mare del Nord. [...] "preoccupazione della Commissione europea per quanto riguarda in particolare l'impatto del progetto Nord Stream 2 sulla sicurezza delle forniture, la strategia Ue della diversificazione e il futuro del transito del gas in Ucraina" [euractiv.it]
» 7 aprile 2016 - #EnergieRinnovabili #LowCarbonEconomy [da #IRENA] Report. Crescita record per le rinnovabili nel 2015. La capacita' di generazione elettrica da fonti rinnovabili e' cresciuta di 152 GW ovvero dell'8,3% nel 2015, il piu' alto tasso di incremento mai registrato. I dati nel rapporto IRENA Renewable Capacity Statistics 2016 [iea-retd.org]
» 7 aprile 2016 - #Energia #Idrocarburi #ChimicaVerde #Petrolio #Mercato [da #Camera] Commissioni riunite Attivita' produttive di Camera e Senato, audizione dell'amministratore delegato Eni, Claudio Descalzi. Dichiarazioni su sicurezza nelle attivita' di estrazione. Pianificazione degli asset (giacimenti) e strategia industriale nelle condizioni di prezzi del petrolio bassi. Scenari dei mercati finanziari (hedge fund, posizioni lunghe, ecc.). Chimica verde. Video integrale [webtv.camera.it]. Si chiedono garanzie su Versalis [...] Descalzi ha dichiarato che la cessione della maggioranza di Versalis al fondo Sk Capital avverra' solo se questo fornira' le adeguate garanzie finanziarie. In caso contrario l'operazione non sara' conclusa. Quanto ai tempi, i negoziati dovrebbero durare ancora 3-4 settimane. In caso di fallimento delle trattative sara' riavviata la ricerca di un partner per il polo chimico di Eni [lastampa.it]
» 6 aprile 2016 - #CambiamentiClimatici #LowCarbonEconomy #Emissioni #ETS [da #nomisma] Dopo un mese di sostanziale stabilita', il prezzo dei permessi d'emissione torna a salire alla vigilia della pubblicazione dei dati preliminari sulle emissioni del 2015 [...] Il contratto EUA Dec16 guadagna il 7% in 2 sessioni, tornando sopra quota 5,20 euro. L'ufficializzazione dei primi dati sul 2015, con la nuova flessione registrata dalle emissioni, ha dato il via ad una monetizzazione dei guadagni degli ultimi giorni, con il prezzo dei permessi che si e' dapprima riportato sotto i 5 euro, per poi chiudere la settimana a 5,18 euro. L'attivita' sul mercato secondario dei crediti CER e' ormai relegata al solo mercato spot. Nelle ultime 2 settimane, il numero di crediti scambiati giornalmente e' sceso a 10 mila, con il prezzo che e' ancorato a 0,39 euro. Sebbene i fondamentali energetici siano tutti estremamente deboli, con petrolio, gas e elettricita' che potrebbero tornare a scendere nei prossimi giorni, il prezzo dei permessi d'emissione dovrebbe evidenziare una maggiore resilienza. La scadenza per la riconsegna delle quote e' uno degli appuntamenti critici dell'anno ETS, e gli acquisti last-minute finiranno per sostenere il prezzo delle quote [nomismaenergia.it]
» 5 aprile 2016 - #EnergieRinnovabili #LowCarbonEconomy [da #IEA-RETD] Report. I costi dei ritardi normativi per la crescita e per il potenziale economico dell'industria delle energie rinnovabili [iea-retd.org]
» 5 aprile 2016 - #Petrolio #Mercato [#Sole24Ore] Come se il voltafaccia saudita non bastasse ad affondare l'accordo di Doha, anche la #Russia si e' messa - benche' forse involontariamente - a remare contro: la sua produzione di petrolio, invece che restare "congelata" sui livelli di gennaio, e' salita ai massimi da quasi trent'anni. La notizia ha contribuito a deprimere ulteriormente le quotazioni del barile, spingendo il Brent sotto 38 dollari. Le statistiche ufficiali mostrano che Mosca in marzo ha estratto 10,91 milioni di barili al giorno, lo 0,3% in piu' rispetto al mese precedente e il 2,1% in piu' rispetto a un anno prima, nonche' un record dal 1987. Responsabili dell'aumento sono stati i "piccoli produttori" (+1,5% a 1,16 mbg) e le joint venture con soci stranieri (+11,9% a 357mila bg), categorie difficilmente controllabili dal Governo, che per ora continua a difendere la causa di un accordo tra produttori #Opec e non [ilsole24ore.com]
» 5 aprile 2016 - #Petrolio #Ambiente #USA [#Repubblica] Un giudice federale ha approvato in via definitiva un risarcimento di 20 miliardi di dollari a carico della Bp chiudendo anni di controversie legali per la fuoriuscita di petrolio nel Golfo nel Messico nel 2010. Il risarcimento era gia' stato annunciato a luglio e include 5,5 miliardi di dollari di sanzioni civili per la Clean Water Act e per miliardi di dollari per coprire i danni ambientali [repubblica.it]
» 4 aprile 2016 - #Territorio #CambiamentiClimatici #ClimatePolicy [#cmcc] Il ruolo dei governi regionali nelle politiche per il clima. Non esiste un'implementazione efficace delle politiche climatiche senza un coordinamento tra accordi internazionali e governi locali e regionali. Ibon Galarraga, professore al Basque Centre for Climate Change (BC3) [...] I governi regionali giocano un ruolo potenzialmente decisivo nelle strategie di mitigazione e adattamento. Sono molto vicini ai cittadini, godono di una grande flessibilita' nell'ideazione e realizzazione di politiche e sono responsabili di alcuni dei settori piu' importanti per le politiche climatiche: trasporti, industria, abitazioni, ambiente, energia. "Dalle tasse al mercato delle emissioni, dagli standard energetici alle partnership pubblico/privato, dalle certificazioni ai regolamenti e alla capacity building - commenta il Dott. Galarraga - ci sono tantissime cose che le regioni possono fare, e che in verità stanno gia' facendo, per affrontare i cambiamenti climatici" [cmcc.it]
» 4 aprile 2016 - #Idrocarburi #Petrolio #GasNaturale #Italia Cuore pulsante di #TempaRossa, considerato dalla banca d'affari Goldman Sachs tra i 128 progetti piu' importanti al mondo in fase di attuazione, [...] le installazioni petrolifere della Val d'Agri sull'appennino lucano e la raffineria ionica, suo terminale d'esportazione, collegate dall'oleodotto di Viggiano (lungo 136 km) [...] Il valore complessivo dell'opera [...] di circa 500 milioni [...] mobilitera' 1,3 miliardi di euro di fondi privati [ilmanifesto.info] [...] Lo sviluppo del progetto Tempa Rossa riunisce grandi gruppi petroliferi mondiali. Al fianco di TOTAL E&P Italia, operatore incaricato dello sviluppo del progetto, figurano anche Mitsui E&P Italia B S.r.l. e Shell, entrambi con il 25% [...] Tempa Rossa e' un giacimento petrolifero situato nell'alta valle del Sauro, nel cuore della regione Basilicata, nel sud Italia. Il progetto si estende principalmente sul territorio del Comune di Corleto Perticara (PZ), a 4 km dal quale verra' costruito il futuro centro di trattamento. 5 pozzi si trovano anch'essi sul territorio del Comune di Corleto Perticara, mentre il sesto pozzo si trova nel Comune di Gorgoglione. Altri due pozzi saranno perforati una volta ottenute le autorizzazioni. L'area dove verra' realizzato il centro di stoccaggio GPL si trova invece nel Comune di Guardia Perticara. A regime l'impianto [...] avra' una capacita' produttiva giornaliera di circa 50.000 barili di petrolio, 230.000 m3 di gas naturale, 240 tonnellate di GPL e 80 tonnellate di zolfo [it.total.com] [...] Documentazione per la valutazione ambientale. Progetto di adeguamento delle strutture della raffineria di Taranto per lo stoccaggio e la movimentazione del greggio proveniente dal giacimento denominato "Tempa Rossa" [va.minambiente.it]
» 1 aprile 2016 - #Territorio #Ambiente #Petrolio #Italia Referendum Trivelle, le ragioni del si, le ragioni del no. Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia, e Alberto Clo', professore di Economia Applicata all'Universita' di Bologna, sulle motivazioni del perche' votare si o votare no al referendum del 17 aprile sulle trivelle [behindenergy.com]
» 31 marzo 2016 - #GasNaturale #UE Dopo 4 anni di segni negativi, la domanda di gas europea e' tornata ad aumentare. In base ai dati preliminari diffusi oggi da Eurogas, i 28 membri Ue hanno infatti registrato l'anno scorso consumi per 426,3 miliardi di mc, il 4,1% in piu' nei confronti del 2014. La crescita, cui ha corrisposto un incremento delle importazioni di Gnl, e' attribuita da Eurogas alle temperature piu' vicine alle medie stagionali rispetto al 2014, ma anche a uno spostamento verso il gas dei sistemi di riscaldamento residenziale (in particolare in Germania) e alla ripresa economica in alcuni Paesi come Repubblica Ceca, Francia e Slovacchia. [...] Nel Gnl, Eurogas evidenzia il raddoppio delle importazioni dell'Olanda e il +34% messo a segno dall'Italia. Nel settore Cng, la Repubblica Ceca ha registrato una crescita dei consumi del 46%. Venendo ai dati per Paese, proprio l'Italia registra tra il 2014 e il 2015 il maggiore incremento della domanda di gas: +5,5 mld mc a 66,2 mld mc [quotidianoenergia.it]
» 29 marzo 2016 - #Territorio #Ambiente #Societa' Pubblicato il decreto che istituisce la Consulta sui dati ambientali e territoriali. In Gazzetta Ufficiale n. 72 del 26 marzo il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2016 "Modalita' di funzionamento della Consulta nazionale per l'informazione territoriale ed ambientale [gazzettaufficiale.it]
» 29 marzo 2016 - #Energia #Ambiente #Societa' [da #UniTs] Conferenza. DAI MICROSECONDI AI MILLENNI. LE SCALE DI TEMPO DELLA TECNOLOGIA #NUCLEARE. Quale energia vogliamo per il futuro? Sviluppo e ambiente sono compatibili? Che cosa ci propone la scienza? Nucleare e petrolio ci servono ancora? O possiamo convertirci completamente le energie alternative? Come evitare i conflitti per le fonti energetiche, e garantire equita' e giustizia? [...] Forse mai prima d'ora il tempo degli umani e' stato tanto caratterizzato dal presente. Ma le tecnologie nucleari ci costringono a confrontarci non solo con fenomeni che avvengono in tempi brevissimi, ma anche con altri che si dispiegano in tempi estremamente lunghi. Per capirne le conseguenze dobbiamo scrutare nel nostro remoto passato, e proiettare le nostre conoscenze nel lontano futuro [...] Edoardo Milotti (Dipartimento di Fisica dell'Universita' di Trieste una conferenza dal titolo), 30 marzo, ore 17 nell'Aula Magna del Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio, dell'Interpretazione e della Traduzione (IUSLIT), in Via Filzi, 14 (Trieste) [units.it]
» 25 marzo 2016 - #LowCarbonTechnologies #Territorio #Italia [da #EY] Italia Smart. Rapporto #SmartCity Index. Il terzo rapporto Smart City Index analizza il grado di innovazione del paese attraverso un censimento delle 116 citta' capoluogo di provincia, utilizzando una batteria di oltre 450 indicatori. Dalla prima pubblicazione nel 2013, lo Smart City Index ha contribuito a innovare e a far evolvere il modo di leggere e progettare la smart city, grazie anche al confronto e al dialogo con i decisori pubblici che disegnano e attuano le politiche territoriali e con gli attori dell’offerta di tecnologia e servizi. L'approccio di analisi per aree tematiche verticali e' stato sostituito nel 2016 da un'impostazione per strati: dalle infrastrutture di rete, ai sensori che rilevano le informazioni, alla delivery platform che le elabora, permettendo di erogare applicazioni e servizi a valore aggiunto per i cittadini da parte di soggetti pubblici e privati [...] ai primi dieci posti della classifica nazionale Bologna (100,0), Milano (97,7), Torino (91,9), Mantova (84,8), Parma (83,3), Trento (82,1), Brescia (80,5), Reggio Emilia (78,7, Roma (78,5), Firenze (77,7) [...]
» 24 marzo 2016 - #CambiamentiClimatici #TransizioneEnergetica #Cina #CarbonTax Il 13° piano quinquennale per lo sviluppo economico e sociale della Cina prevede notevoli investimenti nelle energie rinnovabili, in efficienza energetica e nelle tecnologie a basso contenuto di carbonio. La crescita economica nella sostenibilita' attraverso un impulso significativo alla low carbon economy e' indicata come la via maestra per una grande contributo alla lotta contro i cambiamenti climatici. Secondo il programma, la Cina potrebbe conseguire nel 2020 la riduzione del 48% della sua intensita' di carbonio, in linea con gli impegni dichiarati alla conferenza di Parigi dello scorso dicembre (INDC) che prevedono una riduzione tra il 60% e il 65% dell'intensita' di carbonio del Paese. A proposito del sostegno alla valorizzazione economica della CO2, il ministro delle finanze cinese ha tuttavia precisato che non sara' individuata una carbon tax separata. Una misura dello stesso valore, putroppo non funzionale e simbolico per le prospettive di una gestione globale della finanza del carbonio, sara' inglobata in una piu generica tassa ambientale [news.xinhuanet.co]
» 23 marzo 2016 - #Petrolio #Geopolitica #Terrorismo [da #FT] Dentro l'Isis SpA: il viaggio di un barile di greggio. L'Isis controlla la maggior parte dei campi petroliferi siriani e il greggio e' la sua fonte singola piu' rilevante di ricavi economici. Che percorso segue un barile di petrolio dalla zona d'estrazione al destinatario finale nel sistema di produzione dell'Isis? Quali i soggetti che ne ricavano i profitti? Perche' e' cosi' difficile distruggere questa rete anche con i bombardamenti aerei mirati [ft.com]
» 22 marzo 2016 - #Petrolio #Mercato #Produzione #eni Eni si adatta ai prezzi bassi del petrolio, piano strategico 2016-19 calibrato sulle nuove condizioni di mercato. Malgrado la riduzione del 18% degli investimenti (CAPEX) nell'upstream, nel periodo di interesse del piano eni prevede nuove scoperte di greggio per 1,6 miliardi di boe (al costo di 2,3 $/barile) e una produzione in crescita del 3% annuo (realizzata prevalentemente con l'avvio di nuovi progetti che frutteranno 800.000 barili di oilio equivalente al giorno). Il break-even medio dei nuovi progetti e' stato ridotto da 45 $ a 27 $/barile. I costi operativi (OPEX) sono mantenuti sotto la soglia di 7 $/boe e la strategia finanziaria comporta dismissioni per 7 miliardi di euro (principalmente attraverso la diluizione di quote di partecipazione nelle piu' recenti scoperte rilevanti). Nel comparto gas&power la rinegoziazione dei contratti a lungo termine comportera' l'allineamento del costo del gas alle reali condizioni di mercato. La riduzione del margine di raffinazione di break-even a 3 $/barile consentira' di mantenere il livello della capacita' di raffinazione [eni.com]
» 21 marzo 2016 - #Petrolio #Produzione #Consumo #Statistiche [da #ilpost] A inizio marzo l'Agenzia internazionale dell'energia (AIE) [..] ha diffuso il suo report annuale sulla produzione di petrolio nel mondo. Nel report e' contenuto un dato che ha sorpreso diversi analisti: la AIE ha stimato che fra il 2014 e il 2015 siano "scomparsi" - cioe' non siano stati conservati o venduti - 550 milioni di barili di petrolio (per il 2015 si parla di circa 800mila barili al giorno, una quantita' maggiore di barili scomparsi rispetto a quella stimata per il 2014). [ilpost.it]
» 18 marzo 2016 - #IndustrieEnergivore #Acciao #UE #EfficienzaEnergetica #FontiRinnovabili [da #QE] In un contesto di costi dell'energia elevati e di cambiamento delle condizioni di mercato, le industrie energivore devono adattarsi e innovare per mantenersi competitive e sostenibili sul lungo periodo. [nella comunicazione] Acciaio: mantenere occupazione sostenibile e crescita in Europa [...] vengono proposte una serie di misure volte a sostenere la siderurgia europea a fronte delle difficili sfide dovute soprattutto alla sovraccapacita' mondiale [...] Occorrera' [...] migliorare la competitivita' del settore investendo in tecnologie e soluzioni innovative, in special modo nell'efficienza energetica e nella Ccs, facendo leva sul Fondo europeo per gli investimenti strategici, sui Fondi strutturali e di investimento europei e sul programma Horizon 2020. Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione e il Fondo sociale europeo potranno poi sostenere lavoratori e comunita' locali attenuando le ripercussioni sociali della delocalizzazione. In aggiunta, saranno di aiuto per le industrie energivore le nuove strategie comunitarie, a cominciare dalla revisione delle norme sugli aiuti di Stato che ora offrono ampie opportunita' agli Stati membri per sostenere tecnologia, ricerca e innovazione a livello transfrontaliero nonche' regimi di sostegno alle fonti rinnovabili [quotidianoenergia.it]
» 17 marzo 2016 - #EnergieRinnovabili #Italia [da #GSE] Rapporto attivita' 2015 [La dimensione dell'incentivazione] Sul fronte del fotovoltaico, nel corso del 2015 e' stata gestita l'erogazione degli incentivi agli oltre 550.000 IMPIANTI (circa 17.700 MW) ammessi ai diversi Conti Energia: l'incentivazione dei 21,7 TWh di energia prodotti ha comportato un costo di circa 6,3 MILIARDI DI EURO, in calo rispetto all'anno precedente principalmente per effetto della rimodulazione degli incentivi stabilita dalla L. 116/2014. A fine 2015 risultano circa 4.900 IMPIANTI IN ESERCIZIO (20.150 MW) qualificati IAFR: il 35% sono idroelettrici, il 29% a biogas, il 20% eolici che prevalgono pero' in termini di potenza (40%). Relativamente alle produzioni rinnovabili 2015 risultano emessi dal GSE oltre 25 milioni di Certificati Verdi, cui si aggiunge l'attivita' di consuntivazione dei CV IAFR relativi a produzioni 2014, per le quali si e' raggiunto un totale pari a oltre 38 milioni di CV. Nel 2015 il GSE ha ritirato circa 39,1 milioni di Certificati Verdi, sostenendo un costo di 3,9 MILIARDI DI EURO, sensibilmente maggiore di quello dell'anno precedente (3,2). Quasi 2.900 impianti (1.660 MW) hanno avuto accesso alle Tariffe Onnicomprensive: il ritiro di 8,8 TWh (il 67% da biogas) e' costato 2,3 MILIARDI DI EURO. Per quanto riguarda gli impianti che ancora usufruiscono
del meccanismo incentivante Cip 6/92 (a fine 2015 ne risultano 46 - contro i 68 di un anno prima - di cui 44 a fonte rinnovabile), il GSE ha sostenuto un costo di circa 1,1 MILIARDI DI EURO ritirando 9,1 TWh di energia, 2,4 TWh in meno rispetto al 2014 in virtu' della naturale scadenza delle convenzioni [gse.it]
» 16 marzo 2016 - #Petrolio #Italia #Idrocarburi [da #UP] Stando ai dati provvisori, nel mese di febbraio 2016 i consumi petroliferi italiani sono ammontati a circa 4,7 milioni di tonnellate, con un aumento pari al 7,2% (+315.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2015, grazie al contributo di tutti i principali prodotti petroliferi compresi i carburanti. A tale risultato positivo ha sicuramente contribuito un mese di febbraio bisestile, dunque con un giorno in piu', ma anche il fatto che il confronto e' verso un febbraio 2015 non troppo brillante. In particolare, la domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) nel mese di febbraio e' risultata pari a circa 2,4 milioni di tonnellate, di cui 0,6 milioni di tonnellate di benzina e 1,8 di gasolio, con una crescita del 4,8% (+110.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2015. I prodotti autotrazione, con un giorno di consegna in piu', hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un incremento del 4,7% (+26.000 tonnellate) rispetto a febbraio 2015 e il gasolio autotrazione del 4,9% (+84.000 tonnellate). Le vendite sulla rete di benzina e gasolio nel mese di febbraio hanno segnato un incremento rispettivamente del 7,0% e dell'8,8%. Nel mese considerato le immatricolazioni di autovetture nuove sono aumentate del 27,3%, con quelle diesel che hanno rappresentato il 56,0% del totale (era il 56,4% nel febbraio 2015), mentre quelle di benzina il 33,7% (4 punti in più rispetto all'anno precedente). Nel primo bimestre 2016 i consumi sono stati invece pari a circa 9,3 milioni di tonnellate, con un incremento del 4,6% (+407.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2015. La benzina, nel periodo considerato, ha mostrato una flessione dell'1,0% (-11.000 tonnellate), il gasolio un rialzo dell'1,1% (+39.000 tonnellate). Nei primi due mesi del 2016 la somma dei soli carburanti (benzina + gasolio), pari a circa 4,7 milioni di tonnellate, evidenzia un aumento dello 0,6% (+28.000 tonnellate). Nello stesso periodo le nuove immatricolazioni di autovetture sono risultate in crescita del 22,6%, con quelle diesel a coprire il 56,2% del totale (era il 55,7% nel bimestre 2015) [unionepetrolifera.it]
» 15 marzo 2016 - #CambiamentiClimatici #RiscaldamentoGlobale [da #Repubblica] Il 2016 si e' aperto con un inquietante primato [...]: secondo i dati della Nasa, l'Ente spaziale americano, a febbraio c'e' stato il piu' alto scostamento di temperatura rispetto alla media mensile mai registrato, ben 1,35 gradi. La media mensile viene calcolata con riferimento al periodo compreso tra il 1951 e il 1980. Il mese scorso ha cosi' superato gennaio che, a sua volta, aveva toccato la temperatura globale record di 1,14 gradi sopra la media. La situazione appare ancora piu' preoccupante se si osserva la progressione da ottobre 2015 a febbraio 2016: gli ultimi 5 mesi hanno tutti registrato un innalzamento sopra la media di oltre 1 grado (febbraio 1,35; gennaio 1,13; dicembre 1,11; ottobre 1,06%; novembre 1,02%), fenomeno mai accaduto nella storia recente [...] In Italia la temperatura e' stata mite come non mai. [...] Un febbraio cosi' caldo non si vedeva da piu' di 200 anni e precisamente dal 1800, cioe' da quando si eseguono osservazioni strumentali nel nostro Paese. Soprattutto in Abruzzo, Molise, Lazio, Campania, Basilicata e Puglia, dove si sono verificate anomalie anche di piu' di tre gradi sopra la media [repubblica.it]
» 15 marzo 2016 - #Petrolio #Eni #Norvegia [da #eni] In una zona priva di ghiacci, al largo della Norvegia, Eni avvia la produzione di Goliat: il primo giacimento a olio a entrare in produzione nel Mare di Barents. Goliat e' stato sviluppato attraverso la piu' grande e sofisticata unita' galleggiante di produzione e stoccaggio (FPSO) cilindrica al mondo, costruita con le piu' avanzate tecnologie per affrontare le sfide tecnico-ambientali legate all'operativita' in ambiente Artico, con una capacità di 1 milione di barili di olio. La produzione giornaliera raggiungera' 100.000 barili di olio al giorno (65.000 barili di olio giorno in quota Eni) e avverra' attraverso un sistema sottomarino composto da 22 pozzi (17 dei quali gia' completati), di cui 12 sono pozzi di produzione, 7 serviranno a iniettare l'acqua nel giacimento e tre per iniettare gas. Goliat, utilizza le soluzioni tecnologiche piu' avanzate per minimizzare l'impatto sull'ambiente, grazie allaalimentazione elettrica da terra e al concetto operativo "zero discharge" [eni.it]
» 14 marzo 2016 - #EconomiaCircolare #EfficienzaEnergetica #GreenEconomy [da #mise] #IndustriaSostenibile, circolare direttoriale del Ministero dello sviluppo economico (8 marzo 2016, n. 21255 - Interventi in favore di grandi progetti di R&S ("Industria sostenibile" e "Agenda digitale"), modalita' di presentazione delle richieste di erogazione. La circolare fornisce le indicazioni operative per la presentazione delle domande di erogazione delle agevolazioni concesse nonche' alcune indicazioni in merito alle modalita' di rimborso del finanziamento agevolato e alcune precisazioni sull'ammissibilita' dei costi agevolati. Il bando "Industria sostenibile", adottato con decreto ministeriale 15 ottobre 2014 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 283 del 5 dicembre 2014, riguarda progetti finalizzati a perseguire un obiettivo di crescita sostenibile, per promuovere un'economia efficiente sotto il profilo delle risorse, piu' verde e piu' competitiva, che, utilizzando le Tecnologie Abilitanti Fondamentali, anch’esse definite nel Programma “Orizzonte 2020”, si sviluppano nell'ambito di specifiche Tematiche rilevanti, caratterizzate da maggiore contenuto tecnologico, piu' rapido impatto sulla competitivita' e piu' immediate applicazioni industriali [mise.gov.it]
» 14 marzo 2016 - #SmartCity #Italia #LowCarbonTechnologies #4ir [da #Bergamo 2.035] Fare della citta' di Bergamo una "smart city", Bergamo 2.035, un progetto interdisciplinare di ricerca promosso dall'Universita' di Bergamo e Fondazione Italcementi con la collaborazione scientifica della Harvard University e con la partnership del Comune di Bergamo. La ricerca nasce dalla volonta' comune di analizzare i principali trend e scenari che caratterizzeranno il modello Smart City nei territori urbani e rurali dei prossimi decenni, individuare possibili soluzioni per sperimentarle in laboratorio e, successivamente, come progetti pilota direttamente sul territorio bergamasco. Il programma Bergamo 2.035 intende capitalizzare al meglio il patrimonio economico-industriale del territorio, culturale e sociale della citta', mettendo al centro i futuri cittadini, gli - "smarter citizens" [...]
» 11 marzo 2016 - #SmartCity #Italia #LowCarbonTechnologies #4ir [da #MiSE] Ministero dello sviluppo economico, Programma Smart City: si parte con 65 mln in progetti innovativi pubblico-privati. Il programma mira a rafforzare la dotazione infrastrutturale delle Citta', attraverso Smart Grid interconnesse con le infrastrutture di Banda Larga, e a potenziare la capacita' dell'industria di rispondere ai fabbisogni di servizi innovativi espressi dalle Smart City, grazie a quartieri-pilota in cui verranno sperimentate soluzioni non ancora presenti sul mercato. Per raggiungere questi obiettivi, il Mise ha deciso di puntare su progetti pubblico-privati ben identificati e misurabili, sia nelle risorse occorrenti che nella loro sostenibilita', grazie anche ad un confronto continuo con le Citta' e con gli stakeholder privati, dedicando iniziali 65 milioni di euro all'attivazione di due specifiche misure [...]
» 9 marzo 2016 - #CambiamentiClimatici #Mediterraneo [by #NASA] Secondo un nuovo studio della NASA la siccita' che dal 1998 ha colpito la regione mediterranea orientale, che comprende Cipro, Israele, Giordania, Libano, Palestina, Siria e Turchia, e' la peggiore degli ultimi 900 anni. Capire come questa fase siccitosa si sia instaurata e' rilevante anche per alcune implicazioni socio-politiche, poiche' essa costituisce una delle concause delle migrazioni di popolazione che devastano quell'area e minacciano l'Europa. I dati mostrano l'ampiezza della variazione naturale degli episodi siccitosi occorsi nel passato nella regione, e contribuiscono a comprendere nel caso attuale il peso del riscaldamento globale antropogenico [climate.nasa.gov]
» 9 marzo 2016 - #CambiamentiClimatici #Turchia #Geopolitica [da #wiley] Articolo. Beyond special circumstances: Climate Change Policy in Turkey 1992-2015. La politica climatica della Turchia e' rimasta pressoche' invariata negli ultimi due decenni. E' necessario un cambiamento di marcia per superare i limiti delle circostanze che bloccano la possibilita' del conseguimento di anche minimi risultati di mitigazione. Il paese ha il piu' alto tasso di incremento di gas serra (110,4%) tra i paesi annex I del protocollo di Kyoto [wires.wiley.com]
» 9 marzo 2016 - #CambiamentiClimatici #ScioglimentoGhiacci [da #NASA] Il ghiaccio artico marino raggiunge il suo minimo di estensione ogni settembre. Questo paramentro, il ghiaccio marino artico di settembre, sta declinando al ritmo del 13,4% per decade (media 1981-2010). I dati si basano su osservazioni satellitari. L'estensione del ghiaccio artico nel 2012 e' stata la minore della serie [climate.nasa.gov]
» 8 marzo 2016 - #Petrolio #GasNaturale #Italia #Libia #Geopolitica [da #qualenergia] Il peso del petrolio e del gas. La Libia, secondo Oil & Gas Journal, e' il Paese africano con le maggiori riserve petrolifere e il nono a livello mondiale. Con 48 miliardi di barili, ha quasi il 38% delle riserve di tutta l'Africa. Per il gas e' invece al quinto posto nel continente come riserve provate. Nei flussi di energia [...] il petrolio pesa tantissimo ed e' quasi interamente destinato all'export. Da dati del FMI, la Libia dipende da petrolio e gas per il 96% delle entrate governative e per il 98% delle entrate da export. Circa l'80% delle riserve petrolifere recuperabili e' nel bacino di Sirte. L'Italia cui e' destinato oltre il 30% delle esportazioni libiche e' il primo importatore di greggio libico, seguita da Germania e Francia [...] la produzione di greggio e' stata impattata dalla guerra civile e poi si e' parzialmente ripresa. Da gennaio ad ottobre 2015 in media i volumi si sono aggirati sui 400mila barili al giorno, da confrontarsi con gli 1,65 miliardi di b/g del 2010. L'Italia e' il primo importatore anche di gas libico, grazie al gasdotto Greenstream che va da Mellita a Gela, attivo dal 2004 e gestito da Eni, l'azienda straniera con piu' interessi nel Paese. [...] il Paese nord africano [...] e' il nostro sesto fornitore di petrolio con il 6,9% delle nostre importazioni e terzo fornitore di gas naturale con il 12,9% dell'import. Sul fronte delle esportazioni, la Libia e' il nostro quinto cliente di prodotti petroliferi raffinati con il 6,4% dell'export, perdendo il primato del 2014 quando era il primo mercato dei prodotti esportati dalle raffinerie italiane, con una quota dell'8,9% dell'export totale [qualenergia.it]
» 8 marzo 2016 - #Nucleare #Giappone #Fukushima [by #greenpeace] Il rapporto Radiation Reloded di greenpeace esamina gli impatti ecologici a cinque dall'incidente nucleare di Fukushima [...]. Per quanto riguarda gli aspetti relativi sia alla decontamizione sia ai rischi ecosistemici, lo studio di greenpeace rileva gravi anomalie nelle assunzioni dell'Agenzia internazionale dell'energia atomica (iaea) e del governo giapponese. Per un confronto si puo' consultare il rapporto iaea The Fukushima Daiichi Accident [iaea.org]
» 7 marzo 2016 - #Rinnovabili #Trasporti [da #qualenergia] #Biometano: in arrivo nuovo decreto d'incentivazione. L'annuncio dal Ministero dello Sviluppo Economico. Il nuovo decreto dovrebbe essere emanato nei prossimi mesi e riguardare il periodo d'incentivazione 2017-2022. Questo per aiutare a raggiungere gli obiettivi comunitari del 10% di quota di rinnovabili nei trasporti entro il 2020 [qualenergia.it]
» 7 marzo 2016 - #Petrolio #PrezzoPetrolio #Opec #HedgeFund #Futures #Geopolitca [da #ilmessaggero] #eni, Descalzi, E' molto probabile una ripresa delle quotazioni gia' a partire dalla seconda meta' del 2016 [...] Chiariamo un equivoco. Negli ultimi 30 anni abbiamo avuto tanti cicli in salita e tanti in discesa, ma l'anomalia e' il prezzo alto non il contrario. In questi sei anni abbiamo visto picchi di prezzo fino a 120 dollari il barile. Una dinamica interrotta nel dicembre 2014, quando l'Opec annuncia il disimpegno quale regolatore dei flussi. E' a quel punto che il mercato finisce nelle mani della speculazione piu' hard, cioe' gli hedge fund. Con la conseguenza che se negli anni '80 per ogni barile fisico si muovevano 6 barili di carta (cioe' futures sul petrolio, ndr), nel 2015 si e' arrivati a 50. E quest'anno e' presumibile che, data la congiuntura, quel rapporto aumentera' [ilmessaggero.it]
» 4 marzo 2016 - #CambiamentiClimatici #RisorseIdriche #Siccita' #EventiEstremi #RischioAlluvione [da #MinisteroAmbiente] Nuovi piani di gestione delle acque e di gestione del rischio alluvione relativi a sei degli otto distretti idrografici presenti nel territorio nazionale in ottemperanza alle direttive europee di riferimento [...] L'obiettivo e' includere e gestire nella pianificazione di breve e lungo periodo, anche gli eventi estremi legati ai cambiamenti climatici, come il fenomeno della siccita' [minambiente.it]
» 4 marzo 2016 - #Petrolio #Economia #Iran [da #agi] 180 miliardi di dollari di investimenti nei cinque anni dal 2016 al 2021 per rendere l'industria petrolifera iraniana all'altezza del ritorno a pieno titolo sul mercato successivo al ritiro delle sanzioni. E' la stima fornita da Ali Kardar, vice presidente della National Iranian Oil Company, in una riunione con i dirigenti della compagnia. Nei dettagli, occorrerebbero 100 miliardi di dollari per il settore upstream e altri 80 miliardi per il downstream. Nioc, fa sapere Kardar, contribuira' da sola stanziando risorse per 100 miliardi di dollari, nell'ambito del Piano di Sviluppo Economico quinquennale al 2021. Almeno un quarto di tale cifra verrebbe raggiunta attingendo a ricavi provenienti da nuovi contratti. Secondo molti analisti, e' prioritario per Teheran rinnovare il sistema infrastrutturale della propria industria energetica per poter rispettare i nuovi ambiziosi obiettivi produttivi fissati dal governo [agi.it]
» 4 marzo 2016 - #TransizioneEnergetica #CambiamentiClimatici #Economia #USA [da #AbO] #Rinnovabili versus #Fossili: questa e' la partita. Per il momento i candidati alle primarie per la corsa alla Casa Bianca hanno evitato di esporsi troppo sul futuro energetico del paese, anche se il confronto si gioca tra i democratici piu' schierati per le rinnovabili e i repubblicani a difesa dell'industria petrolifera. Dichiarazione per dichiarazione, ecco lo scacchiere delle reciproche posizioni [abo.net]
» 4 marzo 2016 - #FontiFossili #GasNaturale #OffshoreAdriatico [da #greenpeace] Rapporto. Le piattaforme in Adriatico inquinano oltre i limiti di legge. Sostanze chimiche pericolose, con un forte impatto sull'ambiente e sugli esseri viventi, si ritrovano abitualmente nei sedimenti e nelle cozze che vivono vicino le piattaforme offshore in Adriatico. Spesso in concetrazioni al di sopra dei limiti previsti per legge. E' quanto emerge dal nostro nuovo rapporto Trivelle fuorilegge in cui, per la prima volta, vengono resi pubblici i dati ministeriali relativi all'inquinamento generato da oltre trenta trivelle operanti nei nostri mari. Le concentrazioni di queste sostanze sono, in oltre il 70% dei casi, oltre i limiti di legge. I dati mostrano una grave contaminazione da idrocarburi policiclici aromatici e metalli pesanti, molte di queste sostanze sono in grado di risalire la catena alimentare fino a raggiungere gli esseri umani [greenpeace.org]
» 3 marzo 2016 - #EfficienzaEnergetica #CambiamentiClimatici #SmartCity #Edilizia #UE [da #QE] Gli edifici esistenti generano il 36% delle emissioni totali di CO2 della Ue. E' l'assunto da cui parte Build Upon, il piu' grande progetto collaborativo al mondo sulla riqualificazione degli edifici lanciato ufficialmente ieri dai Green Building Council europei. Il progetto, in preparazione da piu' di un anno, prevede una serie di 80 eventi che mirano a coinvolgere piu' di 1.000 organizzazioni, con l'obiettivo, spiga una nota, di aiutare i Governi, l'industria e la societa' civile ad elaborare le 'strategie di riqualificazione nazionale': i programmi di lungo-termine sulla riqualificazione degli edifici residenziali, pubblici e commerciali dei Paesi Ue con elevati standard di efficienza energetica che, in base alle norme comunitarie, devono essere aggiornate entro il 30 aprile 2017 [quotidianoenergia.it]
» 2 marzo 2016 - #GasNaturale #CorridoioSud #UE #Italia #Azerbaijan #Geopolitica [da #agi] Il Corridoio Sud e' un elemento essenziale nella Strategia di sicurezza energetica europea e la diplomazia energetica e' una parte fondamentale del nostro lavoro di politica estera e di sicurezza. E' quanto ha affermato l'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri partecipando al Southern Gas Corridor Advisory Council meeting in corso a Baku in Azerbaijan. "Il Corridoio Sud [...] rappresenta molto di piu' di sicurezza e diversificazione energetica. Rappresenta un allargamento e un approfondimento dei legami economici, politici e sociali con un numero di partner in una regione che puo' contribuire alla sua attuazione: Azerbaijan, Georgia, Turchia, Albania, naturalmente gli stati europei direttamente collegati ad essi come Grecia, Italia e Bulgaria, e speriamo altri paesi in particolare nei Balcani occidentali" [...] Il rapporto di approfondimento redatto per il parlamento italiano dall'Istituto Affari Internazionali, che esamina gli elementi per il posizionamento strategico della UE in merito a questa opzione di grande rilievo per la sicurezza energetica [parlamento.it]
» 1 marzo 2016 - #Petrolio #Iran [da #staffettaonline.com] L'export di petrolio iraniano a febbraio e' salito a 1,7 milioni di barili al giorno grazie alla cessazione delle sanzioni. Lo ha detto il ministro del Petrolio iraniano, Bijan Namdar Zangeneh, a margine di un incontro con il ministro dell'Industria coreano spiegando che a febbraio l'export di petrolio e gas e' aumentato di 400.000 barili al giorno [staffettaonline.com]
» 29 febbraio 2016 - #CambiamentiClimatici #RischiGlobali #Politica #UE [da #euractiv] Siglato a dicembre, l'accordo sul clima raggiunto a Parigi al termine dei negoziati della COP21 non e' ancora in vigore: sara' depositato a New York, presso la sede delle Nazioni Unite, il 22 aprile 2016. A partire da tale data, i Governi di tutto il mondo avranno un anno di tempo per firmare il testo. In vista di tale scadenza, i ministri degli Esteri dei Ventotto approvano le linee guida di un nuovo piano della diplomazia per il clima [...] Attuare l'accordo raggiunto a Parigi e mantenere il clima tra le priorita' strategiche della diplomazia Ue. Sono gli obiettivi del piano approvato dal Consiglio Affari esteri [euractiv.it]
» 26 febbraio 2016 - #CarbonTax #CambiamentiClimatici #CombustibiliFossili #India #LowCArbonEconomy #ClimateResilientEconomy [da #downtoearth] Una tassa sulla CO2 non svolge necessariamente la funzione della carbon tax. La carbon tax de facto stabilita in India non sta riducendo la domanda di combustibili fossili, ne il rischio degli impatti dei cambiamenti climatici. Complice il prezzo basso del petrolio [downtoearth.org.in]
» 24 febbraio 2016 - #GasNaturale #PoliticaEnergetica #UnioneEnergetica #Geopolitica #Italia #Russia #NordStream #SouthStream #TAP [da #Reuters] La situazione e le prospettive del mercato del gas in Europa [...] Il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi ha incontrato oggi gli amministratori delegati di Gazprom e dell'Eni, Alexey Miller e Claudio Descalzi [...] Nei mesi scorsi l'Italia ha chiesto all'Europa di bloccare il raddoppio del Nord Stream, il gasdotto promosso da Gazprom che porta il gas Russo in Germania con una infrastruttura sottomarina. L'opera farebbe crescere fino a 55 miliardi di metri cubi di gas all'anno la portata dell'infrastruttura. L'Italia sostiene che l'Europa dovrebbe diversificare maggiormente le proprie fonti di approvvigionamento e che comunque l'opera dovrebbe essere messa a disposizione di tutti gli operatori europei del gas e non solo dei partecipanti al consorzio. Il governo italiano, dopo l'uscita di Eni dal consorzio per il South stream, il gasdotto sotto al Mar Nero, si e' schierato a favore della realizzazione del Tap, Trans adriatic pipeline, che portera' a partire dal 2019 il gas azero in Europa [it.reuters.com]
» 24 febbraio 2016 - #Energia #RisorseIdriche #Rifiuti #Utilities #Economia [da #qualenergia] Report. L'analisi dell'Osservatorio sulle Alleanze e le Strategie delle Utilities: "Le imprese hanno metabolizzato i cambiamenti in atto e stanno adottando strategie di successo per aggredire un mercato sicuramente diverso dal passato ma in netta ripresa" [...] Efficienza energetica, digitalizzazione dell'offerta, sviluppo di reti locali e intelligenti, elettrificazione dei paesi in via di sviluppo e stoccaggio dell'energia sono solo alcuni dei servizi in cui le utilities si stanno finalmente lanciando, spesso con successo. In questo senso la nuova prospettiva globale disegnata dagli accordi di COP21 e' un ulteriore, potente, propulsore [...]Gruppi energetici italiani. Dopo un 2014 difficile, gli utili di ENI ed Enel tornano a crescere nel 2015 (+ 3 miliardi di euro) e, secondo le stime degli analisti, tale tendenza sembra confermarsi al 2017 (+ 2 miliardi di euro rispetto al 2015). I gruppi energetici "minori", dopo un 2013 drammatico (-700 milioni di euro di perdita complessiva) e un 2014 difficile ma in miglioramento, tornado finalmente in utile nel 2015 (131 milioni di euro l'utile complessivo). Le imprese italiane dell'idrico. Il ruolo dell'AEEGSI si conferma cruciale per le imprese del settore. Nel 2013 tutte le imprese del comparto hanno registrato un fortissimo incremento degli utili, piu' che triplicati (da 38 milioni di euro a 169 milioni); nel 2014 e 2015 si registra un lieve calo ma le performance sono comunque molto superiori al periodo pre-regolatorio dell'AEEGSI: oltre 100 milioni di utile complessivo contro una media pre-AEEGSI di meno di 50 milioni di euro. Le imprese italiane attive nei rifiuti. Il comparto dei rifiuti conferma i risultati negativi anche nel 2014 (- 7 milioni di euro), registrando il quarto esercizio consecutivo di perdita. Le prospettive per gli anni a venire non sono positive. Grandi gruppi energetici europei. Anche per i grandi gruppi europei il 2015 sembra essere un anno positivo. Gli utili delle grandi aziende Gas&Power passano dai complessivi 17 miliardi di euro nel 2014 a 31 miliardi nel 2015. I player Oil&Gas battono la discesa del prezzo del petrolio: nel 2015 gli utili complessivi ammontano a 70 miliardi di euro contro i 58 miliardi del 2014 [qualenergia.it]
» 19 febbraio 2016 - #CambiamentiClimatici #RischiGlobali #ScenariFuturi #Politica #Economia [da #WEF] Nel panorama fosco dei rischi globali 2016, si guadagnano i primi posti, per probabilita' di incidenza e dimensione di impatto, il fallimento delle politiche di adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici e le migrazioni non volontarie di larga scala. Piu' delle crisi idriche e delle armi di distruzione di massa, attesi con maggiore apprensione degli shock di prezzo dell'energia, delle crisi fiscali, dei conflitti interstatali o della diffusione della disoccupazione o della sottooccupazione, ma nodi centrali e di massima rilevanza nelle rete delle interconessioni tra i vari problemi che affliggono le societa', i rischi 'climatici' assurgono a misura emblematica del panorama della sicurezza sociale ed economica in un'era di incertezza. 750 esperti del World Economic Forum, consultati per la stesura del Global risks report 2016, si sono espressi in questi termini. Per i Paesi europei, divisi nelle lotte intestine per svincolarsi dalla ipotesi di una politica unitaria di gestione dei migranti - perlatro l'unica, sebbene faticosa, ad vare prospettive civili di soluzione -, si delinea un futuro di crisi dei flussi migratori senza precedenti. Non e' difficile prevedere che tale condizione sara' grave in particolare per i Paesi meridionali di frontiera tra cui l'Italia [weforum.org]
» 16 febbraio 2016 - #Energia #PrevisioniProduzioneConsumi [da #BP] BP Energy Outolook to 2035. Si prevede che fino al 2035 le fonti fosssili continueranno a dominare gli scenari energetici dell'economia globale: costituendo il 60% dell'energia mondiale addizionale e l'80% delle forniture. Il gas naturale e' atteso in rapida crescita, cosi' come forte si prevede l'aumento delle fonti rinnovabili, solare ed eolico in particolare [bp.com]
» 8 febbraio 2016 - #Petrolio #Welfare #CrisiPaesiProduttori #UE #Geopolitica [da #AbO] L'inizio del nuovo anno ha assestato l'ennesimo duro colpo ai maggiori paesi produttori di petrolio, con il prezzo del greggio che non ha accennato ad arrestare la sua corsa al ribasso. Complice la rimozione delle sanzioni internazionali all'Iran, sia il WTI che il Brent sono scesi ben sotto la soglia critica dei 30 dollari al barile, toccando i minimi dal 2003. Questi sviluppi, ovviamente, non possono che avere forti ripercussioni sugli esportatori di idrocarburi, che spesso dipendono dai proventi delle vendite internazionali per garantire la sostenibilita' dei loro bilanci pubblici e la stabilita' dei regimi politici [abo.net]
» 5 febbraio 2016 - #GasNaturale #UnioneEnergetica #Italia #Germania #Russia #Geopolitica [da #geopolitica.info] #NordStream2: quanto e' concreto il pregiudizio per gli interessi energetici italiani? I rapporti tra il Governo Renzi e l'Unione Europea hanno conosciuto tempi migliori. Del resto, i punti di frizione non mancano: in ordine sparso si possono citare la procedura di infrazione sulla gestione del riconoscimento dei profughi, il fallimento dell'accordo sulla relocation, le critiche per il supporto pubblico concesso all'ILVA e, ovviamente, la richiesta italiana di maggiore flessibilita' nella disciplina del bilancio di Stato. Non va, tuttavia, dimenticato il fronte della politica energetica sulla quale, con il prospettato ampliamento del gasdotto Nord Stream, Italia ed Europa si apprestano a giocare una partita fondamentale. Nord Stream 2 e' il nome con cui e' noto il progetto per il raddoppio della faraonica rete di pipeline che dalle coste del Golfo di Finlandia trasporta dal 2011 il gas russo fino ai porti baltici della Germania. 1.224 chilometri di tubature con cui Gazprom rifornisce quotidianamente il fabbisogno energetico dell'Europa occidentale, bypassando quella lunga fascia di Paesi che, dall'Estonia all'Ucraina, passando per la Polonia, si pongono con frequenza su posizioni diplomatiche e commerciali ostili agli interessi della Federazione. Nord Stream offre al gigante dell'energia russa un canale di contatto diretto con la locomotiva d'Europa, interlocutore affidabile che, al netto delle frizioni sul dossier ucraino, dimostra da sempre sul fronte economico una propensione al dialogo e alla cooperazione con Mosca. L'ampliamento delle pipeline esistenti, un progetto da undici miliardi di euro, sancirebbe l'ascesa incontrastata della Germania a hub continentale del gas, un ruolo che per ovvi motivi Berlino persegue da tempo. Se non fosse che, al pari degli altri membri della compagine europea, la Germania e' parte integrante di quella road map sull'unione energetica che tra i suoi punti prevede un impegno per la diversificazione delle fonti di approvvigionamento poco conciliabile con la prospettiva offerta da Nord Stream 2 [geopolitica.info]
» 4 febbraio 2016 - #EmissioniAuto #InquinamentoAtmosferico [da #greenitalia] l'Europarlamento aumenta il livello delle emissioni degli ossidi di azoto del 110% rispetto alle attuali soglie. Si tratta di una decisione gravissima e assurda, anche rispetto a quanto accaduto nei mesi scorsi con la vicenda Dieselgate-Volkswagen. Ecco i nomi degli euoparlamentari italiani che hanno votato questo provvedimento [greenitalia.org]
» 3 febbraio 2016 - #Petrolio #Borsa #Finanza [da #Repubblica] I timori sulla crescita globale e l'eccesso di produzione continuano a condizionare il prezzo del petrolio, che ieri e' sceso di nuovo sotto la soglia psicologica dei 30 dollari al barile, salvo poi tornare a guadagnare qualche posizione: il timore e' che le scorte negli Usa si rafforzino aggravando la sovrasaturazione del mercato, inoltre aumentano i dubbi sulla capacita dei paesi Opec e non Opec di arrivare a un accordo sulla riduzione della produzione. Il Wti risale in area 30,8 dollari, il Brent tratta verso 34 dollari [repubblica.it]
» 2 febbraio 2016 - #GreenEconomy #Rinnovabili #RisorseNaturali [da #GazzettaUfficiale] Entra oggi in vigore la LEGGE 28 dicembre 2015, n. 221, Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali. Incentivati, e oggetto di misure di indirizzo, Biomasse e Biogas, Sistemi Efficienti di Utenza (SEU) e di autoproduzione di elettricita', Mobilita' sostenibile, Gestione del Rischio idrogeologico, Gestione efficiente dei rifiuti, Economia circolare e Green economy (green community rurali), produzione rinnovabile locale nei consorzi di Comuni (Oil free zone), strategia di eccellenza ambientale dei prodotti (marchio Made green in Italy), riconversione green dell'ENEA [gazzettaufficiale.it]
» 2 febbraio 2016 - #Petrolio #Economia #Finanza #Industria [da #Repubblica] Il crollo delle quotazioni del petrolio sta creando non poche difficolta' ai colossi del settore. La conferma arriva con la stangata di Standards & Poor. Con i prezzi del petrolio che affondano, l'agenzia taglia la propria valutazione su Shell e mette il rating sotto osservazione con implicazioni negative. Sotto osservazione con possibilita' di downgrade anche i rating di altre cinque colossi europei, inclusa Eni [Intanto] Alphabet, la holding a cui fa capo Google, supera Apple e diventa la societa' che vale di piu' al mondo. La capitalizzazione di mercato di Alphabet sale a 533,20 miliardi di dollari a fronte dei 532,72 miliardi di dollari di Apple. La classifica in questo momento vede al terzo posto Microsoft ed al quarto posto Facebook che proprio oggi ha superato Exxon e il fondo Berkshire Hathaway di Warren Buffett [repubblica.it]
» 1 febbraio 2016 - #CambiamentiClimatici #Italia [da #Repubblica] E' gennaio, ma sembra primavera: dopo il mese di dicembre con il 91% di precipitazioni in meno rispetto alla media, nel primo mese del 2016 in Italia sono caduti praticamente gli stessi millimetri di pioggia di agosto con pesanti effetti per lo smog in citta' e una storica siccita' nelle campagne dove la natura e' sconvolta da un inverno che non arriva [repubblica.it]
» 29 gennaio 2016 - #Gas #SistemaEnergetico #Italia #StoccaggioGasNaturale [da #Sole24Ore] Progetto Cornegliano Laudense (Lodi), chiuso il finanziamento che supera il miliardo di euro (1.056,4 milioni). Ital Gas Storage apportera' al sistema gas italiano nuova capacita' di stoccaggio per circa 1,3 miliardi di metri cubi, con la possibilita' di scambiare 27 milioni di metri cubi di gas al giorno sulla rete di trasmissione nazionale del gas, equivalenti a un incremento dell'8% dell'attuale capacita' di stoccaggio e del 10% degli attuali volumi di stoccaggio giornalieri [...] I lavori sono iniziati alla fine dello scorso anno e la loro conclusione e' in programma per la met' dell'anno 2018, a patto che le nuove indicazioni sugli stoccaggi di gas inserite dalla Legge di Stabilita' non frenino il progetto [ilsole24ore.com]
» 28 gennaio 2016 - #CambiamentiClimatici #EmissioniCO2 [da #WEC Italia] La #Cina prevede di inserire otto settori industriali nel prossimo sistema di scambio (#ETS) nazionale delle emissioni di carbonio. La National Development & Reform Commission (NDRC) ha annunciato che il Sistema di scambio delle emissioni (ETS), che avra' inizio nel 2017, coprira' le aziende della petrolchimica, energia, prodotti chimici, materiali da costruzione, metalli non ferrosi, acciaio, fabbricazione della carta e dell'aviazione, che abbiano registrato consumi annuali di energia superiori a 10.000 tonnellate di carbone tra il 2013 e 2015 [wec-italia.org]
» 27 gennaio 2016 - #Petrolio [da #UP] In #Italia, nel 2015, i #ConsumiPetroliferi sono stati pari a circa 59,7 milioni di tonnellate, con un aumento del 3,6% (+2.090.000 tonnellate) rispetto al 2014. I consumi , stando ai dati provvisori, nel mese di dicembre 2015 sono ammontati a circa 5,3 milioni di tonnellate, con un aumento pari al 5,5% (+276.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2014. Questo incremento e' da attribuire alla concomitanza di diversi fattori positivi: un giorno di consegna in piu', la consistente riduzione dei prezzi e condizioni meteo favorevoli. I prodotti autotrazione, con un giorno di consegna in piu', hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un calo dell'1,5% (-10.000 tonnellate) rispetto a dicembre 2014, mentre il gasolio autotrazione un incremento del 3,0% (+59.000 tonnellate). Nel mese di dicembre le vendite sulla rete della benzina hanno segnato un calo dello 0,5%, mentre quelle di gasolio un incremento del 3,4%. La domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) nel mese di dicembre e' cosi' risultata pari a circa 2,7 milioni di tonnellate, di cui 0,7 milioni di tonnellate di benzina e 2,0 di gasolio autotrazione, con un incremento dell'1,8% (+49.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2014. Nel mese considerato le immatricolazioni di autovetture nuove sono aumentate del 18,7%, con quelle diesel che hanno rappresentato il 56,9% del totale (era il 52,7% nel dicembre 2014) [unionepetrolifera.it]
» 26 gennaio 2016 - #Energia #Rinnovabili #Rifiuti #Biomasse #Termovalorizzatori #Inceneritori [da #Repubblica] Danimarca: si ricicla tutto il riciclabile e il resto viene bruciato. Entro il 2050 la Danimarca punta a soddisfare il cento percento del suo fabbisogno energetico con la lotta agli sprechi, le fonti rinnovabili e un sistema di reti elettriche basate su algoritmi, per modulare la produzione e far convergere l'energia dove c'e' bisogno e quando c'e' bisogno. Gli impianti di teleriscaldamento coprono piu' del sessanta per cento della produzione. Oltre l'ottanta per cento del calore e' ottenuto da centrali di cogenerazione, che producono elettricita' e riscaldamento. Il vento fornisce gia' il venticinque percento del fabbisogno complessivo. Obiettivo intermedio - entro il 2020 - sara' il cinquanta percento di elettricita' eolica e il trentacinque percento di fonti rinnovabili [...] Il termovalorizzatore di Amager Bakke sara' unico al mondo, per le tecnologie adottate e il grande impatto sociale. Il termovalorizzatore di Amager Bakke brucera' rifiuti organici per teleriscaldare 160.000 abitazioni e fornire energia elettrica a 62.000 utenze. Allo stesso tempo diventera' uno dei piu' grandi centri sportivi della capitale danese, con tre piste per sciare d'inverno e pattinare d'estate, sentieri per corsa e trekking, prati per passeggiare e fare picnic [...] i danesi si fidano, perche' tutti gli impianti sono inseriti in aree urbane. Controlli rigorosi e massima trasparenza [repubblica.it]
» 25 gennaio 2016 - #Petrolio #Bioraffinerie #ChimicaVerde #Biomasse [da #ENI] #GreenDiesel, la nuova componente rinnovabile prodotta da Eni nella bioraffineria di Venezia attraverso un processo di idrogenazione degli oli vegetali con tecnologia Ecofining in grado di eliminare completamente l'ossigeno contenuto nella materia. Si ottiene cosi' un prodotto completamente idrocarburico e perfettamente compatibile con il gasolio fossile al quale viene aggiunto. Questa e' la differenza fondamentale tra la nuova componente rinnovabile di Eni ed il biodiesel presente nel gasolio tradizionale, che invece contiene ancora l'ossigeno presente nella biomassa di partenza. Eni Diesel+, il nuovo diesel con il 15% di componente rinnovabil che contribuisce a ridurre le emissioni di CO2 [enistation.com]
» 22 gennaio 2016 - #Petrolio #Geopolitica #OPEC #UE #Russia #USA [da #ABO] Prezzo del petrolio, cause e conseguenze. L'andamento delle quotazioni del greggio, l'indebolimento del dollaro, le ripercussioni del calo dei prezzi soprattutto sui Paesi produttori. Ecco l'analisi di quello che sta succedendo [...] Quali sono gli effetti piu' importanti della caduta dei prezzi del petrolio? In primo luogo, secondo quanto riportato da MEES (Weekly Middle East Oil & Gas News and Analysis), tra il 2013 e il 2015 le rendite annue dei Paesi dell'OPEC sono diminuite di 598 miliardi di dollari, ossia di oltre il 50%, e per il 2016 si stima un'ulteriore riduzione di 118 miliardi di dollari. Questo impatto sui bilanci degli Stati membri dell'OPEC, tra cui vi e' anche l'Indonesia, il cui ritorno nell'Organizzazione e' stato deciso durante il vertice di dicembre, varia sicuramente da Paese a Paese. In particolare, le economie dell'Iran, del Venezuela, dell'Algeria, della Nigeria e dell'Ecuador stanno subendo maggiori perdite rispetto a quelle dell'Arabia Saudita, del Kuwait, degli Emirati Arabi Uniti e del Qatar a causa del maggiore break-even point. "L'Arabia Saudita sta agendo contro gli interessi di meta' del cartello e sta portando l'Opec sull'orlo del precipizio", ha affermato Helima Croft di RBC Capital Markets. In secondo luogo, come sottolineato da Fatih Birol, gli investimenti nell'industria petrolifera sono calati del 20% nel 2015. Inoltre, il Direttore dell'Agenzia internazionale per l'energia ha dichiarato che "negli ultimi 30 anni non si e' mai assistito a un calo degli investimenti, e questa situazione avra' delle ricadute [sui prezzi] negli anni a venire" [abo.net]
» 21 gennaio 2016 - #GasNaturale #UE [da #WEC] Gas Naturale Liquefatto: Importazioni nette europee di #GNL in crescita nel 2015. Nel 2015, le importazioni nette di gas naturale liquefatto europee sono cresciute del 16,6%, aumentando - a 31,35 milioni di tonnellate (Mt) ovvero di 4,47 Mt - in tutti i Paesi tranne che in Francia (dove le importazioni sono lievemente diminuite) e in Grecia (dove sono rimaste sostanzialmente invariate) [wec-italia.org]
» 21 gennaio 2016 - #Rinnovabili #RisorseIdriche #Opec [da #bloomberg] La produzione di energia costituisce il secondo settore per consumi di acqua dopo l'agricoltura. I Paesi del Golfo Persico, che consumano molta piu' acqua nei processi estrattivi dei loro concorrenti non-Opec con l'effetto di determinare due gravi criticita' (incremento scarsita' idrica e depauperamento di capitale minerario), hanno pianificato programmi per installare 27 GW di potenza rinnovabile al 2030 [bloomberg.com]
» 20 gennaio 2016 - #CambiamentiClimatici #RischiGlobali [da #UBS] UN RAPPORTO UBS (Unione Banche Svizzere) EVIDENZIA quanto siano elevati a livello globale i costi economici dei cambiamenti climatici per la classe media, 32 miliardi di dollari nel primo semestre del 2015 [ubs.com]
» 20 gennaio 2016 - #Petrolio #Idrocarburi #Upstream [da Reuters] Il ministero del petrolio della Norvegia ha assegnato 56 licenze di esplorazione per greggio e gas in aree cosiddette "mature" (cioe' gia' aperte all'esplorazione) e ha detto di avere in programma di lanciare un nuovo round di licenze in queste aree prima della prossima Pasqua. Ad aggiudicarsi le licenze sono state 36 societa', in prima fila la norvegese Statoil (24 licenze) ma anche #Eni e Lundin. Le licenze riguardano il Mare del Nord (27), il Mare Norvegese (24) e il Mare di Barents (5) [reuters.com]
» 20 gennaio 2016 - #Petrolio #Idrocarburi #Italia [da laRepubblica] Prospezione ed estrazione idrocarburi, si' della Consulta al referendum sulla durata delle autorizzazioni. La Cassazione ha ritenuto ammissibile solo uno dei quesiti, quello sulla durata dei permessi. Governatore Puglia: "Renzi sia contento". Esecutivo: "Chiunque vinca non ci sara' nessuna nuova trivellazione ma le concessioni durano finche' dura il giacimento" [repubblica.it]
» 19 gennaio 2016 - #Rinnovabili #FontiFossili [da QualEnergia] Nonostante il calo dei prezzi di petrolio, gas e carbone, nel 2015 le fonti energetiche rinnovabili hanno fatto registrare un nuovo record: quasi 329 miliardi di dollari di investimenti. Proviene da eolico e fotovoltaico circa il 50% della nuova potenza elettrica mondiale. I dati di Bloomberg New Energy Finance [qualenergia.it]
» 15 gennaio 2016 - #CambiamentiClimatici #RischiGlobali [da #WEF] Nella undicesima edizione del Global Risks Report (2016) del World Economic Forum, che traccia i modi in cui i rischi globali possono evolversi e interferire con i sistemi socio-economici, si evidenzia come il riscaldamento globale probabilmente comportera' nell'anno in corso l'aumento di un grado della temperatura atmosferica terrestre rispetto ai livelli preindustriali, e quanto favorira' lo spostamento forzato di una massa di popolazione mondiale senza precedenti nel recente passato, che anche per altre cause geopolitiche si prevede nella misura di 60 milioni di presone (equivalente alla popolazione dell'Italia) [weforum.org]
» 14 gennaio 2016 - #PrevisioniPrezzoPetrolio [da #QualEnergia] #Petrolio, per la EIA prezzi del barile bassi fino al 2017. L'agenzia statunitense prevede che l'offerta continui a superare la domanda fino al termine del 2017. La gran parte dell'aumento della produzione e' [atteso] dai Paesi OPEC, grazie anche al rientro in campo dell'Iran. [Presumibile] un crollo del tight oil Usa, oggi troppo costoso per competere con i prezzi previsti [qualenergia.it]
» 14 gennaio 2016 - #Rinnovabili #Fotovoltaico #giappone Altro impianto fotovoltaico promosso dal Gruppo Infrastrutture Spa in Giappone attraverso la controllata Hergo Sun Japan KK, si tratta di un impianto da 1 MW nella citta' di Chichibu, Prefettura di Saitama [infrastrutture.eu]
» 13 gennaio 2016 - #PetrolChimica #Italia Con la cessione di #Versalis a rischio anche i programmi di riconversione verde dei poli chimici nazionali: Polo chimico verde a Marghera, in partenshipcon l'azienda americana Elevance renewable sciences, con l'intento di produrre biodetergenti, biolubrificanti e oli utilizzabili per perforazioni petrolifere a basso impatto ambientale; Polo verde a Porto Torres, joint venture al 50% tra Versalis e Novamont, con l'obiettivo di riconvertire il petrolchimico di Porto Torres in un innovativo complesso integrato di chimica verde. Sul sito e' prevista la costruzione di 7 impianti, per realizzare la bioraffineria piu' grande d'Europa. La materia prima per la raffineria dovra' essere un olio vegetale insaturo, in prospettiva prodotto da coltivazioni locali in Sardegna. [ndr]
» 13 gennaio 2016 - #GasNaturale #Russia [da #agienergia] La francese Technip, la svizzera Alleseas, l'olandese Royal IHC e l'italiana Saipem sono i principali contractor stranieri che puntano ad aggiudicarsi il tender per la costruzione del tratto offshore del #NorthStream2, gasdotto con cui la russa Gazprom trasporta metano direttamente in #Germania, passando attraverso il Mar Baltico, e quindi senza rischi di transito attraverso l'Ucraina. Lo scrive oggi il quotidiano russo Kommersant [del gruppo Gazprom], che parla di un contratto di oltre 4 miliardi di dollari e indica in Saipem "il candidato piu' probabile", in quanto ha gia' costruito la prima tratta del North Stream e ha partecipato al Blue Stream [agienergia.it]
» 13 gennaio 2016 - #PetrolChimica #Italia [da #Repubblica] #Eni conferma la vendita della chimica [...] Confermato il funerale di Stato per la chimica italiana. Fallito il tentativo dei sindacati di convincere i vertici dell'Eni e del governo a non cedere Versalis a mani private [...] sono proprio le dimensioni del fondo [SK Capital] a preoccupare i sindacati. Secondo fonti finanziarie, Eni potrebbe vendere fino al 70 per cento del capitale, per una cifra che potrebbe anche essere superiore al miliardo. In altre parole, il fondo americano con una sola operazione dovrebbe investire piu' di quanto ha fatto fino a ora con una decina di acqusizioni. Il timore e' che debba ricorrere a un forte indebitamento che potrebbe pregiudicare i futuri investimenti [...] Da parte sua, Eni ha confermato che intende mantenere una partecipazione "significativa" in Versalis [repubblica.it]
» 12 gennaio 2016 - #EnergiaElettrica #SistemaElettrico #Italia [da #terna] Nuovo sistema tariffario 2016-2023 per il Gruppo Terna e acquisizione della rete elettrica in Alta Tensione di FS. Durata del periodo regolatorio di 8 anni, dal 2016 al 2023. Tasso di remunerazione base del capitale investito riconosciuto (WACC) fissato al 5,3%. Approccio piu' selettivo agli investimenti incentivati e miglioramento del time-lag. Totale ricavi tariffari 2016 stimati in circa 1,8 miliardi di euro, esclusi gli asset acquisiti da FS. Capitale Investito Netto riconosciuto a fini regolatori (RAB 2016): circa 13,8 miliardi di euro, esclusi gli asset acquisiti da FS. Acquisizione della rete di FS: combinazione tra Attivita' Regolate e Attività Non Regolate. Durata del periodo regolatorio di 8 anni, dal 2016 al 2023. Tasso di remunerazione base del capitale investito riconosciuto (WACC) [...] Con le delibere n. 583/15, n. 653/15, n. 654/15 e n. 658/15, l'Autorita' per l'Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico (AEEGSI) ha stabilito, per il periodo di regolazione 2016 - 2023, la remunerazione per l'erogazione dei servizi di trasmissione, distribuzione, misura e dispacciamento dell'energia elettrica e la regolazione della qualita' del servizio di trasmissione [terna.it]
» 11 gennaio 2016 - #Rinnovabili #Italia [da #repubblica] Enel Green Power: ok all'integrazione in Enel. Il processo di incorporazione sara' completato entro il primo trimestre 2016. Enel green power non distribuira' quindi il dividendo sul bilancio 2015. Con l'operazione, il ministero dell'economia diluira' la propria quota in enel dal 25,5% al 23,57%. Nel dettaglio, adesso, le attivita' italiane e straniere di Egp verranno inglobate in Enel e il titolo verra' delistato [repubblica.it]
» 11 gennaio 2016 - #Petrolio #ProspezioneOffshore #Italia #FontiFossili [da #rainews] Autorizzate le ricerche petrolifere davanti alle isole Tremiti con un decreto del ministero per lo Sviluppo Economico, per la cifra di 1.929,292 euro l'anno[...] l 22 dicembre 2015 con decreto n.176 e' stato conferito il permesso B.R274.EL alla societa Petroceltic Italia Srl [rainews.it]
» 8 gennaio 2016 - #CambiamentiClimatici #EmissioniCO2 #COP21 #Rinnovabili #FontiFossili [da #AbO] #India, La strategia dello yoga. l'India e' stato l'ultimo Paese a rendere noto il proprio piano di riduzione delle emissioni di carbonio [...] l'India ha promesso di limitare l'intensita' di carbonio della sua economia (il quantitativo di gas serra emesso per unita' di prodotto interno lordo) portandolo a 1/3 rispetto al 2005. Stando al piano, l'impiego di energie rinnovabili aumenterebbe rapidamente, raggiungendo 350 GW entro il 2030, un livello quasi 10 volte superiore a quello attuale, con un balzo in avanti particolarmente netto nel settore fotovoltaico. Inoltre, pur nel contesto di un progressivo aumento delle emissioni di carbonio, l'impegno prevede che nel 2030 il 40% dell'energia sia prodotto con l'impiego di combustibili non fossili [abo.net]
» 7 gennaio 2016 - #CambiamentiClimatici #GlobalWarming [da #reportingclimatescience] Il dicembre 2015 e' stato il piu' caldo dicembre da quando sono iniziate le rilevazioni da satellite in modo continuo nel 1979. Il riscaldamento atmosferico dovrebbe continuare, probabilmente incrementato nei prossimi mesi, a causa del calore ceduto dalla superficie oceanica del Pacifico orientale che si trova a temperatura piu' elevata dei valori medi stagionali per la permanenza del fenomeno El Nino [reportingclimatescience.com]
» 7 gennaio 2016 - #Petrolio #PrezzoPetrolio #MateriePrime [da #bloomberg] Petrolio ai valori piu' bassi degli ultimi 12 anni, i sussulti del mercato cinese spingono il barile verso i 30 dollari. Il greggio di riferimento americano (WTI) perde il 5,5% sull'onda dei timori di un peggioramento dell'economia del maggior consumatore di petrolio (Cina). Il Brent, il greggio di riferimento dei mercati europei, potrebbe scivolare al di sotto dei 30 dollari nei prossimi dieci giorni [bloomberg.com]
» 5 gennaio 2016 - #Gas #Italia [da #key4biz] Gas: consumi in ripresa nel 2015, trainati da domanda di energia elettrica. Consumi di gas in aumento del 9% nel 2015 dopo 4 anni di calo della domanda. Freddo nei mesi invernali e grande caldo durante quelli estivi hanno riportato il segno piu' ai consumi italiani di gas naturale che chiudono il 2015 con un incremento del 9% sul 2014, trainati dalla ripresa della domanda di gas per generare energia elettrica. Questo il dato saliente che emerge dal servizio mensile su domanda e offerta gas elaborato sui dati di Snam Rete Gas e del ministero dello Sviluppo economico. Nel 2015 in Italia si sono consumati 66,9 miliardi di metri cubi, oltre 5,5 miliardi in piu' rispetto al 2014, ma 2,5 in meno rispetto al 2013 e oltre 19 miliardi in meno (il 22,4%) rispetto al massimo storico del 2005. Si e' dunque interrotta una flessione che continuava dal 2008, con la sola eccezione del 2010, anno caratterizzato da temperature ben al di sotto della media e di gran lunga il piu' freddo dell'ultimo decennio. Tuttavia, i livelli di consumo totali sono ancora inferiori a quelli del 1998 [key4biz.it]
» 4 gennaio 2016 - #PoliticaEnergetica #Rinnovabili #Idrocarburi #EfficienzaEnergetica #Trasporti #Edilizia #Italia [da #qualenergia] La legge di Stabilita' e' in vigore: guida alle novita' sull'energia. La legge di Stabilita' 2016 e' stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale ed e' entrata in vigore dal primo gennaio 2016. Il testo e la sintesi di tutte le misure che riguardano energia, edilizia e mobilita': modifiche alle detrazioni del 50 e del 65%, novita' fiscali per rinnovabili e fotovoltaico, agevolazioni per l'acquisto di case efficienti e molto altro [...] Limite di 12 miglia per le trivelle in mare [qualenergia.it]
» 4 gennaio 2016 - #CambiamentiClimatici #Cop21 #Carbone #Assocarboni giudica postivi gli aspetti di volontarieta' degli impegni e bilanciamento degli obiettivi. Necessaria l'introduzione di meccanismi di incentivazione internazionale per le nuove tecnologie di Carbon Capture and Storage (CCS). Soddisfazione per gli accordi raggiunti al recente COP21 di Parigi e, in particolare, giudizio positivo su aspetti quali la volontarieta' degli impegni presentati in termini di taglio delle emissioni e bilanciamento degli obiettivi ambientali con quelli occupazionali ed economici [assocarboni.it]
» 1 gennaio 2016 - #Petrolio #PrezzoPetrolio #MercatoPetrolio [da #agienergia] Calo del prezzo del petrolio, fondamentali economici e ruolo della finanza. Il valore di 37 $/barile rappresenta, oggi, il costo di produzione dei campi marginali (deep off-shore, nuove frontiere produttive), ovvero il valore al quale la produzione di un campo viene fermata [...] Molti analisti si sono esercitati nelle ultime settimane a cercare di collegare l'ulteriore discesa del prezzo del petrolio al nulla di fatto della Conferenza OPEC, finendo col ripetere luoghi comuni noti ormai da decenni e che, purtroppo non spiegano piu' nulla. In particolare e' stata accreditata la voce che l'OPEC sia stato a un pelo dal prendere una decisione di drastica riduzione della produzione (oltre 2 milioni di barili/giorno), se la Russia avesse accettato di tagliare 150 mila barili/giorno di produzione. Attardarsi su questo tipo di analisi vuol dire guardare altrove senza cogliere l'essenza del problema. La storia degli anni passati ci mostra che il crollo del prezzo avvenuto in passato non e' mai stato causato da un eccesso di produzione, ma da altri fattori. Solo per esemplificare, nel 2007, quando si verifico' in pochi mesi il crollo del prezzo da 150 a 37 $/barile, non ci fu alcun eccesso di offerta, anzi i dati, ora consuntivi ed ufficiali, ci dicono che, in quell'anno, la domanda fu nettamente superiore all'offerta. Anche quest'anno, i dati finora disponibili, mostrano un sostanziale equilibrio fra domanda offerta. Esistono forse dei marginali eccessi (equivalenti ad 1 giorno di consumo) operativi di stoccaggi su acqua di proprieta' di alcuni paesi produttori, che hanno voluto delocalizzare volumi di greggio in attesa del picco stagionale della domanda. Il crollo a 37 $/barile richiede un'analisi diversa. Cerchiamo di capire cosa successe nel 2007, quando il prezzo scese a 37$/barile. Anche allora si parlo' della possibilità di ulteriore discesa fino a 20 $/b, ma non successe per due diverse ragioni [agienergia.it]
» 1 gennaio 2016 - #CambiamentiClimatici #ClimatePolicy #SNAC [da #cmcc] Affrontare i cambiamenti climatici con la #MultilevelGovernance. La strategia Nazionale di Adattamento, il coordinamento verticale tra enti diversi e il coordinamento orizzontale tra settori produttivi [...] I temi al centro dell'evento Regioni e cambiamenti climatici: la sfida per le comunita' locali svoltosi alla COP21 di Parigi il 10 dicembre 2015. [cmcc.it]
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